Buona sera! oggi è Venerdì 19 Aprile 2024 ore 23 : 36 - Visite 1476157 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataYoga-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « ARCHIVIO ARTICOLI »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

SCHEDA ARTICOLO N. «00268»

CLASSIFICAZIONE: 5
TIPOLOGIA: AFFINE
AUTORE: P. WATZLAVICK
TITOLO: QUALCHE BUONA REGOLA PER SVILUPPARE L'INFELICITA'
SPAZIATORE bianco

TESTO ARTICOLO

QUALCHE BUONA REGOLA PER SVILUPPARE L'INFELICITA'

Un pò di humor per imparare a vivere

Un'idea tratta da: "Istruzioni per rendersi infelici" - P. Watzlavick

- Qualche buona regola per sviluppare l'infelicità:

Sii fedele a te stesso: NON smettere mai, neppure per un istante di
cercare l'infelicità.

Non c'è assolutamente bisogno di andar "fuori" per cercare
l'infelicità, questa può risiedere stabilmente nella tua mente.

Certamente non è facile cercare con attenzione di diventare di te stesso>, è più facile dare la colpa agli altri. Ma se ti metti bene
d'impegno puoi farcela.

Sii convinto che c'è sempre un solo punto di vista: IL TUO.

Rifiuta con costanza ogni possibilità di accomodamento.

Cerca comunque di non essere mai d'accordo con te stesso.

Mantieni a tutti i costi lo stato di confusione mentale.
L'importanza del passato Il nostro passato è un punto focale per mantenere
il più a lungo possibile, nel presente, lo stato di infelicità.

***

Ci sono alcuni metodi che potrete seguire con successo per aiutarvi
in questo appassionante cammino:

Un metodo infallibile per vivere il presente in perenne stato di
INSODDISFAZIONE è quello di ricordare il passato (qualunque periodo
va bene) come qualcosa di meraviglioso, ora irrimediabilmente perduto.

Ricordare una passata relazione (terminata male) come qualcosa di
stupendo perso per un qualche incomprensibile motivo, vi permetterà di
rimanere attaccato a questa idea. Non cedete ASSOLUTAMENTE alla tentazione
di ascoltare gli amici che vi diranno che "la relazione era già morta,
che ora siete liberi" e che "la separazione è stato il male minore".
Rimanete RISOLUTAMENTE fermi nell'idea che quella e solo quella era la
relazione miglio re della vostra vita. Rimanete a guardare il telefono,
nella speranza che lei/lui ci ripensi e si possa ricominciare. E soprattutto
paragonate ogni nuova conoscenza con il partner precedente.

Se l'attesa per ricominciare risultasse troppo lunga, c'è un altro
metodo: cercate instancabilmente una persona che abbia TUTTE le
caratteristiche del vostro partner precedente. Più identica è meglio è.

Un altro vantaggio del rimanere attaccati al passato è che così non
si ha più tempo per il presente, il quale, se è vero che potrebbe
ugualmente presentare grosse opportunità di infelicità potrebbe anche
offrire un'occasionale non infelicità. Non correte il rischio!

Se vostro malgrado dovesse inaspettatamente cadervi tra le braccia
(la vita è imprevedibile!) ciò che avete desiderato nel passato e
naturalmente state bramando tuttora senza essere riuscito ad ottenerlo, NON
perdetevi d'animo, potete sempre usare la formula: "Ora è troppo tardi, ora non lo
voglio più".

Il non plus ultra, che indubbiamente presuppone la genialità,
consiste nel rendere responsabile il passato anche di tutto il bene che
avete avuto, naturalmente a tutto vantaggio della presente infelicità. Un esempio
ineguagliabile potrebbe essere la frase: "Accidenti al benessere che
mi ha abituato a mangiare tre volte al giorno".

Rimanete OSTINATAMENTE legati ad adattamenti e soluzioni che nel
passato hanno avuto successo e ripeteteli con estrema costanza adattandoli
al maggior numero di situazioni possibili. Non lasciatevi fuorviare da
chi vi dirà: "I tempi sono cambiati", "Quello che andava bene trent'anni
fa...".

Usando il metodo "Esiste sempre un'unica soluzione al probema (la
mia) e se i miei sforzi non hanno ancora avuto successo questo prova
solamente che sono un "incapace", giungerete infallibilmente a quella che gli
specialisti chiamano nevrosi.

Non è comunque il nome ad avere importanza, ma l'effetto. Attaccare
prima di essere attaccati. Non c'è quasi nulla di meglio, nella creazione
dell'infelicità, che il mettere il nostro partner (ma funziona anche
con un amico, un collega, un parente qualsiasi.) davanti ad una lunga serie
di errori immaginari nel qual e egli svolge un ruolo decisivo.

Vedasi l'esempio di un uomo che vuole appendere un quadro. Ha il
chiodo, ma non il martello. Il vicino ne ha uno, così decide di andare e di
farselo prestare. A questo punto gli sorge un dubbio: "E se il mio vicino
non me lo vuole prestare? Già ieri mi ha salutato appena. Forse aveva
fretta, ma forse la fretta era solo un pretesto e ce l'ha con me. E perché? Io non
gli ho fatto nulla, è lui che si è messo in testa qualcosa. Se qualcuno mi
chiedesse un utensile, io glielo darei subito. E perché lui no? Come
si può rifiutare al prossimo un così semplice piacere? Gente così rovina
l'esistenza degli altri. E per giunta si immagina che io abbia
bisogno di lui, solo perché possiede un martello. Adesso basta!" e così si
precipita a casa del vicino, suona, il vicino apre e prima ancora che questo
abbia il tempo di dire "Buon giorno!", gli grida: "Si tenga pure il suo
martello, villano!".

La tecnica è semplice: mettete il partner di fronte ad una catena di
eventi che voi avete immaginato (ma fate sì che l'immaginazione sia il più
reale possibile, dovete arrivare a credervi veramente), il suo sconcerto,
il suo sgomento, il suo volersi discolpare saranno per voi la prova
inconfutabile che avete ragione, che avete accordato la vostra benevolenza a
chi non lo meritava e che ancora una volta si è abusato della vostra bontà.

Esercizi di consapevolezza dell'infelicità

1. Sedetevi su una comoda poltrona, possibilmente con i braccioli,
chiudete gli occhi e immaginate di addentare un maturo e succoso limone. Con
un po' di pratica vi verrà l'acquolina in bocca.

Rimanete sulla poltrona con gli occhi chiusi e spostate adesso la
vostra attenzione dal limone alle scarpe. Ben presto vi accorgerete di
quanto sia scomodo portare delle scarpe. Per quanto comode vi sembrassero
finora, comincerete a sentirle strette in qualche punto e immediatamente
diverrete consapevoli di altri fastidi come bruciori, sfregamenti, dita
ricurve, caldo o freddo ecc. Esercitatevi fino a quando il portare scarpe,
cosa fin ora ovvia e banale, divenga per voi particolarmente spiacevole.
Acquistate poi scarpe nuove e accorgetevi di come esse, che in negozio
calzavate alla perfezione, divengano dopo scomode quanto le altre. (ci vuole
esercizio .. e allenamento, ma ci potete riuscire).

Rimanendo nella poltrona, osservate il cielo attraverso la finestra.
Con un po' di abilità scorgerete nel vostro campo visivo numerosi piccoli
punti rotondi che, se manterrete lo sguardo fisso, scendono lentamente
vers o il basso; strizzando però gli occhi tornano su velocemente. Notate
inoltre che quanto più vi concentrate su di essi, più diventano grossi e
numerosi.
Considerate la possibilità che si tratti di una grave malattia agli
occhi. Andate dall'oculista e NON credetegli quando vi dirà che sono
probabilmente aveva il morbillo quando la malattia che AVETE voi è stata
spiegata agli studenti di medicina del suo corso. Oppure non vi vuole informare,
per pura pietà, dell'incurabile decorso della vostra malattia.

Se l'espediente della vista non avesse successo e inspiegabilmente vi
sentiste guariti, potete provare con l'udito. Andate in una stanza
il più possibile silenziosa; vi accorgerete di udire improvvisamente un
ronzio, un fruscio, un leggero sibilo . Andate ora dal medico.. Vale anche
in questo caso quanto descritto al punto (3).

Ora dovreste essere abbastanza preparati per trasferire la
consapevolezza dal vostro corpo all'ambiente circostante.

Cominciamo con i SEMAFORI: dovreste aver già notato che hanno la
tendenza a rimanere verdi finché vi avvicinate, per passare dal giallo al
rosso
nel preciso momento in cui non potete più arrischiarvi ad attraversare
l'incrocio. Resistete alla tentazione di dirvi che la frequenza del rosso
e del verde sono eguali e ben presto NON riuscirete più a respingere
l'impressione che ostili potenze superiori si accaniscano su di voi. Questo
naturalmente vale per qualunque posto in cui vi troviate. Dai semafori
potrete con
facilità spostare le stesse sensazioni alla Posta, in Banca o al
supermercato, dove la coda in cui vi immetterete sarà sempre la pi ù
lenta.

Ormai sapete perfettamente di essere in dominio di . Questa
consapevolezza vi rende possibile ulteriori importanti scoperte, perché ora
il
vostro sguardo è pronto a cogliere connessioni e coincidenze sorprendenti
che sfuggono alle ottuse e inesperte intelligenze normali:

Controllate la porta di casa e scoprite un graffio mai notato prima.
Interrogatevi sul suo significato: è la traccia di un ladro, il
risultato di un tentativo di scasso? Un danno intenzionale alla vostra
proprietà?
Un segno particolare per identificarvi? Resistete anche qui alla
tentazione di minimizzare la cosa e non commettete l'errore di andare a
fondo della
questione o potreste compromettere la riuscita dell'esercizio.

Noterete che l'autobus ogni volta che lo aspettate voi tarda in
maniera considerevole, convincetevi che per un qualche inspiegabile
sortilegio tutti i conducenti di autobus tramano qualcosa contro di voi.

Parlate con amici e parenti del fatto che vi sta capitando qualcosa
di . Non c'è metodo migliore per distinguere i lupi
travestiti da agnelli che in qualche maniera c'entrano col vostro problema.
I primi si tradiranno, per aver voluto convincervi che la vostra supposizione
non sta in piedi. Anzi ipocritamente cercheranno di distogliervi da quel
sospetto e cercheranno di convincervi delle loro .

Così saprete non solo chi è coinvolto nel complotto, ma anche che
sotto ci deve essere proprio qualcosa si sospetto, altrimenti perché quegli
amici si sforzerebbero di convincervi del contrario?

Eminenti studiosi sono convinti che questi esercizi (adatti anche al
cittadino medio) possono portare una persona a crearsi una penosa
situazione, quasi senza rendersi conto di esserne l'autore. Così
egli puo' realmente e onestamente soffrirne.

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore