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SCHEDA ARTICOLO N. «00152»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: GIUSEPPE BUFALO
TITOLO: MEDITAZIONE : UN PONTE TRA ANIMA E PERSONALITÀ
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TESTO ARTICOLO

Meditazione : un ponte tra Anima e personalità

(di Giuseppe Bufalo)

-

La meditazione era considerata, fino a poco tempo fa, una pratica
esclusivamente orientale; oggi, finalmente, ha trovato posto anche nella
vita quotidiana di molti occidentali.

Ma cosa s'intende per meditazione?

Il dizionario la definisce con questi termini: "una profonda riflessione
della mente raccolta a ricercare la verità, le ragioni e gli aspetti di
qualcosa."

In realtà, come vedremo più avanti, essa è molto di più.

Chi si avvicina a questa "disciplina", lo fa generalmente per la ricerca
della pace interiore, per autocontrollo o per la semplice ricerca del
silenzio.

Ma, staccare la mente dalla sua normale funzione, cioè, facendola tacere
completamente, può portare ad una paralisi mentale piuttosto che ad una pace
interiore. I pensieri meditativi non devono essere soppressi, bensì
trasmutati. So benissimo che questa corrente di pensiero non è condivisa da
tutti coloro che ricercano l'assoluto silenzio mentale, ma ogni cammino di
ricerca, quindi anche quello meditativo, ha il suo percorso distinto ed
ognuno percorre il sentiero adatto alla propria evoluzione.

"Vedere l'armonia profonda laddove altri percepiscono la contrapposizione è
un fiore all'occhiello che fa del teosofo un servitore consapevole."

Pensare continuamente a qualcosa che non abbiamo, ma che è posseduta da un
altro, è anche meditazione, un tipo di meditazione molto negativa, basata
sull'invidia, sulla brama di possesso e sulla gelosia, tutti sentimenti
distruttivi.

A lungo termine (alcune volte anche entro poco tempo, dipende dalla potenza
e dall'intensità con cui è caricato il pensiero) questo tipo di
concentrazione mentale porterà sicuramente l'individuo incontro a seri
disturbi nei vari piani dell'essere, partendo dal mentale, per poi passare
al piano astrale/emotivo, all'eterico/vitale ed infine in manifestazione nel
piano fisico.

Meditare giornalmente sul miracolo dell'energia solare che consente la vita
all'intero pianeta, porterà, invece, ad una maggiore energia fisica, ad una
mente più illuminata oltre che ad una calma positiva della parte
astrale/emotiva.

In questi due semplici esempi c'è la dimostrazione di come sia possibile
mutare ed indirizzare i pensieri della meditazione.

Un pensiero meditativo, sia esso una frase o un soggetto, contemplato nel
silenzio della propria Anima, produce nuovi pensieri che illuminano la
mente.

La meditazione, in effetti, è ricettività mentale, quindi essa è anche un
mezzo per ricevere energia; il diverso tipo d'energia incanalata dipende
naturalmente dal soggetto su cui si medita e dalle motivazioni personali.

Appare chiaro che l'uso corretto della mente può permetterci di raggiungere
qualsiasi scopo, inoltre attraverso di esso possiamo sicuramente migliorare
la qualità della nostra vita.

Durante la meditazione lasciamo scorrere il pensiero/soggetto della nostra
concentrazione, senza mai riferirci alla nostra personalità che controlla e
senza formulare concetti che ne potrebbero limitare l'espansione. In questo
modo, si nota subito la cessazione dei conflitti e dell'accavallarsi dei
pensieri lasciando spazio alla completa contemplazione che protratta ci
conduce nella profonda meditazione.
Naturalmente ognuno ha le proprie esperienze riguardo al modo con cui
ottenere una meditazione profonda, ma in genere quasi tutti hanno dei punti
in comune, e cioè: respiro, rilassamento, attenzione concentrata,
osservazione e infine meditazione profonda.

Il respiro è molto importante all'inizio della seduta meditativa, in quanto,
attraverso l'aria che entra ed esce si può regolare la calma mentale. Il
respiro inquieto è un ostacolo in ogni campo, specie nella fermezza della
mente. S'inizia quindi concentrando la propria attenzione sul respiro, alla
radice del naso, sentendo l'energia pranica che ci pervade ad ogni
inspirazione e visualizzando l'eliminazione d'ogni particolare negatività
con l'espirazione.

Si passa quindi al rilassamento fisico, selezionando mentalmente tutte le
parti del corpo una per volta, partendo dalla testa per finire alla punta
dei piedi, cercando nel frattempo di allentare ogni tensione.

Dopo di questo secondo stadio, subentra l'attenzione concentrata verso il
soggetto della meditazione, come ad esempio questa frase di profondo
significato esoterico:

"Io sto nella Luce e mentre la Luce risplende attraverso la mia forma, io
irradio Luce."

La profonda meditazione su questo particolare pensiero, se ripetuto
costantemente nel tempo, porterà sicuramente ad una maggiore illuminazione
mentale oltre che ad una luminosa espressione della gioiosità interiore.

L'osservazione dei pensieri che verranno a sintonizzarsi con il soggetto
della meditazione, rappresenta la fase successiva. Ad una frase come quella
presa in considerazione si assoceranno delle visualizzazioni altamente
trascendentali e profondamente spirituali. Osserviamole e cerchiamo di
penetrare nella loro parte più esoterica e profonda.

A questo punto entriamo nella meditazione profonda vera e propria, dove tra
noi ed i pensieri visualizzati non esiste più alcuna barriera.noi diventiamo
la Luce della nostra meditazione. Naturalmente tutto questo è soggettivo ed
è conseguente ad innumerevoli fattori personali, in ogni caso, attraverso la
costante pratica possiamo, con il tempo, sviluppare la facoltà
dell'esperienza
fino a risalire alla sorgente della nostra Coscienza Interiore, l'Anima
com'è
comunemente chiamata, l'Angelo Solare o ancora il nostro Maestro Interiore.

Quindi usando la meditazione regolarmente come ponte tra la nostra
personalità ed il nostro Maestro Interiore, apriamo le porte alle intuizioni
provenienti dall'Anima e non solo nel periodo meditativo, ma anche nelle 24
ore della vita quotidiana.

E' importante, a questo proposito, riconoscere la dualità della natura
umana, al fine di colmare il varco esistente tra la personalità e l'Anima,
poiché quest'ultima cerca sempre l'unione cosciente con la sua espressione
fisica. Chi aspira alla creazione del ponte che collega costantemente le due
nature deve svolgere il suo lavoro a livello mentale basandosi sulla
capacità di dominare la mente grazie alla disciplina della regolare
meditazione. Questo lavoro porterà, alla fine, alla completa fusione d'Anima
e personalità. Mentre la personalità si adatterà all'Anima, Essa, a sua
volta, con la sua Luce e la sua Energia, redime ogni aspetto egoistico della
manifestazione della personalità.

I luoghi più indicati per meditare sono i luoghi sacri (naturalmente non
importa l'indirizzo religioso) e la natura incontaminata, ma in mancanza di
questi va anche bene una stanza della nostra abitazione, ricordando comunque
che il salotto è molto dispersivo, lo studio concentra e la camera da letto
interiorizza. Si consiglia di praticarla appena svegli o al tramonto, seduti
per terra su di un tappeto o di un cuscino, ma anche su di una sedia, con la
spina dorsale dritta, con abiti larghi ed occhi chiusi. Queste proposte sono
orientative e personali, ognuno può scegliere ciò che gli sembra più
adatto...senza comunque contrastare quelli che sono gli intenti di questa
disciplina.

Avvicinarci con fiducia verso il "nutrimento dell'Anima, quel ponte che ci
collega con la nostra Vera Essenza Immanente, ci porterà inevitabilmente ad
assaporare quella Gioia rappresentata da un esplosione di coscienza che
condizionerà il resto della nostra esistenza.e non solo!

Per concludere vorrei citare un pensiero del Maestro Omraam Mikhael
Aivanhov:

" ...non dimenticate mai che con la meditazione vi sono date tutte le
migliori possibilità per dare spazio al vostro Essere Interiore,
quell'Essere
misterioso, sottile che deve poter emergere, aprirsi, gettare uno sguardo
nello spazio infinito per registrare tutte le meraviglie e per realizzarle
in seguito sul piano fisico. E' naturale che, in genere, ciò che
quell'Essere
vede in noi, ciò che contempla non raggiunge la nostra coscienza, ma
ripetendo costantemente la meditazione, a poco a poco le scoperte che farà
diventeranno coscienti e un tesoro si mostrerà e dimorerà in noi."
(O.M.AIVANHOV)

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