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SCHEDA ARTICOLO N. «00016»

CLASSIFICAZIONE: 3
TIPOLOGIA: YOGA
AUTORE: PARAMAHANSA YOGANANDA
TITOLO: ORIGINE DI SATANA
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TESTO ARTICOLO

Brano tratto da:
Il vangelo di Gesù secondo Paramhansa Yogananda.
Volume terzo.
Edizioni Vidyananda.


Origine di Satana
Qui Gesù descrive l’origine di Satana, che all’inizio era un arcangelo o una cosciente forza celeste dotata d’energia cosmica per creare solo cose belle.
A questo arcangelo di Dio fu dato il potere e la libertà di creare tutto
ciò che
voleva, secondo la volontà di Dio. Quando però tutte le cose create
raggiunsero
la perfezione e cominciarono a ritirarsi nuovamente in Dio, l’arcangelo ebbe
paura di perdere i1 suo potere creativo, se tutte le cose si fossero
ritirate in
Dio dopo una perfetta esistenza materiale. Perciò egli si ribellò contro Dio
e
creò cattivi modelli per annullare i buoni modelli creati secondo la volontà
di
Dio.
Da allora Satana creò il dolore, i desideri, la morte, la disarmonia e la guerra nella natura e negli uomini, perché essi fossero legati al piano terreno dall’imperfezione e non potessero ritirarsi in Dio e fondersi in Lui. Questo è ciò che Gesù intendeva dicendo che Satana cadeva dal cielo.
Con l’energia cosmica in sintonia col cielo, l’arcangelo creò perfette cose celesti; ma da quando si ribellò contro Dio, l’arcangelo fu mutato in una forza decaduta dalla grazia divina e non guidata dalle vibrazioni celesti di Dio.
L’Intelligente Energia Cosmica che opera in armonia con le vibrazioni della Coscienza Cosmica, o Volontà di Dio, è chiamata energia che opera in armonia con la Coscienza Divina. Mentre ogni energia controllata dalla cosciente forza cosmica di Satana è chiamata energia satanica caduta dal cielo. Come la Coscienza Cosmica nello spazio rappresenta il cielo, così quella sfera dello spazio dove c’è la creazione e la presenza dell’imperfetta creazione rappresenta il campo della malvagia forza satanica che cerca d’operare imperfezioni in tutta la creazione.
Similmente, nel corpo umano ci sono due regioni distinte: la regione celeste e quella satanica. La regione celeste nel corpo umano s’estende dal plesso dorsale e dal centro del cuore fino al plesso cerebrale. La regione satanica e il ricettacolo degli istinti più bassi s’estendono dal cuore in giù, attraverso i plessi lombare, sacrale e coccigeo. Quando con la meditazione tutta l’energia viene concentrata dai sensi nel cervello, si dice che il devoto ha ottenuto il cielo. Però molte persone che non meditano trovano che le loro coscienze scendono in basso insieme alla folgore satanica, o forza vitale, che dalla regione celeste del cervello cade giù fino alla regione dei sensi.
· Evitare l’Illusione dei Sensi -

La forza satanica dentro ogni essere umano fa cadere continuamente la forza vitale simile alla folgore dalla regione celeste verso i sensi. Per questo, i riflettori dei sensi ci rivelano soltanto l’attrazione degli oggetti dei sensi.
Questo è ciò che anche Gesù trovò nei corpi dei suoi discepoli: la forza vitale cadeva dal cervello verso il basso; ma Gesù insegnò loro a rivoltare la forza vitale verso il cervello con la meditazione e la forza di volontà. Questo permise ai discepoli di godere della coscienza celeste nel cervello e di liberarsi dalle torturanti forze sessuali.
La forza vitale ritirata nel cervello rivela la beatitudine celeste e le forze celesti, e impedisce alle sensazioni inferiori che pervadono i plessi lombare, sacrale e coccigeo di raggiungere il cervello. Per questo Gesù disse ai suoi discepoli che dovevano rallegrarsi non solo perché erano liberi dai demoni o dalle cattive passioni alla base della spina dorsale, ma perché avevano il potere di ritirare l’energia dall’attorcigliato passaggio serpentino alla base della spina dorsale e potevano quindi stabilire le loro coscienze nella regione celeste nel cervello.
Quando Gesù disse ‘I vostri nomi sono scritti nei cieli’, voleva dire che con l’obbedienza e la meditazione i discepoli avevano acquisito abbastanza spiritualità da poter essere richiamati nella dimora del Padre Celeste.
“In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: ‘Ti rendo lode Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare’”. (Luca 10: 21-22).
“Ti ringrazio, Padre Celeste - che come Coscienza Cosmica permei la regione senza vibrazioni al di là della creazione (cielo), e come Coscienza Cristica sei manifesto nella regione vibratoria (terra) - perché hai nascosto la saggezza interiore agli individui egotisticamente saggi e teoricamente prudenti, e hai rivelato il mistero della verità ai Tuoi figli semplici e innocenti, che in saggezza sono solo dei piccoli paragonati alla Tua saggezza. S”, Padre Celeste, perché questo modo di rivelare Te stesso ai Tuoi figli pieni di semplicità e sincerità spirituale è sembrato giusto al Tuo giudizio. “La verità e la saggezza della Coscienza Cosmica sono trasmesse alla Coscienza Cristica perché la creazione sia intelligentemente governata da essa. Nessun uomo materialista sa cos’è la Coscienza Cristica (Figlio) eccetto la Coscienza Cosmica, che è il Padre della Coscienza Cristica; e nessuno può conoscere la Coscienza Cosmica se non mediante la Coscienza Cristica (Figlio). I devoti possono raggiungere la Coscienza Cosmica soltanto percependo prima la Coscienza Cristica in meditazione”.
· L’Estasi Superiore -

L’uomo comune è limitato dalla coscienza del corpo e dalle sue relazioni, ma con la meditazione egli elimina tutti gli attaccamenti corporei e realizza la super-beatitudine della meditazione che sta oltre il subcosciente. L’esperienza del subcosciente viene fatta durante il sonno, o nello stato di sonnolenza semicosciente. Il profondo stato supercosciente è contrassegnato da un’insondabile profondità di beatitudine.
Quando il devoto va in estasi e diventa una sola cosa con lo stato supercosciente per molti anni, allora - con l’aiuto del suo guru e di tecniche superiori - ottiene l’estasi superiore nella quale vede una grande luce e percepisce un’infinita coscienza, in cui vede luccicare come lucciole tutti i pianeti, gli universi, i fiumi di stelle e gli oggetti che vibrano. Quando col suo occhio interiore il devoto può vedere questo vasto spazio e vedere in esso sia il suo corpo che tutte le altre cose, allora si dice che ha ottenuto la Coscienza Cristica.
In questo stato il devoto percepisce l’intero universo vibratorio e tutto ciò ch’è in esso come suo, così come sente tutte le cellule e le differenti parti del proprio corpo fisico. Dopo avere ottenuto la Coscienza Cristica il devoto va oltre, al di là dello spazio vibratorio, nello stato indescrivibile della Coscienza Cosmica. Là, nessun turbine di vibrazione o mutamento può mai disturbare la visione o la coscienza del devoto.
Dopo aver ottenuto questo stato nell’estasi suprema,. o nirvikalpa samadhi, il devoto vede e percepisce simultaneamente sia la Coscienza Cosmica senza vibrazioni che l’oceano vibratorio con le bolle di tutti i pianeti, le nebulose, le comete, le stelle e gli universi creati. Cristo realizzò questo stato, perciò disse: “Il Padre (Coscienza Cosmica) conosce il Figlio (Coscienza Cristica)
e il
Figlio conosce il Padre”.

“E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse. ‘Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono’”. (Luca 10: 23-24).
“Benedetti sono i vostri occhi fisici, perché voi siete pieni di buon karma grazie al quale potete vedere i miracoli fatti dal silente Dio tramite la mia vita. Molti profeti e potenti re desiderarono vedere le dimostrazioni divine che voi vedete, ma non riuscirono a vederle. Molti devoti hanno desiderato sentire parole di saggezza da un’anima che conosce Dio, ma non sono riusciti ad avere questo privilegio”.
· L’Umiltà di Dio -

Passano secoli prima che sulla terra venga un’anima divina che possa dimostrare apertamente e tuttavia sottilmente i poteri e le prove della presenza del grande Dio, che nella Sua umiltà Si è votato al silenzio.
D’altro canto l’uomo ama credere in Dio attraverso prove definite della Sua esistenza e per mezzo dei miracoli divini. I grandi devoti sanno che Dio non soddisfa mai coi miracoli la vana curiosità dei dubitanti Tommasi. Però Dio ha operato sufficienti miracoli nella natura e ha dato all’uomo il grandissimo dono dell’intelligenza perché possa comprendere che ogni cosa, inclusa la sua mente, proviene dall’Intelligenza Divina.
L’uomo deve usare l’intelligenza e il libero arbitrio datigli da Dio per amare e cercare Dio in preferenza agli oggetti da Lui creati nel cosmo. Dio ha dato all’uomo la libertà di scegliere Lui e la Sua saggezza, oppure Satana e la sua illusione. Dio ha dato all’uomo, fatto a Sua immagine, il dono supremo del libero arbitrio. E se l’uomo usasse il suo libero arbitrio per scacciare Satana e cercare Dio, questo farebbe a Lui molto piacere. Per questo Gesù disse a Tommaso: “Perché mi hai visto, tu hai creduto. Benedetti quelli che non hanno visto e tuttavia hanno creduto”.
E natura di Dio rivelarSi silenziosamente e sottilmente ai Suoi devoti. Conoscendo la volontà di Dio, Gesù rifiutò di mostrare segni e miracoli spettacolari per provare la sua divinità e la presenza di Dio. Gesù manifestò i miracoli delle guarigioni, di risuscitare i morti e di camminare sulle acque ai veri credenti, rigorosamente sotto la guida e il permesso divino. Egli mise sempre in evidenza che stava facendo esattamente la volontà di Dio. Per questo disse che i discepoli erano assai fortunati di poter assistere alla manifestazione dei poteri divini, che solo rarissimamente vengono manifestati apertamente, come nella vita di Gesù e di pochi grandi maestri dell’India.
“Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: ‘Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?’. Gesù gli disse: ‘Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?’. Costui rispose: ‘Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso’. E Gesù: ‘Hai risposto bene; fà questo e vivrai’”. (Luca 10: 25-28).

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