- LA TUA ESSENZIALE IMPORTANZA AGLI OCCHI DI DIO -
(di Guido Da Todi)
> Ogni scuola psicologica moderna indica alcuni parametri che le > appartengono, > per definire il simbolo . > > Qual'e', dunque, l'esatto equilibrio di valori che deve seguire un > individuo > della societa' moderna, per realizzare in se' la dignita' dell'azione > perfetta? > > Forse, la risposta e' nel brano del magnifico testo di Antonino Pusateri > (La > Superba Avventura -Edizioni Ananke), quando egli parla della > Transpersonale, e dice: > > ".Questa espansione della coscienza si ottiene se si vive con un io libero > da conflitti:" O voi che avete l'intelletti sani.", per cui la Psicologia > Transpersonale non rinnega l'utilita' della psicologia classica, non si > rivolge soltanto "all'uomo in crisi", ma anche all'uomo che sta bene e > sente > che la realta' circostante "gli va stretta"... > > Problema estremamente complesso, tuttavia. > > Come ci comportiamo, quando la vita , e sappiamo bene di > essere delle persone dall'equilibrio stabile, dal maturo senso > esistenziale, > e dalla mente aperta alle intuizioni dell'orizzonte sublime, che sentiamo > esistere nella natura universale? > > La moderna psicoterapia, in genere, non offre soluzioni al . > Essa si limita solamente a creare un processo di analisi del subconscio > profondo, sino a rintracciare e ad isolare ogni nodo emotivo, ancora > stagnante nella soggettivita' individuale, e, successivamente, dare > l'aiuto > per . > > E' da questi complessi interiori che si sgrana ogni nostra matrice > comportamentale errata, sia mentale, che emozionale. > > Il desiderio e la paura sono alla loro base. > > Dall'aver voluto realizzare - sin da bambini - degli obiettivi (giusti, > oppure errati) che non abbiamo raggiunto, nasce la somma delle > frustrazioni > che, agglomerandosi nel subconscio, acquistano una loro potente forza > impalpabile, che si annida, poi, alla base delle nostre psicosi. > > E - con una semplicistica affermazione - si puo' dire che ogni > frustrazione > sia responsabile, a sua volta, delle nostre paure, delle timidezze, e dei > freni inibitori successivi. > > Ma, l'uomo si trova a vivere - allegoricamente - nei piani inferiori di > una > serie di gallerie sovrapposte, e la cui uscita principale e' ubicata nel > girone superiore a tutte. Per uscire alla piena luce del sole gli e' > giocoforza interrompere i suoi giri viziosi all'interno delle fondamenta, > e > studiare le vie in salita, che portano alla liberta' del cielo scoperto. > > Egli e' un essere integrale, che possiede varie funzioni. Non solo quelle > fisiche, e dei sentimenti, e del pensiero. > > Se tralascia di considerare la dimensione sovrastante a queste ultime - > ossia, la spirituale -continuera' a vorticare in tondo, immerso nei suoi > complessi, nei suoi subconsci: in poche parole, nel dolore. > > E' fondamentale che noi si arrivi a scoprire questa chiave di ricerca; e, > non solo, ma che si apprenda ad usarla, esattamente come abbiamo fatto, > per > millenni, con le usurate altre, che ben conosciamo. > > Uno dei che l'uomo trascina, con fatica, lungo la salita che > lo > porta nella dimensione spirituale - come una specie di tatuaggio, ben duro > a > scomparire dal suo organismo archetipico - riguarda il senso dei valori > relativi, da lui considerati fondamentali ad ogni ulteriore sopravvivenza > ed > espressione dell'io. > > L'idea che egli si e' fatto del mondo circoscritto, compiuto e definito, > in > cui viveva e si muoveva, gli ha scolpito nella consapevolezza formale > quotidiana il fatto che esiste un qualche tipo di parametro - non meglio > identificato - a cui si debba adeguare ogni ritmo universale della vita, > per > identificare i propri valori e la validita' ultima del suo essere. > > Questo parametro varia, con il mutare della scala evolutiva. > > Alle origini, e' rappresentato dalle proprieta' fisiche: denaro, case, > auto, > monili, accessori superflui, e cosi' via. > > In seguito, esso si identifica con emozioni di ogni tipo: passione > sfrenata > per la vita sessuale; per un individuo (uomo o donna) - verso cui si > orienta > il proprio senso del possesso; per degli ideali politici, o religiosi - > che > si tende a rendere prioritari su ogni altro, diverso dal proprio. > > Ma, lentamente, l'anima inizia a divenire matura. Un richiamo indicibile > (che tutti voi ben conoscete) prende a risuonare, in fondo al proprio io. > > Lo spirito inizia ad emettere la sua nota, finalmente! > > L'anima, a questo punto, si trova lacerata, e con le mani doloranti e > sanguinanti. Troppe volte - ed e' ovvio - le possessioni materiali si > erano > sgretolate, tra di esse, in passato; troppe volte l'istinto alla propria > preservazione aveva spinto altri ego a fuggire lontano da quella stretta > egoistica. > > Eppure, tracce di personalita' ancora la vita spirituale > neonata. > > Parliamo di alcune di queste tracce. > > Nella nuova dimensione in cui siamo penetrati, il senso dei limiti si > rarefa > ', scompare; e, con esso, quello dell'usuale metrica della misura. > > Quando il concetto di inizia ad albeggiare nel proprio spirito, > quello dei valori finiti tende a scomparire. > > E, si stabilizza, allora, di conseguenza, un ritmo dolce, tenero e fluente > da una dimensione tutta nuova, per cui la nostra essenza (assieme ad ogni > altra) viene, gradatamente, riconosciuta come indicibile e per sempre > indecifrabile. > > L'universale Tutto, si congiunge e si manifesta - contemporaneamente alla > propria natura inafferrabile - attraverso il Logos. > > Si comincia a vivere il . Da una parte, il > Tutto; > percepibile, ma non definibile. Dall'altra, il suo aspetto manifesto: il > Logos, Dio. > > E la danza tra le due estremita' del cosmico sgretola, lentamente, ogni > legame e ogni nodo dell'anima, fino a stabilizzarla nella pura verita' > una. > > Molti sfolgoranti esempi di nuove espressioni evolutive appaiono, allora, > allo sguardo incantato del nuovo Ulisse, nella terra cosmica: sono i > Santi, > i Guru, le Incarnazioni divine. > > Che il nuovo iniziato alle rivelazioni celesti, oltre i tre piani, > insista, > adesso, nei suoi infantili errori di valutazione, e nel famoso parametro > di > misura di cui abbiamo detto, e' ancora innegabile. > > E' pur vero che egli vivra' delle incantevoli realizzazioni di amore e di > rovente spiritualita', mentre si immerge nella contemplazione della vita > di > questi Guru e di questi Santi; ma, nello stesso tempo, un ulteriore nodo > soggettivo continuera' - tenace - a frenarne il balzo evolutivo: ossia, il > suo costante . > > Il discepolo provera', piu' che sovente, un ulteriore senso di > frustrazione, di incapacita' personale, di bassa valutazione delle sue > potenzialita' nel paragonarsi a tali Giganti dello Spirito, e nell' > approfondire le eroiche virtu' mistiche delle loro biografie. > > Allora, e' cosa buona suggerirgli che non e' in tal modo che si avanza > lungo > il Sentiero di ritorno al Logos. > > Forse che una madre, o un padre ama - o considera superiore - tra i suoi > figli, colui che ha frequentato l'universita', in rapporto ad un altro, > minore, che si trova ancora alle elementari? > > Dite che e' cosi'? > > Io penso proprio di no. > > Rammentate che ogni Spirito Superiore, ogni Avatar ha di fronte a se' - > come > tutti noi - un infinito (infinito!) itinerario, che rappresenta una delle > caratteristiche della vita universale. E, come voi tenete sul ciglio dell' > orizzonte soggettivo la sua Vita - quale esempio fulgido della > manifestazione archetipica - cosi' Lui fissa delle mete che - per quanto > lo > riguardano - rappresentano degli inesprimibili, Suoi personali punti di > arrivo evolutivo. > > L'ellisse non cessera' mai di svolgersi, nella sua divina avventura. > > Allora, si comprende che solo l'amore e' il > che collega ogni frammento del Tutto Uno, a se stesso. > > Se San Francesco, ad esempio, ha stupito il mondo con la sua costante e > incredibile visione di Dio, e con la donazione - senza riserve - del suo > io > al creato, di una sola realta' era ricco, tuttavia, e padrone assoluto: > del > principio unico, che palpita in ogni cosa. > > Questo principio e' totalmente e pienamente posseduto da ognuno di noi. > E', > nella stessa misura -né di piu', ne' di meno - contenuto in ogni > particella > dell'essere. > > Lasciate perdere, allora, ogni senso di paragone con qualunque Vita > Superiore. Smettete di annullarvi, nell'osservarne la miracolosa e fulgida > manifestazione d'amore. > > Quel che e' importante e fondamentale non e' come si manifesta Dio, nell' > uomo; ma, il fatto che Egli sia presente - nella stessa, identica misura - > in ognuno di noi. > > E Dio sta in noi, proprio come risiede nel Cristo stesso. > > Rammentiamocelo! > > Una delle affermazioni dell'antico esoterismo dice: > > " Il Principio datore di vita e' in noi e fuori di noi. E' eternamente > benefico. E puo' venire percepito da chi ne desidera la percezione." > > Quando sarete inebriati dall'Onda sacra, non avrete piu' il tempo, ne' la > voglia di paragonarvi ad altro che non sia lo stesso mare che scoprirete, > immenso e reale, nell'animo di ogni uomo e di ogni donna. > > E sarete finalmente felici! > > Che Dio vi benedica tutti, per il solo fatto di esistere!
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