La Parata delle Maschere
(di Anonimo)
Ascoltate ciò che non dico, ve ne prego ! Non siate ingannati dal mio viso, io porto mille maschere e nessuna è il mio vero io. Non lasciatevi ingannare, nel nome di Dio, ve ne prego.
Vi do l'impressione di essere sicuro di me, pieno di fiducia e di tranquillità, che non ho bisogno di nessuno. Non credetemi. Sotto questa maschera si cela il mio vero io confuso, spaurito, isolato. E' per questo che mi creo una maschera, per nascondermi, per proteggermi dallo sguardo che vede, nonostante quello sguardo si precisamente la mia salvezza.
A condizione che io l'accetti, se contiene dell'Amore, è la sola cosa che mi può liberare dai muri della prigione che io stesso ho eretto. Ho paura di non valere niente, di non essere buono a niente, e che voi lo vediate e mi rigettiate.
Allora comincia la parata delle maschere. Io parlo con voi, e vi dico tutto ciò che non è niente e niente di ciò che per me è tutto e che piange in me. Vi prego, ascoltatemi con dedizione e cercate di sentire tutto ciò che non vi dico. Ho veramente bisogno di essere sincero, autentico, di essere me stesso.
Ma ha bisogno del vostro aiuto. Bisogna che mi tendiate la mano. Ogni volta che siete aperti, dolci e incoraggianti, ogni volta che vi sforzate di comprendermi per vero interesse, il mio cuore possiede delle ali, delle ali molto fragili, ma pur sempre delle ali. Con la vostra sensibilità, la vostra simpatia, la vostra potenza di comprensione, solo voi potete liberarmi dalla mia incertezza, dalla mia prigione solitaria.
Ciò non è facile per voi, perchè più vi avvicinate, più io mi difendo. Ma si dice che l'Amore è più forte dei muri di una prigione, e in ciò riposa la mia speranza. Tentate con tutte le forze, ve ne prego, di fare cadere questi muri, ma con dolcezza, poichè un bambino è molto sensibile.
Ma chi sono io? Ve lo stavate chiedendo? Sono qualcuno che conoscete molto bene! Io sono ogni uomo, e io sono ogni donna che voi incontrate.
E sono anche te stesso.
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