Thich Nhat Hanh - Discorsi ai bambini - Ubaldini, 2002
* Vivere pienamente ogni azione *
Quando mi feci novizio a 16 anni, ricevetti dal mio maestro in regalo un libretto che conteneva i versi (le ghata) da lui raccolti durante un cinquantennio di pratica, da applicare alle azioni della vita quotidiana.
"Inspiro, e recito un verso, espiro, e recito un altro verso".
Durante l'azione entro in contemplazione, per esempio: mi lavo, e vivo veramente in profondità questo momento in cui mi lavo.
Quando accendo una candela per offrire la luce al Buddha in quest'atto investo tutto il mio corpo e tutto il mio spirito.
Sono perfettamente concentrato, non c'è dispersione. Il mio corpo e il mio spirito sono proprio qui, uniti per accendere questa candela.
Provate a vivere pienamente il momento dell'azione, ne riceverete gioia e felicità. Questa è la spiritualità, questa è la vera spiritualità.
Il mio maestro mi insegnò come accendere un bastoncino d'incenso, se ne accendono vari durante il giorno per offrirli al Buddha e io mi sono chiesto più volte: "E' il Buddha ad avere bisogno dell'incenso?". Se sia il Buddha io non lo so, ma noi certamente ne abbiamo bisogno. Praticando l'accendere l'incenso, pratichiamo la spiritualità, coltiviamo la calma, la stabilità e la concentrazione.
Quando accendiamo l'incenso è importante che torniamo a noi stessi attraverso la respirazione cosciente, quando prendiamo l'incenso lo prendiamo con tutte e due le mani. Il bastoncino d'incenso è molto leggero, ma il mio maestro mi ha suggerito di prenderlo con tutte e due le mani. L'idea è quelle di investire tutta la nostra persona in quell'atto, corpo e spirito interamente in quell'azione.
Quando aprite una porta, fate la stessa cosa. Toccate la maniglia, abbassatela, tirate a voi e aprite la porta, è un atto spirituale.
Una volta, da novizio, il mio maestro mi chiamò e mi chiese di fare una cosa per lui. Lo amavo molto ed ero molto emozionato di fare qualcosa per lui, quindi uscendo aprii la porta senza attenzione. Nella fretta di fare la cosa che mi aveva chiesto, non aprii la porta come avrei dovuto, in piena consapevolezza. Lui mi richiamò amorevolmente e mi disse: "Ragazzo mio, adesso riprova, apri la porta con molta attenzione, con molta calma".
Ho ricevuto quel messaggio in maniera molto profonda. Cominciai a camminare in piena consapevolezza verso la porta, con tutto il mio essere. Aprii la porta, uscii e chiusi la porta dietro di me.
Il mio maestro non ha mai più dovuto ripetere quell'insegnamento.
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Thich Nhat Hanh Nato in Vietnam nel 1926, è monaco zen da più di cinquant'anni. Nel 1967 è stato proposto da Martin Luther King per il Nobel della Pace. Attualmente vive in una piccola comunità, il Plum Village, nel Sud-ovest della Francia. dove insegna, scrive e si adopera in favore dei profughi di tutto il mondo. Viaggia regolarmente in America e in Europa per insegnare e per guidare ritiri sull'arte di 'vivere consapevolmente', e spesso si è recato anche in Italia. Ha pubblicato molti libri in inglese e vietnamita, tra i quali sono già usciti in Italia:
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