da:
Sri Daya Mata
SOLTANTO AMORE
Casa Editrice Astrolabio
Roma
Prefazione
di Chakravarthi V. Narasimhan Sottosegretario Generale agli Affari e al Coordinamento Inter-dipartimentali delle Nazioni Unite
Nel 1967 ho letto per la prima volta l'Autobiografia di uno yogi e sono venuto così a conoscenza di Paramahansa Yogananda e del movimento della Self-Realization Fellowship. Da allora ho seguito da vicino l'opera di questa organizzazione. Ho avuto il privilegio di incontrare diverse volte Sri Daya Mataji e alcuni dei suoi più devoti collaboratori. Ho inoltre avuto l'opportunità di visitare il centro della Self-Realization Fellowship di Encinitas, in California, dove Paramahansa Yogananda visse per molti anni.
Come ho già detto, è stato per me un privilegio incontrare Sri Daya Mataji, perché in sua presenza non si può fare a meno di sentirsi avvolti nell'aura spirituale di pace e di serenità che irradia. Fin da giovanissima, Sri Daya Mata si sentì spinta a seguire gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda; evidentemente, la scintilla divina dell'illuminazione sprigionata dal suo Guru l'aveva già toccata in giovane età.
E` stata una delle prime seguaci di Sri Yoganandaji e ne è ora la degna erede spirituale nel diffondere il suo messaggio non soltanto in questo Paese e nel mio, ma in tutto il mondo.
Questo messaggio di pace e di serenità interiore, che permette la formazione di una personalità ben equilibrata e completa, è della massima importanza ai nostri giorni. Viviamo in un'epoca tumultuosa e il ritmo dei cambiamenti è davvero spaventoso. Persino nelle nazioni più progredite molti si sentono insicuri a livello individuale, mentre nel terzo mondo esistono povertà, bisogni e sofferenze inimmaginabili. Per risolvere questi problemi è necessaria una filosofia nuova, fondata sull'interdipendenza e sulla solidarietà a livello mondiale. Questo richiede un atteggiamento decisamente diverso, non solo da parte degli organismi politici che operano attraverso un'organizzazione internazionale come le Nazioni Unite - che io ho servito per oltre diciannove anni - ma soprattutto da parte dell'uomo comune. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di esseri umani dotati di una personalità equilibrata e la via della realizzazione del Sé è un modo semplice e sicuro per conseguirla.
Quando i primi astronauti arrivarono sulla luna, guardando verso la terra esclamarono: "E` così bella!". Da quella distanza vedevano il nostro pianeta nella sua totalità e non suddiviso in paesi, continenti o regioni abitati da persone di razze e colori differenti. Se noi non siamo capaci di vedere il mondo nella sua totalità, è poiché i nostri pensieri sono poco elevati. Possiamo superare facilmente questa limitazione con un po' di immaginazione che ci permetterà di sollevare lo sguardo al di sopra delle ristrette divisioni che tendono a separarci, e di seguire gli insegnamenti dei grandi santi e dei saggi che ci esortano a mettere in pratica l'amore, la compassione e la tolleranza.
Il messaggio di Sri Daya Mataji è quindi di grande importanza e di particolare rilievo in un'epoca di dubbi e di scetticismo. I suoi discorsi pubblicati in questo libro si innalzano come un faro di fede e di speranza e proclamano non soltanto l'unità della razza umana, ma anche l'unità dell'uomo con Dio.
-
Il segreto di una vita felice 18 dicembre 1962
Il mondo interiore è l'unica vera vita di uscita dalle nostre tribolazioni. Più si rimane nella divina coscienza del mondo interiore nella meditazione, più si desidera restarvi. E` facile capire perché i grandi yogi si immergono in quello stato meditativo per ore, giorni o mesi consecutivi. Interiorizzandosi profondamente, ci si rende conto che soltanto allora si vive davvero, soltanto allora si è in contatto con la realtà. Non si prova alcun desiderio di lasciare quel paradiso interiore, di scendere da quel piano di coscienza. L'unico motivo che ci spinge a farlo è compiere i doveri che Dio ci ha affidati nel mondo.
Il Signore non si aspetta che fuggiamo nella foresta per cercarlo in solitudine. Dobbiamo trovare quella solitudine dentro di noi. Allora, quando riportiamo la nostra coscienza dallo stato meditativo alla consapevolezza del mondo, rimaniamo su un piano più elevato e possiamo adempiere meglio la volontà di Dio. Il modo per trovare la pace in questo mondo consiste nell'essere distaccati dai frutti delle azioni. E compiere tutti i nostri doveri con il più profondo impegno, con l'attenzione più viva, con maggiore zelo, cercandone i risultati non per noi stessi, ma solamente per compiere la volontà di Dio.
Gurudeva mi disse una volta: "Il segreto di una vita felice è semplicemente questo, ripeti sempre dentro di te: 'Signore, Signore, sia fatta non la mia, ma la Tua volontà. Tu sei l'Artefice, non io'". Se ci si sforza di vivere questo pensiero, col tempo si raggiunge uno stato di distacco, di grande libertà interiore. Si nutre un solo desiderio: "Signore, voglio fare soltanto la Tua volontà. Qualunque essa sia, sarò soddisfatto perché non c'è nulla in questo mondo che io voglia per me stesso. Mi sforzo soltanto di fare il lavoro che mi hai affidato, esclusivamente per farti piacere".
-
La nostra storia d'amore con Dio 7 aprile 1955
Siate così forti interiormente, così completamente assorti nel pensiero di Dio, nella più completa fede in Lui, da non dare importanza a nient'altro. Né le offese, né gli avvenimenti spiacevoli potranno allora scuotervi. Sono semplicemente delle prove. Se il corpo soffre, è per farci ricordare della Madre Divina e della nostra vera natura in Lei. Dalle prove fisiche impariamo finalmente a pregare:
"Anche se questo corpo è tormentato dal dolore, anche se non so che cosa mi succederà, Madre, so di non essere il corpo, ma l'anima immortale che abita in una forma mortale soltanto per poco tempo". E se la mente è tormentata dai dubbi e l'anima si sente inappagata, è soltanto per farci ricordare che dobbiamo rivolgerci alla Sorgente infinita per avere la sicurezza e l'appagamento cui anelano i nostri cuori e l'amore che nessun rapporto umano potrà mai darci. Nessuno all'infuori di Dio può soddisfare pienamente i desideri dello spirito umano.
E` da Dio che abbiamo avuto origine; è per Dio e soltanto per Lui che dobbiamo vivere e lavorare sempre più altruisticamente; ed è tra le braccia del nostro amato Dio che torneremo un giorno. Pensate a questa verità e tenetela sempre presente.
Non abbiate paura di nulla. Non abbiate paura dei disagi causati dal corpo. Non abbiate paura di fare dei sacrifici e di abbandonarvi completamente a Dio. Questa è una grande lezione che ciascun devoto deve imparare. Perché avere tante premure per questo corpo temporaneo? Affidatelo a Dio.
Ricordo benissimo i giorni in cui mi tiravo indietro, pensando troppo a me stessa. Che straordinario senso di libertà si trova quando, oltrepassata quella barriera, ci si rende conto che la Madre Divina ci sostiene in ogni momento della vita, in ogni respiro, in ogni battito del nostro cuore. Se la Madre Divina è con noi, chi o che cosa può mai essere contro di noi?
In ciascuno di noi è presente la scintilla divina che è in tutti i santi. Dio non ci ama una briciola di meno di quanto non ami loro. Allora che cosa non va? Siamo noi. Non riusciamo a sentire l'amore di Dio, perché il nostro amore per Lui non è abbastanza profondo. Di chi è la colpa? Di nuovo, soltanto nostra. Non dobbiamo rimproverare gli altri, né le circostanze, né l'ambiente, né la gente che ci sta attorno. Dobbiamo meditare più profondamente.
Quando vi svegliate la mattina, meditate. Se necessario, sferzate mentalmente il corpo per farlo obbedire. Dopo tutto, il corpo resta con voi solo per pochi anni perché lo usiate come strumento della vostra anima immortale, il vostro vero Sé. E disciplinate anche la mente. Quando avrete dominato il corpo e la mente scoprirete che è così semplice, così facile realizzare la presenza del Divino!
Qualunque cosa stiate facendo, non c'è nulla che vi impedisca di conversare interiormente con Dio. Mentre c'è ancora tempo, mentre c'è ancora vita, salute, opportunità e libertà di intrecciare questa divina storia d'amore con Dio, non siate soddisfatti finchè non sentite l'amore di Dio sgorgare in voi ogni volta che pensate al Nome Divino. "Verrà per me quel giorno, Madre, quando solo nel pronunciare il tuo nome, i miei occhi si riempiranno di lacrime?" quando Guruji cantava questi versi il mio cuore si struggeva: "Oh, Madre, verrà quel giorno anche per me?" Soltanto questo amore è vero. Il nostro dovere più grande nella vita consiste nel trovare quell'amore e risvegliarlo nei Cuori degli uomini. E` soltanto per questa ragione che la Self-Realization Fellowship esiste. Quali devoti di questo sentiero, mantenete sempre vivo quell'ideale.
-
Sorvegliate i vostri pensieri e le vostre azioni 28 gennaio 1962
Dopo aver meditato assieme a noi, Guruji ci diceva spesso: "Rimanete calmi, interiorizzati. Anche dopo la meditazione, fate che la mente riposi costantemente, o il più spesso possibile, nel pensiero di Dio". Da questo pensiero attingiamo la forza, la saggezza, il grande amore di cui le nostre anime sono affamate. In questo mondo mutevole, ancoratevi mentalmente all'unica cosa immutabile: Dio.
Quando finalmente si conosce la propria vera natura, interiormente si diventa simili ad un oceano spumeggiante di gioia. E si è così desiderosi di trattenere quella gioia che per paura di perderla, si evita accuratamente di manifestarla troppo.
Siate sempre gentili e pieni di amore. Evitate i pensieri meschini, le piccinerie. Se gli altri sono sgarbati con voi, cercate di conquistarli con l'amore. Se non ci riuscite, affidate il problema a Dio e dimenticatelo. Questo è il modo di vivere.
Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di manifestare l'amore divino. Non è nostro compito preoccuparci se gli altri manifestino o meno questo amore; se basiamo il nostro comportamento su quello degli altri, non riusciremo mai a superare il piccolo sé. Noi dobbiamo cercare di rimanere in uno stato di coscienza più elevato. Se tenete sempre presente questo nobile ideale e se vi concentrate sul vostro impegno personale non avrete tempo di pensare a quello che fanno gli altri, se seguano o meno questo ideale, o se stiano facendo la loro parte. Dovreste preoccuparvi soltanto delle vostre azioni e del vostro stato di coscienza, cioè se in effetti state interiormente correndo ai piedi del divino Amato.
|