Tratto da:
- di Paramahansa Yogananda -
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- L'amore di Dio si è manifestato in Sri Krsna in modo sublime -
Sri Krsna ha manifestato nella sua vita l'aspetto più sublime del puro amore. Ha dimostrato al mondo che fra uomo e donna può esistere un amore puro. È impossibile descrivere la sua vita alla gente comune, perché era unica nel suo genere e trascendeva tutte le leggi e i canoni del mondo. Spero di pubblicare un giorno un'opera sul vero significato della vita di Krsna, rimasta a lungo incompresa e male interpretata. Il suo modo di esprimere l'amore era unico al mondo.
Krsna aveva molte discepole e fra queste Radha, la preferita. Tutte si dicevano: "Krsna mi ama più delle altre". Tuttavia, poiché Krsna parlava spesso di Radha, le altre cominciarono a invidiarla.
Essendosi accorto della loro gelosia, Krsna volle impartire a tutte una lezione. Un giorno finse di avere un terribile mal di testa. Spaventate, le discepole manifestarono la propria preoccupazione per la sofferenza del Maestro. Alla fine Krsna disse: "Il dolore scomparirà se una di voi salirà sulla mia testa e la massaggerà con i piedi". Inorridite, le devote esclamarono: "Non lo possiamo fare. Tu sei Dio, il Signore dell'universo. Sarebbe un grandissimo sacrilegio se osassimo sconsacrare il tuo corpo toccando il tuo santo capo con i piedi!".
Mentre il Maestro fingeva che il dolore continuasse ad aumentare, arrivò Radha. Corse dal suo Signore dicendo: "Che cosa posso fare per te?". Krsna le chiese la stessa cosa che aveva chiesto alle altre devote. Immediatamente Radha si mise in piedi sulla testa di Krsna, il 'dolore' scomparve ed egli si addormentò. Furiose, le altre discepole trascinarono Radha lontano dal corpo addormentato del Maestro.
"Ti uccideremo", la minacciarono.
"Ma perché?".
"Hai osato salire sulla testa del Maestro!"
"E allora?", protestò Radha. "Non è stato così liberato dal dolore?".
"Per questo atto sacrilego finirai nell'Ade più profondo".
"Oh, è questo che vi preoccupa?", disse Radha sorridendo. "Io sarei felice di vivere per sempre nell'Ade se ciò potesse renderlo felice per un solo istante".
Allora tutte si inchinarono di fronte a lei e capirono perché Krsna la preferiva; Radha non aveva pensato a se stessa, ma esclusivamente al benessere del suo Signore.
Tuttavia, a causa delle attenzioni particolari che le erano riservate Radha finì per inorgoglirsi. Così un giorno Sri Krsna le disse: "Andiamo via insieme". Egli giocava con la sua vanità facendole credere che desiderava rimanere solo con lei. Radha si sentiva molto felice e privilegiata.
Camminarono a lungo e Krsna non sembrava affatto intenzionato a fermarsi per riposare. Radha, ormai molto stanca, suggerì: "Questo è un bel posto; perché non ci sediamo?". Krsna non sembrò interessato e rispose: "Cerchiamone uno più bello".
Camminarono e camminarono. Alla fine, Radha, completamente esausta si lamentò: "Non posso più andare avanti".
Krsna disse: "Va bene, vuoi che ti porti in braccio" Questa proposta la lusingò moltissimo. Ma non appena Radha gli si avvicinò, Krsna sparì. Radha cadde a terra pesantemente. L'orgoglio distrutto, in ginocchio pregò umilmente:
"Mio amato Signore, ho sbagliato quando desideravo dominarti e ti volevo tutto per me. Perdonami".
Krsna riapparve e la benedì.
Quel giorno Radha aveva imparato una grande lezione.
Era stato un errore enorme credere che il Maestro fosse un uomo qualsiasi, e quindi sensibile alle arti femminili.
Radha si rese conto che il Maestro non era interessato al suo corpo, ma soltanto alla sua anima.
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