Hatha yoga - La pratica della respirazione diaframmatica
(di Daniela Moroni)
Respirare dal naso senza forzare, lasciare che l'aria si diffonda nell'addome e poi svuotare completamente i polmoni. Questi gli elementi base della respirazione yoga.
Stendetevi in Savasana, posizione di rilassamento, e abbandonate tutto il corpo senza tensioni.
Rilassate bene la schiena e la colonna vertebrale; se necessario, mettete uno spessore sotto alle gambe all'altezza del cavo popliteo per permettere la distensione della zona lombare qualora la sua curvatura fosse troppo accentuata.
Chiudete gli occhi e portate la vostra attenzione al corpo e al respiro.
Respirate dalle narici e non dalla bocca. Ascoltate il respiro naturale e osservate in quale zona lo percepite, qual è la sua ampiezza, quale il suo ritmo. Lasciate per un po' scorrere il respiro, semplicemente osservandolo, senza modificarlo.
Appoggiate ora una mano sull'addome e l'altra sul torace. Senza forzare, cominciate a guidare dolcemente il respiro, ponendo particolare attenzione alla fase dell'espirazione in modo da renderla lenta e completa e lasciate l'inspiro naturale e spontaneo.
Partite dalla respirazione naturale e guidatela senza forzature.
Durante le espirazioni profonde cercate di svuotare completamente i polmoni in modo da sentire che tutta l'aria sia uscita. Sentirete anche che il vostro addome rientra.
Alla fine dell'espirazione aspettate qualche istante fino a sentire il bisogno di inspirare: quando inizierete l'inspiro sentirete che il vostro addome si espande in modo naturale, spinto dal diaframma che si abbassa.
Lasciate il torace fermo immobile, la schiena rilassata e centrate sempre meglio il movimento respiratorio nell'addome. Proseguite così lentamente, ascoltando e favorendo il respiro che si farà sempre più ampio e profondo, trovando un ritmo lento e dolce.
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