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SCHEDA ARTICOLO N. «00746»

CLASSIFICAZIONE: 1
TIPOLOGIA: ESOTERISMO
AUTORE: LOUISE HAY
TITOLO: PERDONARE IL BAMBINO O LA BAMBINA CHE E' DENTRO DI NOI
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TESTO ARTICOLO

PERDONARE IL BAMBINO - LA BAMBINA CHE E' DENTRO DI NOI

- (Louise Hay)

Chi viaggia su un sentiero spirituale, prima o poi si imbatte sul bisogno di
perdonare sia sé stesso, sia gli altri. Il perdono è una delle lezioni più
importanti che abbiamo bisogno di conoscere. Potete non sapere ancora come
perdonare, ma potete coltivare la disponibilità a perdonarvi e ad entrare in
uno spazio positivo della mente nel quale includere persone e situazioni del
passato.

Con gli angeli al vostro fianco, state coltivando una protezione interiore
che vi aiuterà a rimediare.

Pensate al vostro "bambino interiore" come a un bambino affidato alle vostre
cure. N

on sa ancora cos'è il calore e si brucia toccando il camino?

Forse che non fate del vostro meglio per consolarlo, baciandolo, cullandolo
e coccolandolo? Vi sembra strano? Non lo è, naturalmente. E il bambino che è
in voi? Quello di cui vi vergognate? Quello che continua a saltare fuori e
fare o dire la cosa sbagliata? Quello che ha paura di crescere?

L'adulto che è in voi consola questo bambino, invece di criticarlo o,
peggio, di scacciarlo?

Pensate di poter cominciare ad amare questo bambino? A

llora, sedetevi in pace e lasciate che il vostro bambino/bambina "da amare
in modo speciale" vi ritorni in mente.

Portatelo a fare una passeggiata, guardate dove va a finire, giocate con
lei, chiedetele cosa vorrebbe fare per divertirsi, mettetela a letto,
curatevi di lui/lei quando è malato/a (e rendetevi conto di cosa l'ha
sconvolto al punto di farlo ammalare).

Cercate quindi di conoscerla e di amarla. Potete anche aver trovato il
bambino che, come Peter Pan, non vuole crescere, o potete scoprire che
cambia e diventa una parte adulta di voi. Bello, senza regole, solo amore.

Un mio esempio personale di esercizio di perdono:

...............................

Durante l'adolescenza sono andata da un dentista per fare una pulizia di
denti, che sicuramente non avevo bisogno di fare; ma, consigliata dalle
amiche, decise di andare. Appena arrivo, mi siedo nella fatidica sedia del
dentista e vedo che questo prepara una iniezione di anestetico, penso.

Ovviamente rimango un po' stupita che per fare una semplice pulizia di
denti serva una iniezione; non lo avevo mai sentito.

Ora, sorpresa gli chiedo perché mi voleva fare quella iniezione; il dentista
mi risponde che per la pulizia era necessaria, dandomi come scusa che, senza
anestetico, avrei sentito dolore, ma che se io non volevo non me l'avrebbe
fatta. Io non ero per niente convinta della spiegazione, ma non sapendo cosa
fare gli ho detto che se lui la riteneva necessaria allora O.K.

Così lasciai che il dentista mi facessi l'iniezione e, dopo la quale, la
pulizia dei denti.

Dopo questo fatto, non sono più tornata da quel dentista e non feci più una
pulizia di denti fino a poco tempo fa.

Mi sentii presa in giro, umiliata ed arrabbiata, per anni, con quel
dentista. Fino a quando scoprii che la persona con la quale ero veramente
arrabbiata ero proprio io; era con me che ce l'avevo, e non con il
dentista.ce l'avevo con me perché non avevo saputo dire di no, dire quello
che sentivo veramente: "che fare una iniezione per fare una pulizia di denti
era una stupidaggine, e che lui lo faceva solo per soldi".mi sentivo che
avevo sbagliato, e questo mi faceva arrabbiare tantissimo; soprattutto
perché lui aveva in qualche modo dato la scelta a me, io potevo dire che non
la volevo.

Quando scoprii questo decisi di utilizzare le mie conoscenze riguardo agli
esercizi sul perdono. Mi perdonai perché ero giovanissima, inesperta, e
perché avevo fatto il meglio che avevo potuto fare e che sapevo fare in quel
momento, con la conoscenza e la consapevolezza che avevo in quel momento.
Parlai con la mia bambina interiore e la perdonai, le chiesi scusa per tutto
il tempo che sono stata arrabbiata.

Le dissi che, al contrario di quello che avevo pensato per anni, lei era
stata molto brava, era una situazione non semplice da gestire per un
ragazzina di fronte all'esperto in materia, e la ringraziai di quanto aveva
fatto. A questo punto, provai una forza incredibile dentro di me e mi sentii
finalmente più leggera; finalmente, questo vecchio carico, che condizionava
ancora oggi il mio comportamento, se ne era andato.

(Louise Hay)

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