Parlare di illuminazione
(di Marcella Danon - con la collaborazione di Roberta Polverini)
Il confronto tra le parole di alcuni maestri realizzati rivela qualche cosa di più dell'evento in cui essi hanno riconosciuto quel sé profondo, intimamente connesso con tutte le altre manifestazioni dell'universo.
L'assoluto non può essere colto con la mente, proprio così come "non possiamo sollevarci tirandoci sù per i lacci delle scarpe". E' con questa metafora che la filosofia orientale spiega all'uomo occidentale perché l'Assoluto non può essere conosciuto attraverso le ordinarie attività mentali, ma si rivela solo quando la mente è quietata è può percepire direttamente la consapevolezza allo stato puro.
Una delle affermazioni più ispirate e ispiranti dell'Advaita Vedanta -antica filosofia indiana - è quella che riconosce l'identità tra il principio assoluto universale, il macrocosmo, Brahman, e la più intima scintilla spirituale individuale, microcosmo, Atman. Tradotto in termini occidentali: cercando fuori di sé si finirà con l'incontrare l'anima, cercando dentro di sé si finirà col trovare l'Assoluto.
E' proprio leggendo parole di maestri realizzati che hanno avuto l'esperienza di quella che viene chiamata illuminazione, che si può cogliere la peculiare natura di questo evento che, "cortocicuitando" i normali processi logico-mentali, mette in contatto con una percezione diretta e totalmente coinvolgente della realtà.
Jean Klein (1916-1998)
Musicologo e medico cecoslovacco, visse per molti anni in India, dove incontrò il suo Maestro e fu iniziato alla tradizione Advaita Vedanta
"Accadde una sera sul lungomare di Bombay, guardando gli uccelli volare conobbi me stesso come pura consapevolezza ; la presenza costante che chiamiamo il sé era libera da ripetizioni, memoria pscologica, giudizio, attrazione o repulsione; il mio essere era stato proiettato spontaneamente in una calma senza tempo ove la separazione tra tu ed io svaniva completamente. La vita scorreva non più attraversata dalle correnti dell'ego; c'era soltanto l'unità."
Jiddu Krishnamurti (1895-1986)
Oratore, autore, educatore indiano. Ha dedicato la sua vita a "rendere l'uomo assolutamente, incondizionatamente libero". "Volete conoscere il mio segreto? non mi curo di ciò che accade: l'illuminazione significa questo, accetto ciò che accade, dico sì ad ogni momento, non sono mai impaurito, ma vivo in una gioia costante, fuori dallo spazio e del tempo."
Bodhi Avasa (Adrian Meyers)
Da più di 30 anni, condivide la sua esperienza dell'illuminazione con incontri in Europa e nel nord America, rivolgendosi a persone interessate a conoscere la loro vera natura. "La consapevolezza è già in noi. Quando siamo alla soglia, l'illuminazione accade nel momento che permettiamo al nostro ego di dissolversi nell'amore che siamo; l'unica cosa che occorre è essere aperti all'apertura; ma l'amore non insiste, l'amore sente: che tu possa essere sempre nell'ascoltare, il cuore si relaziona a se stesso e tu sei la risposta."
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