> Tratto da: > Paramahansa Yogananda. > L'ETERNA RICERCA DELL'UOMO > . > > Primo Tempio della Self Realization Fellowship, di Encinitas, > California, 20 agosto 1939. > Alcune persone nascono con un carattere piacevole; tutti si sentono > attratti da loro. Alcuni non piacciono mai a nessuno. Altri non piacciono, > né dispiacciono; vengono semplicemente ignorati. Perché? Il Dio imparziale > non è responsabile della distribuzione ineguale delle qualità attraenti. > > Le differenze nei caratteri di tutti gli uomini sono di coltivazione > propria. Ogni uomo ha creato da sé le proprie caratteristiche, in questa > vita, oppure in vite passate. Sarebbe una grande ingiustizia se Dio fosse > responsabile per il fatto che alcuni bambini iniziano la loro vita col > vantaggio di buone, piacevoli qualità, e altri con lo svantaggio di > qualità > cattive e sgradevoli. Ma non fu Lui a stabilire tendenze cattive in certi > bimbi e tendenze buone in altri, perciò non possiamo ritenerLo > responsabile di questo. > > Dio creò tutti gli uomini uguali, fatti a Sua immagine. Per trovare > giustificazione alle apparenti disuguaglianze degli uomini, dobbiamo > comprendere la legge della reincarnazione. La conoscenza di questa legge > fu sepolta e dimenticata durante le epoche oscure. Gesù parlò della > reincarnazione quando disse: "'Elia è già venuto, e non lo hanno > riconosciuto'. I discepoli compresero allora ch'egli aveva loro parlato di > Giovanni Battista". (Matteo,17,12 13). L'anima apparsa in un'incarnazione > come Elia ritornò in un'altra incarnazione come Giovanni Battista. > > Questa vita non avrebbe scopo se non ci desse sufficienti occasioni di > sviluppare le nostre capacità potenziali e soddisfare i nostri desideri. > > Senza la reincarnazione, come opererebbe la divina giustizia in quelle > anime che non hanno la possibilità di esprimersi perché sono rinchiuse > nel corpo di un bimbo che nasce morto, o di uno che forse vivrà solo fino > all'età di sei anni? Quelle anime non potrebbero certo essere condannate > all'inferno, non avendo fatto niente per meritare una punizione, né > potrebbero andare in cielo, non avendo avuto l'opportunità di > guadagnarselo. > > Ecco la risposta: questa terra è una vasta scuola, e la legge della > reincarnazione è la giustizia che porta qui ogni essere umano, tante volte > quante siano necessarie perché impari tutte le lezioni della vita. Sri > Krishna accennò a questa verità: "Seguendo diligentemente questo sentiero, > purificandosi d'ogni peccato, raggiungendo la perfezione nello > sforzo di molte nascite, lo yoghi entra alla fine nella Beatitudine > Suprema". (Bhagavad Gita, sesto, 45). > > L'uomo stesso ha coltivato le proprie qualità, luminose o oscure che > siano. In qualche luogo, in qualche tempo, in questa o in altre vite, egli > ne piantò i semi con le sue stesse azioni. Se ora permette ai semi di > azioni > cattive di crescere, essi soffocheranno i semi di bene che ha seminati. I > saggi estirpano i semi del male dal giardino della propria vita. > > > > Ognuno dovrebbe imparare ad analizzare se stesso e gli altri per > determinare il perché alcune persone piacciono a tutti e altre no. Persino > fra i bambini ne vediamo alcuni che vengono guardati da tutti con affetto, > e altri che vengono totalmente ignorati. Una delle prime conclusioni > che si possono trarre da queste analisi è questa: se una persona vuole > diventare più piacevole, deve sviluppare dall'interno il modo di essere > più > attraente. Talvolta, anche la persona fisicamente più bella può destare > repulsione a causa della bruttezza interiore che si riflette nelle sue > parole > e nelle sue azioni. > > Un tempo, il segreto della popolarità si supponeva fosse quel certo non so > che, una specie di attrazione e di magnetismo fisici. Ma il fatto di avere > questa caratteristica non rende necessariamente piacevole la persona. > > Sono le nostre caratteristiche buone o cattive a determinare chi attraiamo > o respingiamo. Il male attira il male, il bene attira il bene. Non è "quel > certo non so che" che dovremmo desiderare, ma il tipo di magnetismo > che ci attirerà il bene, che procurerà sinceri amici e ammirazione > meritata. > > Esteriorità, come i vestiti, un viso bello o grazioso, possono forse > fornirci questo tipo di attrazione? No. Esso deve essere creato dentro di > noi. > > Evitate il cattivo umore. L'essere seri non è sgradevole, ma quando > siete di umore nero la vostra espressione è ben differente. Il volto è uno > specchio che rivela ogni mutamento di umore. I vostri pensieri e le vostre > emozioni, come onde, affluiscono nei muscoli facciali e ne defluiscono, > alterando continuamente il vostro aspetto. Tutti quelli che incontrate > vedono queste espressioni facciali che rivelano ciò che interiormente > pensate e reagiscono ad esse. Voi potete riuscire a controllare abbastanza > bene i vostri occhi e il vostro sorriso e a nascondere così i vostri > sentimenti a qualcuno, ma non a tutti. Lincoln diceva giustamente: "E' > vero > che potete ingannare tutti qualche volta, potete perfino ingannare sempre > alcune persone, ma non potete ingannare sempre tutti". > > Nei nostri occhi c'è la storia intera della nostra vita. Essa non può > essere nascosta a chi sappia leggerla. Ci sono occhi spirituali, occhi > spirituali a metà, occhi disonesti, occhi sensuali. Quello che facciamo è > scritto là. Se volessi analizzare ciò che vedo negli occhi di una persona > questa si stupirebbe della mia esattezza. > > Non fate nulla che macchi la vostra mente. Le azioni cattive causano > vibrazioni mentali negative, o malvage, che si riflettono in tutto il > vostro > aspetto e nella vostra personalità. Impegnatevi nelle azioni e nei > pensieri > che alimentino le buone qualità che vorreste avere. Se vi condurrete in > accordo con le verità che vi dico, troverete la vostra vita > meravigliosamente trasformata. > > > comportiamo. > > Noi veniamo giudicati un po' per il nostro abbigliamento, ma in larga > misura secondo il modo in cui ci comportiamo. Siate sempre puliti e > ordinati nell'aspetto. Evitate esagerazioni nel vestire: vestiti o > accessori > arzigogolati ci fanno sembrare pezzi da museo! Vestitevi in modo semplice > e ordinato e come si conviene alla vostra personalità. Ma, prima di > tutto, imparate a comportarvi bene. Una volta che avete sviluppato la > vostra mente e coltivato accattivanti virtù interiori, il modo di vestire > diviene meno importante. > > Il Mahatma Gandhi ha dimostrato che i soli vestiti non "fanno l'uomo". > Egli porta (Gandhi era ancora vivente quando Paramahansaji fece questo > discorso) solo un dhoti (pezzo di tessuto avvolto intorno ai fianchi e > lasciato cadere a coprire le gambe), per identificarsi con le masse umili > dell'India. Egli arrivò così vestito a un invito dato da un governatore > inglese in India. I servi non volevano lasciarlo entrare. Egli ritornò a > casa e mandò un pacco al governatore per mezzo di un fattorino. Il pacco > conteneva un vestito. Il governatore chiamò Gandhi a casa sua e gli chiese > quale fosse il significato di quel pacco. Il grande uomo rispose: "Ero > invitato alla vostra festa, ma non mi fu permesso di entrare per via del > mio > abbigliamento; perciò ho mandato il vestito al posto mio". Il governatore, > naturalmente, insistette perché venisse. Perfino a Londra, Gandhi andò a > far visita al re e alla regina d'Inghilterra vestito solo del suo dhoti. > Era > andato oltre alla personalità dei vestiti. Ora io non vi raccomando questo > modo di vestire! Gandhi ha una missione da compiere, e questo fa parte > del suo ruolo. Se un uomo diventa grande come Gandhi, potrà fare > anch'egli come meglio crede. > > Il punto è che non si deve pensare continuamente al corpo ; né si deve > trascurarlo. Dare al corpo troppo poca, o troppa attenzione, porta allo > squilibrio, al fanatismo. Curatevi del corpo in modo ragionevole, e > ricordate sempre ciò che è più importante: la vostra mentalità, il vostro > comportamento. Date maggiore attenzione alla mente, la pedana di > lancio del vostro comportamento, perché questa è la cosa alla quale > reagisce la maggior parte delle persone. > > > > Interessatevi agli altri. Quando siete soli, avete il diritto di pensare e > di fare ciò che volete, ma quando siete insieme ad altri, non dovete > essere > distratti, né dimostrarvi poco interessati. La compagnia di un cadavere > sarebbe preferibile a quella di una persona distratta; l'indifferenza di > un > cadavere non è un insulto! Quando siete con altre persone, siatelo con > tutto il cuore; ma quando l'interesse per la loro compagnia si > affievolisce, > scusatevi con garbo e ritiratevi. Non avete il diritto di rimanere quando > la > vostra mente è assente. > > Siate amabili con sincerità, quando state insieme ad altre persone. Non > siate mai un "musone". Non è necessario ridere in modo chiassoso, come > una iena, ma nemmeno fare il muso lungo. Limitatevi ad essere sorridenti, > gradevoli e gentili. Tuttavia, sorridere esteriormente quando > interiormente > siete arrabbiati o astiosi, è ipocrisia. Se volete essere simpatici, > siate sinceri. La sincerità è una qualità dell'anima che Dio ha dato ad > ogni > essere umano, ma non tutti la esprimono. Soprattutto, siate umili. Benché > possiate avere una forza interiore ammirevole, non sopraffate gli altri > con > la vostra forza di carattere. Siate calmi e cortesi con loro. Questo è > il modo di sviluppare un magnetismo amabile. > > Cercate sempre di essere comprensivi. Ci sono persone che scelgono > d'essere > litigiose e rifiutano di capirci, qualunque cosa diciamo o facciamo. > Esse sembrano andare in giro pronte ad attaccar briga alla minima > occasione. Per attirare dei veri amici, dovete sviluppare comprensione. I > veri amici si capiscono l'un l'altro, qualunque cosa facciano. Voi dovete > essere così. > > Cos'è la vita, se non avete il giusto tipo di amici intorno a voi? Nel > vostro cuore c'è una calamita che vi attirerà dei veri amici. Questa > calamita è l'altruismo, il pensare prima agli altri. Pochissime persone > sono > esenti da egocentrismo. Eppure è molto facile sviluppare la qualità > dell'altruismo, se ci si costruisce l'abitudine di pensare prima agli > altri. > > Una madre, di solito, possiede questa qualità. La sua vita è servizio. > Essa > dà a suo marito e ai suoi figli per primi. Poiché pensa sempre agli altri > prima che a se stessa, altri pensano a lei. Questa è la tradizione nelle > famiglie dell'India. E questo è lo spirito che viene insegnato > negli ashram dei veri Maestri spirituali. > > > La considerazione per gli altri è una qualità bellissima. E' la maggiore > attrattiva che possiate avere. Praticatela! Se qualcuno ha sete, una > persona > sollecita anticipa la sua necessità e gli offre qualcosa da bere. > Considerazione significa consapevolezza degli altri e usare agli altri > delle > attenzioni. Una persona sollecita in compagnia di altre persone avrà la > consapevolezza intuitiva delle loro necessità. > > Vivete per gli altri, ed essi vivranno per voi> > > Alcuni dicono: "Io sono una persona devota". Ma se un altro, in > chiesa, si sedesse nel loro banco, sarebbero pronti a tagliargli la testa! > > Ogni tanto, vedo, alle mie lezioni, questo tipo d'incidente. Se qualcuno > vuole il vostro posto, dateglielo, anche se, per questo, dovete stare in > piedi. Col vostro comportamento esemplare otterrete che qualcun altro > penserà a voi ogni giorno premurosamente. Quando imparate a vivere per > . Se vivete per voi stessi, nessuno > si > interesserà a voi. Il modo migliore di attirare gli altri e compiere > azioni buone. > > Se, ad una festa, vi guardate intorno, noterete quasi sempre alcuni > ospiti che sono chiaramente invidiosi di quanto hanno gli altri. Nessuno > vuole stare con persone sconsiderate e egoiste, mentre tutti sono lieti > della compagnia di una persona piena di riguardo e di tatto. > > Abbiate considerazione verso gli altri, sia nel modo di parlare che di > agire; e quando siete tentati di esprimervi in modo aspro, controllate > quell'impulso e parlate invece con calma. Che nessuno oda una parola > dura dalle vostre labbra. Non abbiate paura di dire il vero quando ne > siete > richiesti, ma non imponete i vostri pensieri agli altri. Ricordate, anche, > che può essere verità parlare di un cieco come cieco, o di un malato come > malato, ma è meglio evitare tale eccessiva franchezza. Usando la > gentilezza > e stando attenti a come vi esprimete, voi contribuite a elevare gli > altri e a renderli migliori. > > Tuttavia, gli altri non considerano tanto le vostre parole, quanto la > forza e la sincerità che sono dietro di esse. Quando parla un uomo > sincero, il mondo si muove. Quando dice qualcosa, gli altri ascoltano. > > Alcune persone continuano a parlare e parlare, sperando di convincere > l'ascoltatore per mezzo di un continuo sbarramento di parole. Ma intanto, > l'ascoltatore prigioniero pensa solo: "Per favore, lasciami andare!". > > Quando parlate, non parlate troppo di voi stessi. Cercate di parlare di un > argomento che interessi l'altra persona. E ascoltate. Questo è il modo > d'essere attraenti. Vedrete che la vostra presenza sarà richiesta. > > Mia madre era così, sollecita verso gli altri. I genitori non dovrebbero > mai parlare ai propri figli uno contro l'altro. Dovrebbero tenere > assolutamente per sé i propri guai. I miei genitori avevano questo > autocontrollo; erano veramente simili a dèi. Una sola volta ho assistito > a un litigio tra mio padre e mia madre. Tutto ciò che sapevamo, noi > bambini, > era che c'era una carrozza alla porta e che nostra madre stava per > andarsene. > > Venne un nostro zio e domandò a mio padre: "Cosa succede?". Mio padre > disse: > > "Non ho nulla in contrario a che lei spenda denaro per fare carità; chiedo > solo che non spenda più di quanto lo permettano i miei introiti". Lo zio > sussurrò qualcosa all'orecchio di mio padre. Dopo che mio padre ebbe > detto alcune parole concilianti, la mamma mandò via la carrozza. Non > disse mai una parola contro mio padre. Pensava sempre agli altri. > > E' una vera gioia vivere per gli altri. Quando sono solo, raramente sento > l'impulso di mangiare, ma quando sono con altre persone mi piace > preparare per loro delle pietanze appetitose. Ho osservato la stessa > caratteristica nel mio Guru, Swami Sri Yukteswarji. Durante le mie prime > visite al suo ashram, ricevetti l'impressione che egli avesse sempre dei > cibi gustosi da mangiare. Ma una volta, capitando là inaspettatamente, > vidi > che stava consumando il pasto più semplice che si potesse immaginare. > > Gliene chiesi la ragione. "Non faccio piatti speciali, a meno che non > venga tu", mi rispose. "Mi piace prepararli per te". > > Una volta, un compagno d'università mi accompagnò al mercato per > comprare alcuni ananas. Ce n'erano soltanto due; uno era più grosso > dell'altro. Li comperai entrambi e diedi il più grosso al mio amico, che > ne > fu sorpreso. Aveva creduto ch'io intendessi tenere quello grosso per me. > > Un sentimento meraviglioso sorge in una persona quando questa è > premurosa verso gli altri e pensa prima a loro. Non appena vi prendete > cura di qualcuno, non solo quella persona pensa a voi, ma pensa a voi > anche Dio. Se siete premurosi e vi adoperate continuamente per gli altri > se anche, per aiutarli, direte addio al vostro ultimo centesimo, Dio vi > restituirà benedizioni anche maggiori. > > Un'altra cosa da ricordare è questa: ognuno di voi possiede qualche > qualità speciale, una particolarità che altri non hanno. E ognuno è, in > qualche modo, più ricco o più povero degli altri. Se siete altruista, di > buon carattere, comprensivo, siete più ricco di coloro che sono egoisti, > rabbiosi e gelosi.
|