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SCHEDA ARTICOLO N. «00804»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: GUIDO DA TODI
TITOLO: LA TUA ESSENZIALE IMPORTANZA AGLI OCCHI DI DIO: DI GUIDO DA TODI
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TESTO ARTICOLO

- LA TUA ESSENZIALE IMPORTANZA AGLI OCCHI DI DIO -

(di Guido Da Todi)

> Ogni scuola psicologica moderna indica alcuni parametri che le
> appartengono,
> per definire il simbolo .
>
> Qual'e', dunque, l'esatto equilibrio di valori che deve seguire un
> individuo
> della societa' moderna, per realizzare in se' la dignita' dell'azione
> perfetta?
>
> Forse, la risposta e' nel brano del magnifico testo di Antonino Pusateri
> (La
> Superba Avventura -Edizioni Ananke), quando egli parla della > Transpersonale, e dice:
>
> ".Questa espansione della coscienza si ottiene se si vive con un io libero
> da conflitti:" O voi che avete l'intelletti sani.", per cui la Psicologia
> Transpersonale non rinnega l'utilita' della psicologia classica, non si
> rivolge soltanto "all'uomo in crisi", ma anche all'uomo che sta bene e
> sente
> che la realta' circostante "gli va stretta"...
>
> Problema estremamente complesso, tuttavia.
>
> Come ci comportiamo, quando la vita , e sappiamo bene di
> essere delle persone dall'equilibrio stabile, dal maturo senso
> esistenziale,
> e dalla mente aperta alle intuizioni dell'orizzonte sublime, che sentiamo
> esistere nella natura universale?
>
> La moderna psicoterapia, in genere, non offre soluzioni al .
> Essa si limita solamente a creare un processo di analisi del subconscio
> profondo, sino a rintracciare e ad isolare ogni nodo emotivo, ancora
> stagnante nella soggettivita' individuale, e, successivamente, dare
> l'aiuto
> per .
>
> E' da questi complessi interiori che si sgrana ogni nostra matrice
> comportamentale errata, sia mentale, che emozionale.
>
> Il desiderio e la paura sono alla loro base.
>
> Dall'aver voluto realizzare - sin da bambini - degli obiettivi (giusti,
> oppure errati) che non abbiamo raggiunto, nasce la somma delle
> frustrazioni
> che, agglomerandosi nel subconscio, acquistano una loro potente forza
> impalpabile, che si annida, poi, alla base delle nostre psicosi.
>
> E - con una semplicistica affermazione - si puo' dire che ogni
> frustrazione
> sia responsabile, a sua volta, delle nostre paure, delle timidezze, e dei
> freni inibitori successivi.
>
> Ma, l'uomo si trova a vivere - allegoricamente - nei piani inferiori di
> una
> serie di gallerie sovrapposte, e la cui uscita principale e' ubicata nel
> girone superiore a tutte. Per uscire alla piena luce del sole gli e'
> giocoforza interrompere i suoi giri viziosi all'interno delle fondamenta,
> e
> studiare le vie in salita, che portano alla liberta' del cielo scoperto.
>
> Egli e' un essere integrale, che possiede varie funzioni. Non solo quelle
> fisiche, e dei sentimenti, e del pensiero.
>
> Se tralascia di considerare la dimensione sovrastante a queste ultime -
> ossia, la spirituale -continuera' a vorticare in tondo, immerso nei suoi
> complessi, nei suoi subconsci: in poche parole, nel dolore.
>
> E' fondamentale che noi si arrivi a scoprire questa chiave di ricerca; e,
> non solo, ma che si apprenda ad usarla, esattamente come abbiamo fatto,
> per
> millenni, con le usurate altre, che ben conosciamo.
>
> Uno dei che l'uomo trascina, con fatica, lungo la salita che
> lo
> porta nella dimensione spirituale - come una specie di tatuaggio, ben duro
> a
> scomparire dal suo organismo archetipico - riguarda il senso dei valori
> relativi, da lui considerati fondamentali ad ogni ulteriore sopravvivenza
> ed
> espressione dell'io.
>
> L'idea che egli si e' fatto del mondo circoscritto, compiuto e definito,
> in
> cui viveva e si muoveva, gli ha scolpito nella consapevolezza formale
> quotidiana il fatto che esiste un qualche tipo di parametro - non meglio
> identificato - a cui si debba adeguare ogni ritmo universale della vita,
> per
> identificare i propri valori e la validita' ultima del suo essere.
>
> Questo parametro varia, con il mutare della scala evolutiva.
>
> Alle origini, e' rappresentato dalle proprieta' fisiche: denaro, case,
> auto,
> monili, accessori superflui, e cosi' via.
>
> In seguito, esso si identifica con emozioni di ogni tipo: passione
> sfrenata
> per la vita sessuale; per un individuo (uomo o donna) - verso cui si
> orienta
> il proprio senso del possesso; per degli ideali politici, o religiosi -
> che
> si tende a rendere prioritari su ogni altro, diverso dal proprio.
>
> Ma, lentamente, l'anima inizia a divenire matura. Un richiamo indicibile
> (che tutti voi ben conoscete) prende a risuonare, in fondo al proprio io.
>
> Lo spirito inizia ad emettere la sua nota, finalmente!
>
> L'anima, a questo punto, si trova lacerata, e con le mani doloranti e
> sanguinanti. Troppe volte - ed e' ovvio - le possessioni materiali si
> erano
> sgretolate, tra di esse, in passato; troppe volte l'istinto alla propria
> preservazione aveva spinto altri ego a fuggire lontano da quella stretta
> egoistica.
>
> Eppure, tracce di personalita' ancora la vita spirituale
> neonata.
>
> Parliamo di alcune di queste tracce.
>
> Nella nuova dimensione in cui siamo penetrati, il senso dei limiti si
> rarefa
> ', scompare; e, con esso, quello dell'usuale metrica della misura.
>
> Quando il concetto di inizia ad albeggiare nel proprio spirito,
> quello dei valori finiti tende a scomparire.
>
> E, si stabilizza, allora, di conseguenza, un ritmo dolce, tenero e fluente
> da una dimensione tutta nuova, per cui la nostra essenza (assieme ad ogni
> altra) viene, gradatamente, riconosciuta come indicibile e per sempre
> indecifrabile.
>
> L'universale Tutto, si congiunge e si manifesta - contemporaneamente alla
> propria natura inafferrabile - attraverso il Logos.
>
> Si comincia a vivere il . Da una parte, il
> Tutto;
> percepibile, ma non definibile. Dall'altra, il suo aspetto manifesto: il
> Logos, Dio.
>
> E la danza tra le due estremita' del cosmico sgretola, lentamente, ogni
> legame e ogni nodo dell'anima, fino a stabilizzarla nella pura verita'
> una.
>
> Molti sfolgoranti esempi di nuove espressioni evolutive appaiono, allora,
> allo sguardo incantato del nuovo Ulisse, nella terra cosmica: sono i
> Santi,
> i Guru, le Incarnazioni divine.
>
> Che il nuovo iniziato alle rivelazioni celesti, oltre i tre piani,
> insista,
> adesso, nei suoi infantili errori di valutazione, e nel famoso parametro
> di
> misura di cui abbiamo detto, e' ancora innegabile.
>
> E' pur vero che egli vivra' delle incantevoli realizzazioni di amore e di
> rovente spiritualita', mentre si immerge nella contemplazione della vita
> di
> questi Guru e di questi Santi; ma, nello stesso tempo, un ulteriore nodo
> soggettivo continuera' - tenace - a frenarne il balzo evolutivo: ossia, il
> suo costante .
>
> Il discepolo provera', piu' che sovente, un ulteriore senso di
> frustrazione, di incapacita' personale, di bassa valutazione delle sue
> potenzialita' nel paragonarsi a tali Giganti dello Spirito, e nell'
> approfondire le eroiche virtu' mistiche delle loro biografie.
>
> Allora, e' cosa buona suggerirgli che non e' in tal modo che si avanza
> lungo
> il Sentiero di ritorno al Logos.
>
> Forse che una madre, o un padre ama - o considera superiore - tra i suoi
> figli, colui che ha frequentato l'universita', in rapporto ad un altro,
> minore, che si trova ancora alle elementari?
>
> Dite che e' cosi'?
>
> Io penso proprio di no.
>
> Rammentate che ogni Spirito Superiore, ogni Avatar ha di fronte a se' -
> come
> tutti noi - un infinito (infinito!) itinerario, che rappresenta una delle
> caratteristiche della vita universale. E, come voi tenete sul ciglio dell'
> orizzonte soggettivo la sua Vita - quale esempio fulgido della
> manifestazione archetipica - cosi' Lui fissa delle mete che - per quanto
> lo
> riguardano - rappresentano degli inesprimibili, Suoi personali punti di
> arrivo evolutivo.
>
> L'ellisse non cessera' mai di svolgersi, nella sua divina avventura.
>
> Allora, si comprende che solo l'amore e' il
> che collega ogni frammento del Tutto Uno, a se stesso.
>
> Se San Francesco, ad esempio, ha stupito il mondo con la sua costante e
> incredibile visione di Dio, e con la donazione - senza riserve - del suo
> io
> al creato, di una sola realta' era ricco, tuttavia, e padrone assoluto:
> del
> principio unico, che palpita in ogni cosa.
>
> Questo principio e' totalmente e pienamente posseduto da ognuno di noi.
> E',
> nella stessa misura -né di piu', ne' di meno - contenuto in ogni
> particella
> dell'essere.
>
> Lasciate perdere, allora, ogni senso di paragone con qualunque Vita
> Superiore. Smettete di annullarvi, nell'osservarne la miracolosa e fulgida
> manifestazione d'amore.
>
> Quel che e' importante e fondamentale non e' come si manifesta Dio, nell'
> uomo; ma, il fatto che Egli sia presente - nella stessa, identica misura -
> in ognuno di noi.
>
> E Dio sta in noi, proprio come risiede nel Cristo stesso.
>
> Rammentiamocelo!
>
> Una delle affermazioni dell'antico esoterismo dice:
>
> " Il Principio datore di vita e' in noi e fuori di noi. E' eternamente
> benefico. E puo' venire percepito da chi ne desidera la percezione."
>
> Quando sarete inebriati dall'Onda sacra, non avrete piu' il tempo, ne' la
> voglia di paragonarvi ad altro che non sia lo stesso mare che scoprirete,
> immenso e reale, nell'animo di ogni uomo e di ogni donna.
>
> E sarete finalmente felici!
>
> Che Dio vi benedica tutti, per il solo fatto di esistere!

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