La giustizia come amore assoluto
(di Fabio Gabrielli)
Sant'Agostino, la cui filosofia, al di là della questione del credere o meno, si nutre di una straordinaria sensibilità moderna, vede nell'amore verso se stessi, gli altri e l'Assoluto il culmine della vera giustizia.
Agostino ha mostrato come pochi altri pensatori il nascere spontaneo della filosofia dalla vita: è, infatti, nella concreta esistenza di ogni giorno che l'uomo lotta, ama, dubita, soffre, gioisce.
Un uomo in "carne ed ossa" che cerca, in definitiva, di articolare un discorso di senso che riconduca ad unità il suo frammentato, malcerto stare al mondo. In questo senso, l'uomo storico è libero e, quindi, può determinare la propria vita secondo due dimensioni fondamentali:
- Vivere secondo il giudizio degli uomini, scambiando i beni di questo mondo con l'Assoluto e finendo, quindi, per ritenere giusto ciò che è conveniente al nostro amor proprio, al nostro interesse, al nostro io ipertrofico;
- Vivere secondo il giudizio di Dio, in modo da attuare la più alta forma di giustizia verso se stessi, gli altri e l'Assoluto, ovvero misurare il valore delle cose sulla base dell'amore. Un amore radicale, assoluto, oblativo, capace di rendere davvero giustizia ad ogni volto che incontriamo, fino al Volto di ogni volto.
Ma ecco, a conferma di quanto abbiamo detto, le superbe parole di Agostino nel suo Commento alla prima lettera di Giovanni: "Considerate bene ciò che vi raccomandiamo, perché le azioni degli uomini non si distinguono se non dalla radice dell'amore. Infatti, possono succedere molte cose che in apparenza sono buone, ma che non derivano dalla radice dell'amore.
I fiori hanno anche delle spine. Alcune cose, in verità, sembrano aspre e crudeli, ma esse hanno come fine la disciplina e sono dettate dall'amore. Dunque, una volta per tutte, ti viene proposto un breve precetto: ama, e fa' quello che vuoi. Se tu taci, taci per amore; se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. Sia in te la radice dell'amore; da questa radice non può derivare se non il bene".
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