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SCHEDA ARTICOLO N. «00285»

CLASSIFICAZIONE: 3
TIPOLOGIA: YOGA
AUTORE: PARAMAHANSA YOGANANDA
TITOLO: QUANDO SIETE CON GLI ALTRI, SIATE SINCERI E GENTILI
SPAZIATORE bianco

TESTO ARTICOLO

Tratto da:
L'Eterna Ricerca dell'Uomo.
di Paramahansa Yogananda

- Quando siete con gli altri, siate sinceri e gentili -

Interessatevi agli altri. Quando siete soli, avete il diritto di pensare e
di fare ciò che volete, ma quando siete insieme ad altri, non dovete essere
distratti, né dimostrarvi poco interessati. La compagnia di un cadavere
sarebbe preferibile a quella di una persona distratta; l'indifferenza di un
cadavere non è un insulto! Quando siete con altre persone, siatelo con tutto
il cuore; ma, quando l'interesse per la loro compagnia si affievolisce,
scusatevi con garbo e ritiratevi. Non avete il diritto di rimanere quando la
vostra mente è assente.

Siate amabili con sincerità quando state insieme ad altre persone. Non siate
mai un "musone". Non è necessario ridere in modo chiassoso, come una iena,
ma nemmeno fare il muso lungo. Limitatevi ad essere sorridenti, gradevoli e
gentili. Tuttavia, sorridere esteriormente quando interiormente siete
arrabbiati o astiosi, è ipocrisia. Se volete essere simpatici, siate
sinceri. La sincerità è una qualità dell'anima che Dio ha dato ad ogni
essere umano, ma non tutti la esprimono. Soprattutto, siate umili. Benché
possiate avere una forza interiore ammirevole, non sopraffate gli altri con
la vostra forza di carattere. Siate calmi e cortesi con loro. Questo è il
modo di sviluppare un magnetismo amabile.

Cercate sempre di essere comprensivi. Ci sono persone che scelgono d'essere
litigiose e rifiutano di capirci, qualunque cosa diciamo, o facciamo.

Esse sembrano andare in giro pronte ad attaccar briga alla minima occasione.
Per attirare dei veri amici, dovete sviluppare comprensione. I veri amici si
capiscono l'un l'altro, qualunque cosa facciano. Voi dovete essere così.

Cos'è la vita, se non avete il giusto tipo di amici intorno a voi? Nel
vostro cuore c'è una calamita che vi attirerà dei veri amici. Questa
calamita è l'altruismo, il pensare prima agli altri. Pochissime persone sono
esenti da egocentrismo. Eppure è molto facile sviluppare la qualità
dell'altruismo, se ci si costruisce l'abitudine di pensare prima agli altri.

Una madre, di solito, possiede questa qualità. La sua vita è servizio. Essa
dà a suo marito e ai suoi figli per primi. Poiché pensa sempre agli altri
prima che a se stessa, altri pensano a lei. Questa è la tradizione nelle
famiglie dell'India. E questo è lo spirito che viene insegnato negli ashram
dei veri Maestri spirituali.

La considerazione per gli altri è una qualità bellissima. E' la maggiore
attrattiva che possiate avere. Praticatela! Se qualcuno ha sete, una persona
sollecita anticipa la sua necessità e gli offre qualcosa da bere.

Considerazione significa consapevolezza degli altri e usare agli altri delle
attenzioni. Una persona sollecita in compagnia di altre persone avrà la
consapevolezza intuitiva delle loro necessità.

- Vivete per gli altri, ed essi vivranno per voi -

Alcuni dicono: "Io sono una persona devota". Ma se un altro, in chiesa, si
sedesse nel loro banco, sarebbero pronti a tagliargli la testa!

Ogni tanto vedo, alle mie lezioni, questo tipo d'incidente. Se qualcuno
vuole il vostro posto, dateglielo, anche se, per questo, dovete stare in
piedi. Col vostro comportamento esemplare otterrete che qualcun altro
penserà a voi ogni giorno premurosamente. Quando imparate a vivere per gli
altri, gli altri vivranno per voi. Se vivete per voi stessi, nessuno si
interesserà a voi. Il modo migliore di attirare gli altri e compiere azioni
buone.

Se, ad una festa, vi guardate intorno, noterete quasi sempre alcuni ospiti
che sono chiaramente invidiosi di quanto hanno gli altri. Nessuno vuole
stare con persone sconsiderate e egoiste, mentre tutti sono lieti della
compagnia di una persona piena di riguardo e di tatto.

Abbiate considerazione verso gli altri, sia nel modo di parlare che di
agire; e quando siete tentati di esprimervi in modo aspro, controllate
quell'impulso e parlate invece con calma. Che nessuno oda una parola dura
dalle vostre labbra. Non abbiate paura di dire il vero quando ne siete
richiesti, ma non imponete i vostri pensieri agli altri. Ricordate, anche,
che può essere verità parlare di un cieco come cieco, o di un malato come
malato, ma è meglio evitare tale eccessiva franchezza. Usando la gentilezza
e stando attenti a come vi esprimete, voi contribuite a elevare gli altri e
a renderli migliori.

Tuttavia, gli altri non considerano tanto le vostre parole, quanto la forza
e la sincerità che sono dietro di esse. Quando parla un uomo sincero, il
mondo si muove. Quando dice qualcosa, gli altri ascoltano.

Alcune persone continuano a parlare e parlare, sperando di convincere
l'ascoltatore per mezzo di un continuo sbarramento di parole. Ma intanto,
l'ascoltatore prigioniero pensa solo: "Per favore, lasciami andare!".

Quando parlate, non parlate troppo di voi stessi. Cercate di parlare di un
argomento che interessi l'altra persona. E ascoltate. Questo è il modo
d'essere attraenti. Vedrete che la vostra presenza sarà richiesta.

Mia madre era così, sollecita verso gli altri. I genitori non dovrebbero mai
parlare ai propri figli uno contro l'altro. Dovrebbero tenere assolutamente
per sé i propri guai. I miei genitori avevano questo autocontrollo; erano
veramente simili a dèi. Una sola volta ho assistito a un litigio tra mio
padre e mia madre. Tutto ciò che sapevamo noi bambini era che c'era una
carrozza alla porta e che nostra madre stava per andarsene.

Venne un nostro zio e domandò a mio padre: "Cosa succede?". Mio padre disse:
"Non ho nulla in contrario a che lei spenda denaro per fare carità; chiedo
solo che non spenda più di quanto lo permettano i miei introiti". Lo zio
sussurrò qualcosa all'orecchio di mio padre. Dopo che mio padre ebbe detto
alcune parole concilianti, la mamma mandò via la carrozza. Non disse mai una
parola contro mio padre. Pensava sempre agli altri.

E' una vera gioia vivere per gli altri. Quando sono solo, raramente sento
l'impulso di mangiare, ma quando sono con altre persone mi piace preparare
per loro delle pietanze appetitose. Ho osservato la stessa caratteristica
nel mio Guru, Swami Sri Yukteswarji. Durante le mie prime visite al suo
ashram, ricevetti l'impressione che egli avesse sempre dei cibi gustosi da
mangiare. Ma una volta, capitando là inaspettatamente, vidi che stava
consumando il pasto più semplice che si potesse immaginare.

Gliene chiesi la ragione. "Non faccio piatti speciali, a meno che non venga
tu", mi rispose. "Mi piace prepararli per te".

Una volta, un compagno d'università mi accompagnò al mercato per comprare
alcuni ananas. Ce n'erano soltanto due; uno era più grosso dell'altro. Li
comperai entrambi e diedi il più grosso al mio amico, che ne fu sorpreso.
Aveva creduto ch'io intendessi tenere quello grosso per me.

Un sentimento meraviglioso sorge in una persona quando questa è premurosa
verso gli altri e pensa prima a loro. Non appena vi prendete cura di
qualcuno, non solo quella persona pensa a voi, ma pensa a voi anche Dio. Se
siete premurosi e vi adoperate continuamente per gli altri se anche, per
aiutarli, direte addio al vostro ultimo centesimo, Dio vi restituirà
benedizioni anche maggiori.

Un'altra cosa da ricordare è questa: ognuno di voi possiede qualche qualità
speciale, una particolarità che altri non hanno. E ognuno è, in qualche
modo, più ricco o più povero degli altri. Se siete altruista, di buon
carattere, comprensivo, siete più ricco di coloro che sono egoisti, rabbiosi
e gelosi.

- L'equilibrio perfetto è l'altare di Dio -

L'umanità è come un grande giardino zoologico: tanta gente che si comporta
in modi così diversi, e che in gran parte non ha autocontrollo. Eppure,
prima di poter realizzare il vero Traguardo della vita, bisogna arrivare a
possedere quell'autocontrollo. Si deve cercare l'equilibrio.

L'equilibrio perfetto è l'altare di Dio. Lottate per ottenerlo e quando
l'avrete raggiunto, non perdetelo mai più. Il Cristo non lo perdette quando
fu inchiodato alla croce. Egli disse: "Padre, perdona loro, perché non sanno
quello che fanno". La persona comune non può nemmeno sopportare le sue
prove.

Quando iniziai il sentiero spirituale, ero convinto che mi sarebbero
accadute soltanto cose belle; mi resi conto, invece, che dovevo anche
affrontare molte esperienze difficili. Allora ragionai così: "Poiché amo Dio
così profondamente, mi sono aspettato troppo da Lui. D'ora innanzi
dirò: 'Signore, sia fatta la Tua volontà"'. Sopraggiunsero gravi prove, ma
io mi attenni al pensiero: "Sia fatta la Tua volontà". Volevo accettare
qualunque cosa Egli mi avesse mandata. Ed Egli mi mostrò sempre come uscire
vittorioso da ogni prova.

Perfino la morte non significa niente per chi è spiritualmente forte.

Una volta sognai che stavo morendo. Tuttavia, pregavo: "Signore, va tutto
bene, quale che sia il Tuo volere". Allora Egli mi toccò e io realizzai la
verità: "Come posso morire? L'onda non può morire. Essa ricade in seno
all'oceano e poi si risolleva di nuovo. L'onda non muore mai, e io non posso
mai morire".

Quando andate in un negozio di abbigliamento, cercate di trovare un capo
adatto a voi, che metta in evidenza il meglio di voi. Dovete fare la stessa
cosa per la vostra anima. L'anima non ha alcun modo particolare di vestire;
può indossare qualsiasi cosa, nello stile che preferisce. Il corpo è
limitato, ma l'anima può portare qualsiasi tipo di vestito mentale,
qualsiasi tipo di personalità.

Se pensate intensamente a una persona, se studiate la sua storia e imitate
consciamente la sua personalità, comincerete ad assomigliarle; stabilirete
la vostra identità con la natura di quella persona. Io ho praticato questo,
e posso assumere qualsiasi personalità io desideri. Quando mi vesto della
personalità della saggezza, non posso parlare che di saggezza. Quando faccio
mia la personalità di Sri Chaitanya, un grande devoto di Dio, non posso
parlare che di devozione. (Nota. La fama che Sri Chaitanya ebbe di bhakta
(devoto di Dio) si diffuse in tutta l'India nel sedicesimo secolo.
Trovandosi a Gaya, nel 1508, ebbe un risveglio spirituale e divenne
infiammato dell'amore di Dio, che adorò nella forma dell'avatar Sri Krishna.
Fine nota). E quando mi sintonizzo sulla personalità di Gesù, non posso
parlare di Dio come Madre, ma solo come Padre, com'egli faceva. L'anima può
adottare qualsiasi abito mentale essa ammiri e ami, e può cambiare
quell'abito quante volte le piaccia.

Quando incontrate una persona meravigliosa, non desiderate forse essere come
lei? Pensate a tutte le nobili qualità esistenti nel cuore di grandi uomini
e di grandi donne; potete averle tutte nel vostro cuore.

Potete essere umili e forti, o coraggiosi come un generale che lotti per una
giusta causa. Potete avere la volontà di conquista di un Gengis Khan oppure
la volontà e l'amore divini e la dedizione di san Francesco.

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