(da e-spiritual)
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È una persona il cui comportamento è senza macchia e senza paura, recita un motto che ha forse radici medievali.
E che differenza passa tra un guerriero e un non iniziato? In apparenza non molta: anche il guerriero sbaglia, anche il guerriero pecca e ha difetti psicologici che lo fanno errare, illudere, cadere. L'unica differenza che passa tra un guerriero e un non iniziato è che il guerriero, anche se non è impeccabile, tende all'impeccabilità. E quando cade o fa un errore, ne fa tesoro per crescere e migliorarsi.
La peculiarità del guerriero è che egli non cede alle sconfitte o agli schiaffi del destino. E, anche se si abbatte momentaneamente e si intristisce, ritrova la forza interiore per cominciare una nuova battaglia.
Il guerriero non si dà per vinto, mai. E continua la sua infinita lotta verso l'impeccabilità.
Questa è la peculiarità del guerriero. Non importa quanto egli sia vicino o lontano dal suo obiettivo. Non importa quanta strada abbia da percorrere, ma è importante il come egli la percorre: la tenacia e la continua lotta. Questo contraddistingue un guerriero da una persona non iniziata. Nella disperazione, nel dolore, nell'afflizione, nello sconforto per le difficoltà della vita, il guerriero trova sempre la forza per risorgere, nuova forza per continuare la sua battaglia. Non importa quanto egli sia distante dall'obiettivo; ciò che importa è la sua battaglia.
"Un guerriero sa sempre ciò che vuole e non ha bisogno di spiegare nulla" recita una frase del decalogo.
Che cosa caratterizza quindi il cammino del guerriero rispetto ad altre vie spirituali? Nel cammino del guerriero è importantissimo il comportamento dell'uomo, piuttosto che la sua capacità di visione o di trascendenza. Egli deve tendere all'impeccabilità. Che cosa significa? Che cosa deve essere impeccabile nel guerriero? Deve essere impeccabile il suo intento: ciò che muove il guerriero, la sua intenzione deve essere pura e sempre senza macchia.
Dall'impeccabilità discende poi come conseguenza naturale la lealtà, la fede, la nobiltà, la coerenza, il coraggio.
Il popolo dei guerrieri è veramente numeroso. Essi sono (e sono stati nella storia) moltissimi. Ma spesso è un popolo silenzioso, che ama la discrezione e le sue meraviglie, che opera lontano dal clamore del mondo e apprezza ciò che non appare e non sembra luminoso. Ma che in realtà lo è.
Soltanto alcuni guerrieri, i guerrieri che Dio ha scelto per portare una parola, sono stati conosciuti dalla storia. Essi sono stati grandi Maestri che hanno combattuto per la Verità, per portarla sulla terra. Alcuni di loro sono stati vittoriosi e hanno ben presto raggiunto il cuore di tutti gli uomini; altri hanno trovato più resistenze al messaggio di Luce che portavano e hanno pagato con la loro stessa vita la Verità per cui erano stati scelti. Ma sempre il loro atteggiamento è servito da sprone anche ad altri uomini e ha aiutato l'evoluzione anche di altre persone.
La vita di un vero guerriero è in realtà come un fiume in piena, che trascina tutto ciò che trova sulla sua strada verso l'obiettivo per cui è stato scelto. "Non si può fermare un guerriero" detta un motto, "chi si oppone a un guerriero si oppone alla forza fluida dell'universo."
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