"La comunicazione con il mondo astrale è una scienza custodita segretamente"
di Paramahansa Yogananda.
(Tratto da: Il Divino Romanzo.)
Comunicare con le anime del mondo astrale non è facile. E' una scienza custodita segretamente dalla natura. Dio non vuole che il nostro amore sia riservato solamente ai familiari, ma desidera che impariamo ad amare il mondo intero. E affinché ciascuno di noi possa apprendere questa lezione, i nostri cari ci vengono tolti uno per uno; riusciremo allora ad amare anche agli altri. Ma se il nostro amore è puro e altruistico, e ci evolviamo spiritualmente, possiamo imparare la scienza segreta che ci consente di rimanere in contatto con i nostri cari anche dopo la loro morte.
Il cuore umano è così forte e spesso così irragionevole! Un ragazzo incontra una ragazza; si innamorano, crescono, si sposano, hanno dei figli, e pensano:
"Questi bambini ci appartengono". Il senso di possesso fa dimenticare agli esseri umani che prima di conoscersi erano soltanto degli estranei, che la morte spezzerà il loro legame, che i figli non sono una loro proprietà, ma vengono affidati ai genitori esclusivamente perché se ne prendano cura nel corso di una sola esistenza. Quando la morte rapisce le persone amate, gli esseri umani si disperano e cominciano a domandarsi che senso abbia la vita.
La forza degli affetti umani è tale che la perdita delle persone care suscita una profonda e dolorosa nostalgia e, spesso, un sentimento di ribellione interiore. Benché fossi ancora un bambino, sapevo nel profondo del cuore - molto tempo prima della sua morte - che mia madre doveva andarsene. Quando morì, mi disperai moltissimo. La cercai dappertutto ma non riuscii a trovarla.
"Madre divina", pregavo, "se ci sei, devi rispondermi. Perché hai voluto che amassi tanto la mia mamma e poi me l'hai tolta? L'hai fatto per punirmi e torturarmi?". E un giorno, la Madre cosmica mi rispose dicendo: "Chi ti ha dato un padre e una madre? Sono io che ti ho dato la tua bellissima mamma".
Quando compresi che dipendeva da Dio se avevo avuto una mamma così meravigliosa, pensai: "Solo Dio possiede la chiave del mistero della vita", e cominciai a cercare dentro di me e a pregare. La Madre divina rispose e mi disse perché la mamma mi era stata tolta: "Sono stata io a prendermi cura di te, una vita dopo l'altra, nella tenerezza di molte mamme! Contempla nel mio sguardo gli occhi neri, quegli splendidi occhi perduti che cerchi!".
Dopo aver trovato la Madre divina, nel mondo astrale ho trovato anche la mia mamma terrena e ho parlato con lei. e' possibile comunicare con i nostri cari che ci hanno lasciato. Voi potete trasformarvi in uno strumento ricevente e trasmittente al tempo stesso. Se cercate uno dei vostri cari scomparsi meditando profondamente e ininterrottamente su quell'anima, riceverete una risposta. Ma se il vostro desiderio non è abbastanza forte, i pensieri irrequieti disturberanno la concentrazione della vostra meditazione. Se i vostri pensieri corrono di qua e di là mentre inviate a un'anima il messaggio del vostro cuore, la trasmissione si interromperà. Dovete avere un fortissimo desiderio e una concentrazione davvero molto intensa per mettervi in contatto con un'anima che è andata nell'aldilà. E dovete inviare i vostri pensieri a quest'anima senza interruzione. Inoltre, coloro con cui cercate di comunicare devono essere abbastanza evoluti per ricevere il vostro richiamo e riuscire a rispondere. e' più facile mettersi in comunicazione con le anime che sono al vostro livello di coscienza e con cui avete avuto una profonda affinità e stretti legami affettivi. Per comunicare con le anime molto evolute è necessaria una concentrazione di gran lunga più potente.
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