La Voce del Silenzio
(di Helena Petrowna Blavatsky)
- parte seconda -
Cavalca l'Uccello di Vita, se vuoi sapere12). Rinunzia alla tua vita, se vuoi vivere13).
Tre Aule, o stanco Pellegrino, conducono al termine delle prove. Tre aule, o Conquistatore di Māra, ti condurranno per tre stati 14) al quarto15), e da questo ai sette Mondi 16), ai Mondi dell'eterno Riposo.
Se vuoi conoscerne i nomi, ascolta e rammenta. Il nome della prima Aula č Ignoranza, Avidyā.
E' questa l'Aula in cui hai visto la luce, in cui vivi e morrai 17).
Il nome della seconda č Aula della Cognizione *). L'Anima tua vi troverā i fiori della vita, ma un serpente attorno sotto ogni fiore 18).
Il nome della terza Aula č Sapienza, al di lā si stendono le acque senza spiagge di Akshara, la Fonte indistruttibile dell'Onniscienza 19).
12) E' detto nello stesso Nādavindu: ĢUn Yogi che cavalca lo Hamsa [cosė meditando sull'AUM] non č toccato da influenze kārmiche, né da milioni di peccatiģ.
13) Rinuncia alla vita della personalitā fisica, se vuoi vivere nello Spirito.
14) I tre stati di coscienza, che sono Jāgrat, la veglia; Svapna, il sogno; e Sushupti, il sonno profondo. Questi tre stati di Yoga conducono al quarto.
15) Lo stato Turiya, al di lā dello stato di sonno senza sogni; lo stato supremo, di alta coscienza spirituale.
16) Alcuni mistici orientali distinguono sette piani di essere, i sette Loka spirituali o mondi entro il corpo di Kāla Hamsa, il cigno fuori del tempo e dello spazio, che si muta nel cigno nel tempo quando diventa Brahma invece di Brahman (neutro).
17) Il mondo fenomenico dei sensi e della coscienza terrestre solamente.
*) Aula dell'Istruzione preliminare.
18) La regione astrale, il mondo psichico delle percezioni soprasensibili e delle visioni illusorie - il mondo dei medium. E' il grande Ģserpente astraleģ di Éliphas Levi. Nessun fiore colto in quelle regioni č mai stato portato sulla terra senza un serpente ravvolto attorno allo stelo. E' il mondo della grande illusione.
19) Regione della piena coscienza spirituale, oltre la quale non vi č pių pericolo per chi l'ha raggiunta.
Se vuoi attraversare incolume la prima Aula, non lasciare che la tua mente confonda i fuochi del desiderio, che vi ardono, con il sole della vita.
Se vuoi attraversare incolume la seconda, non fermarti ad aspirare la fragranza dei suoi fiori inebrianti.
Se vuoi liberarti dalle catene kārmiche, non cercare il tuo Guru in queste regioni māyāviche.
I Saggi non si attardano nei giardini dei sensi.
I Saggi non curano le voci seduttrici dell'illusione.
Cerca chi deve darti la nascita 20) nell'Aula della Sapienza, nell'Aula che si trova al di lā, dove le ombre sono ignote, e dove la luce della veritā splende con gloria imperitura.
Ciō che č increato, risiede in te, o Discepolo, come risiede in quell'Aula. Se vuoi raggiungerlo ed unificare i due, devi spogliarti delle fosche vesti dell'illusione.
Soffoca la voce della carne, non permettere che immagine di senso si ponga tra la sua luce e la tua, affinché le due possano fondersi in una *).
E avendo conosciuto la tua propria Ajnāna 21), fuggi l'Aula della cognizione. Quest'Aula č pericolosa nella sua perfida bellezza; č necessaria soltanto per la tua preparazione. Guardati, o Lanu, affinché la tua Anima, abbagliata da uno splendore illusorio, non si attardi e non sia presa nella sua ingannevole luce.
Questa luce splende dalla gemma del Grande Incantatore (Māra) 22). Essa affascina i sensi, acceca la mente e lascia l'incauto come un rottame abbandonato.
La farfallina attratta dalla vivida fiamma della tua lampada notturna, č condannata a perire nel viscido olio. L'Anima imprudente, che non riesce nella lotta contro il demone beffardo dell'illusione, ritornerā, schiava di Mara, alla terra.
20) L'Iniziato il quale, mediante la conoscenza che gli impartisce, guida il discepolo alla sua seconda nascita,o nascita spirituale, si chiama Padre, Guru o Maestro.
*) (Creata ed increata).
21) Ajnāna č l'ignoranza, o non-sapienza, l'opposto di conoscenza, Jnāna.
22) Nelle religioni exoteriche Māra č un demone, un Asura, ma nella filosofia esoterica personifica la tentazione dell'uomo per mezzo dei suoi vizi, e tradotto letteralmente il suo nome significa Ģciō che uccideģ l'Anima. Lo si rappresenta sotto l'aspetto di un re (dei Māra) con una corona nella quale brilla una gemma di tale splendore, che acceca tutti coloro che la guardano; questo splendore si riferisce evidentemente al fascino che il vizio esercita su certe nature.
Osserva le legioni di Anime. Osserva come esse si librano sopra il tempestoso mare della vita umana, e come, esauste, insanguinate, con le ali infrante, l'una dopo l'altra cadono nelle turgide onde. Battute dalla furia dei venti, inseguite dall'uragano, esse sono travolte nei gorghi e scompaiono nel primo grande vortice.
Se vuoi, o Discepolo, attraverso l'Aula della Sapienza raggiungere la valle di Beatitudine, chiudi fortemente i tuoi sensi alla grande e funesta eresia della Separazione che ti allontana dalla pace.
Non lasciare che il tuo ĢDivino-Natoģ, immerso nell'oceano di Māyā, si distacchi dalla Madre universale (Anima), ma lascia che l'igneo potere si ritiri nel pių intimo asilo, nella camera del cuore 23), nel soggiorno della Madre del Mondo 24).
Allora dal cuore quel potere si innalzerā alla sesta regione, la media, posta fra i tuoi occhi, dove diventerā il respiro dell'ANIMA-UNA, la voce che tutto riempie, la voce del tuo Maestro.
23) La camera interna del cuore, detta in sanscrito Brahmapura. L'Ģigneo potereģ č Kundalini
24) ĢPotereģ e ĢMadre del Mondoģ sono nomi dati a Kundalini - uno dei poteri mistici del Yogi. Kundalini č Buddhi considerato come principio attivo, anziché passivo (come lo č generalmente quando lo si considera soltanto come veicolo o sede dello spirito supremo, di Ātmā), č una forza elettro-spirituale, un potere creativo che, messo in azione, puō uccidere cosė facilmente come creare.
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