- Il mistero dell'uomo -
(di Anonimo)
- Trasmutazione delle Energie Eteriche -
La vita fisica dell'uomo è un complesso di energie di Fuoco, il fuoco della vita che viene acceso dall'Anima nel corpo destinato a servirla durante l'incarnazione sulla terra, per svolgere la parte del suo servizio. Questa energia di fuoco a cui l'uomo reagisce è di tre specie:
1. Spirituale, che proviene dal Piano Monadico;
2. Senziente, che è il principio della coscienza che proviene dal Cuore del Sole;
3. Prana o energia vitale, che proviene dal sole fisico ed opera attivamente nel corpo eterico di ogni forma della natura.
Queste tre energie sono chiamate rispettivamente:
Fuoco Elettrico, Fuoco Solare, e Fuoco per frizione.
Per quanto riguarda in particolare il Prana, esso è l'essenza della vita di ogni Piano nella settemplice area che chiamiamo piano fisico cosmico. Nel Sistema Solare il prana si manifesta appunto come cinque grandi energie chiamate Piani, o mezzi di coscienza, che sono: atmico, intuitivo, mentale, emotivo e fisico.
Nel corpo eterico dell'uomo, vi sono cinque aspetti o varietà di prana:
l. Prana, che si estende dal naso al cuore;
2. Samana, che va dal cuore al plesso solare;
3. Apana, che domina dal plesso solare fino alla pianta dei piedi, nonchè gli organi escretori e genitali.
4. Upana, fra il naso e le sommità della testa
5. Vyana, che permea il sangue e pertanto va in tutte le parti del corpo in modo uniforme.
Tutte le energie hanno la funzione di infondere vitalità a tutti gli organi del corpo fisico, sono, cioè, la sostanza vivente che sottostà alla forma fisica densa. L'uomo comune non si rende conto di questo mondo, ma l'esoterista, man mano che avanza sulla via interiore, comincia a comprenderlo, fino a sapere manipolare le energie stesse.
Allora, i divini principi interiori si trasformeranno gradualmente in attitivà esteriori.
In 'Discepolato nella Nuova Era' è detto:
"Il vortice di forza nel quale ogni discepolo è immerso gli procura l'addestramento di cui necessita per manipolare quelle energie che sono la sostanza di ogni creazione e lo rende capace di contribuire al processo di creare un mondo nuovo".
Vi è sempre un mondo nuovo che si viene formando; la nota fondamentale dell'opera di ogni discepolo può essere riassunta nelle parole: "Io rendo nuove tutte le cose".
Il lavoro dell'esoterista è quello di trarre dallo stato di latenza le celate qualità divine, di realizzare ciò che è in potenza e di portare in espressione ciò che è latente. In altre parole l'esoterista, come lo scienziato dei tempi moderni, studia e ricerca le energie; egli non possiede un laboratorio, in quanto tutto il lavoro lo svolge nello spazio interno, inserendosi nella dinamica del Piano Divino di Evoluzione che presenta sempre nuove forme di energie, o meglio sempre aspetti nuovi delle medesime energie cosmiche.
In questa dinamica si inserisce il mutamento che le energie del Piano Eterico Planetario, di cui è formato il corpo eterico dell'uomo, subiscono; così, attraverso il processo evolutivo di Razze e sottorazze, la forma umana e gli altri veicoli sottili vanno sempre più perfezionandosi per meglio corrispondere all'esigenza dell'anima.
La 4a Razza Atlandidea aveva sviluppato l'emotività, la coscienza umana era focalizzata nel plesso solare. Ora siamo alla 5a sottorazza della 5a Razza Ariana che ha sviluppato la mente concreta e notiamo che è in atto una conquista intellettuale che stà dando all' umanità la possibilità di giungere al dominio della materia, mentre già l'uomo incomincia a dominare le energie.
Oggi, il corpo eterico trasmette due specie di energie: desiderio- mente inferiore; volontà spirituale - mente superiore. La coesistenza delle due energie è anche in relazione al fatto che esiste ancora una massa residua di razze precedenti, come i pigmei del Congo, gli esquimesi, gli australiani aborigeni discendenti di lemuriani, mongoli-ungheresi, akkadiani (sardi, fenici, baschi, levantini) della razza atlantidea.
La coscienza di questi popoli è ancora focalizzata nel plesso solare, l'emotività è dominante e ciò spiega la vendetta ereditaria di famiglia in famiglia, i sequestri di persone ed altri delitti perpetrati a cuor leggero. Da ciò la necessità di diffondere l'insegnamento spirituale fra le masse, proprio ora che sta venendo in auge l'influenza del V Raggio e l'energia del Piano Eterico comincia ad essere condizionata e governata dall'nergia solare.
Questo porterà sempre più verso una coscienza mentale. Sta all'uomo colto, all'uomo evoluto, spostare la sua attenzione dal piano fisico ed emotivo a livelli di coscienza eterici, e quindi il suo obiettivo deve essere quello del cuore prima, successivamente il centro della gola per la creatività sui livelli spirituali, e infine, il centro posto alla sommità della testa. A tale centro vengono portate le energie del fuoco Kundalini attraverso la spina dorsale, la quale, con i suoi centri eterici, può essere paragonata ad una scala con vari pianerottoli connessi ai piani dell'edificio.
In alcuni scritti di Ramakrishna è detto:
"Vi sono 7 piani ove risiede la mente. Quando essa riflette sulle cose del mondo, del sesso e sulla ricchezza, risiede nei tre piani inferiori: i tre centri della spina dorsale. In quello stato perde le visioni più alte e resta assorbita nei piaceri e nelle soddisfazioni dei sensi.
Il 4° piano è il cuore; quando la mente vi si innalza, si ha il risveglio dell'anima. Si vede come una luce divina dappertutto. In questo stadio la mente. non si abbassa a correre dietro ai piaceri dei sensi. La regione della gola è il 5° piano della mente. Quando vi si innalza, l'ignoranza scompare. Allora non si desidera sentire o parlare d'altro che di Dio. il 6° è la fronte. Quando la mente lo raggiunge, si contemplano le Manifestazioni Divine giorno e notte. Anche allora permane una fioca coscienza dell'Io. Vista la manifestazione impareggiabile, l'uomo diviene per così dire, pazzo di gioia, e corre ad unirsi al Divino Onnipotente, ma non può farlo. E' come la luce di una lampada in una custodia di vetro; sembra di poterla toccare ma il vetro lo impedisce. La testa è il 7° piano, raggiunto il quale si perviene al Samadhi e si realizza l'Assoluto".
Ogni aspirante al sentiero, ogni uomo di buona volontà, deve necessariamente spostare il fuoco della volontà, deve cioè imparare ad usare i punti focali di energia per dirigerla ove occorre. Inoltre egli deve seguire scrupolosamente la via del dovere e della cultura etica e condurre una vita interiore di preghiera, di meditazione, di adorazione del Divino, cioè innalzarsi al Piano Divino. Questi punti focali sono rappresentati dai Sette Maggiori Centri che raggruppano 21 centri minori, e questi a loro volta vivificano 49 punti disseminati in tutto il corpo, i quali inviano energia ai piccoli centri chiamati nadi. Dai nadi si dipartono le comunicazioni capillari che formano il collegamento fra il corpo eterico e il sistema nervoso cerebrospinale e quello del gran simpatico (ghiandole endocrine).
- Attività dei Centri -
Ciascun centro trasmuta in forza operante l'energia che riceve per vitalizzare la rete eterica a cui sono collegate la rete nervosa e quella endocrina, e coordina l'azione dei centri minori e dei plessi di forze che vi fanno capo. I centri sono collegati lungo la spina dorsale e distinti dal diaframma che segna il limite fra i livelli eterici inferiori e quelli superiori: al di sopra abbiamo i centri del cuore, della gola, intercigliare e coronale, i quali sono dominati dai 4 eteri cosmici, ai quali diamo i nomi di energie dei piani buddico, atmico, monadico e adi. Al di sotto si trovano il plesso solare, il centro sacrale e quello della base della spina dorsale, i quali sono dominati dagli eteri planetari.
L'intera struttura dei centri è pervasa da due flussi di energie: uno verso l'alto e l'altro verso il basso. Questi due flussi, col loro variare, secondano il processo evolutivo interiore. Allo stato iniziale la vita dei centri è fondata sulla inerente vita dell'organismo stesso, col fuoco della vita che emana dal centro della base della spina dorsale; poi a mano a mano i centri inferiori diventano sempre più attivi e alimentano gli istinti, la vita dei sensi, la sessualità, l'emotività, il desiderio e la forza materiale.
I centri posti al di sopra vibrano appena muovendo solo 4 petali.
I centri al di sotto del diaframma, sebbene abbiano uno scopo proprio oggettivo, ricevono impulso, determinazione e condizionamento dalla vita e dal ritmo della parte superiore del corpo. Così, ciò che viene determinato nella testa, compulsato dal cuore, sostenuto dal respiro ed espresso attraverso l'apparato della gola determina quello che l'uomo è.
Il Corpo Eterico funziona anche da ponte di congiunzione fra il corpo fisico e quello emotivo, infatti esso invia a quest'ultimo la coscienza dei contatti sensoriali, e trasmette al cervello e al sistema nervoso la coscienza dell'astrale, nonchè quella dei piani superiori, quando l'uomo raggiunge un certo progresso interiore.
La rete eterica ha anche la funzione di proteggere dalla prematura comunicazione con il mondo astrale e con i suoi abitanti e dai pericoli dello psichismo inferiore. Possiamo perciò dire che il corpo eterico domina, sotto certi aspetti, il corpo fisico quasi automaticamente.
- La dualità eterica -
Tecnicamente ci sono due corpi di luce, il corpo vitale o eterico e il veicolo dell'anima.
l. Il corpo vitale, comunemente chiamato corpo eterico, è formato di energie puramente fisiche ed è l'espressione soggettiva del corpo fisico.
2. Il veicolo dell'anima, che possiamo chiamare Corpo Solare, è il vero fondamento della manifestazione oggettiva.
La sintesi di questa fondamentale dualità è l'Entità Unificata, come accenna il Maestro Tibetano in Trattato di Magia Bianca:
"Questo corpo di luce e di energia coerente e unificato, è il simbolo dell'anima, in quanto contiene sette punti focali nei quali la condensazione delle due energie mescolata è intensificata... Il corpo eterico è governato dal pensiero che gli infonde energia e può portarlo alla piena attività funzionale". Interessandoci di questa fondamentale dualità, noi in verità ci occupiamo di due aree di manifestazione, di due sfere di vita e di sostanza responsiva; noi ci occupiamo sia della sostanza eterica derivata dalla sfera solare, o luce dell'Anima, e sia di quella eterica planetaria. La solare provvede alla struttura o modello, attorno al quale la planetaria s'intesse.
Il corpo solare, o Luce dell'Anima, è la base, il cuore dell'uomo oggettivo, è il prolungamento del sutratma, o filo d'argento, che con la sua estensione forma una rete dorata nelle cui maglie sono tenuti insieme tutti gli atomi i quali vengono vivificati dall'energia vitale portata in circolazione dal sangue.
Il Doppio eterico puro e semplice è il veicolo dei prana e quindi è l'espressione soggettiva del corpo fisico. Nel Corpo unificato le linee di forza si intrecciano e circolano, emanando l'una dall'altra e da uno dei sette piani o aree di coscienza della nostra vita planetaria. Questi circuiti di energie sono connessi ai sette Centri Maggiori i quali sono sensibili all'urto delle energie del Corpo Solare; quando un centro diviene vibrante e ricettivo di queste energie, esso si sviluppa come fattore dominante. Per mezzo della concentrazione nella Meditazione, il Corpo Solare cresce in radiosità e abbraccia il corpo eterico, mescolandosi con Esso. Quando l'irradiazione diviene intensa, tutti gli atomi del corpo fisico vengono stimolati e manifestano la luce che in essi è celata, come una miriade di punti luminosi che formano una veste di candida luce.
- Trasmutazione trasformazione e trasfigurazione -
A mano a mano che la vita interiore evolve, l'attività dei centri inferiori, che corrispondono ai tre istinti principali di autoaffermazione, riproduzione e istinto di aggregazione, si attenua e la relativa forza si riversa nei centri superiori che così vengono risvegliati e attivati dando luogo alla trasmutazione delle energie. Ciò conduce alla trasfigurazione dell'uomo il quale migliora sempre più la capacità di pensare intelligentemente e di essere comprensivo con il prossimo.
Le energie si trasferiscono:
l. Dal centro sacrale al centro della gola; la creatività fisica viene trasmutata in creatività mentale e artistica.
2. Dal centro del plesso solare al cuore, la coscienza emotiva è la forza trasmutata in coscienza ed amore di gruppo.
3. Dal centro alla base della spina dolsale alla testa; la forza materiale è trasmutata in energia spirituale.
4. Da uno o tutti i 5 centri lungo la colonna vertebrale al centro intercigliare; la vita carente di coordinazione è trasmutata in vita personale integrata.
5. Da questi 6 centri, in mutuo rapporto, alla sommità della testa nel centro coronale; l'attività personale è trasmutata in vita spirituale.Tutto questo, naturalmente, è soltanto una generalizzazione del processo.
Occorre tener presente che il risveglio non è simultaneo ma varia per ogni centro e in relazione anche agli stadi evolutivi dell'uomo:
a) uomo ordinario;
b) aspirante e discepolo in prova;
c) discepolo accettato;
d) iniziato.
1) L'uomo ordinario reagisce inconsciamente alle forze della sua personalità accentrata nel plesso solare, per poi giungere, se ci riesce, a coordinare intelligentemente tali forze per integrare la personalità e volgerle ai fini dell'Anima.
2) L'aspirante e il discepolo in prova hanno per meta il trasferimento delle forze dai centri inferiori a quelli superiori, per divenire coscienti sul piano dell'Anima.
3) Il discepolo accettato (1.a e 2.a Iniziazione) ha per fine il risveglio dei centri della testa e il dominio di tutti gli altri. In questo sforzo egli acquista coscienza di sè come personalità integrata d'Anima e fa si che la forza latente celata nella materia alla base della spina dorsale, si trasferisca alla testa operando la fusione dei fuochi della personalità e dell'Anima.
4) L'iniziato (dalla 3.a Iniziazione in su) ha per meta quella che tutti i centri eterici possano rispondere all'Energia del Raggio Egoico e alle altre energie di raggio sussidiario.
- Risveglio e coordinamento dei Centri Superiori -
Nel lungo sforzo evolutivo, mano a mano che l'uomo purifica la propria personalità e la volge al servizio della Volontà Spirituale, le energie dei centri al di sotto dei diaframma si elevano automaticamente verso quelli superiori risvegliandoli.
I Centri superiori, ricevute le energie inferiori, si attivano e volgono le loro energie verso la Testa, al punto di sintesi.
Il Centro della Gola viene attivato dall'arrivo delle energie del centro sacrale. Ciò avviene quando l'attività sessuale viene ridimensionata prima, e superata e sublimata poi. La fusione dell'energia della gola con quella in arrivo da origine all'attività creativa sul piano mentale, dato che il centro della gola, quale organo specifico della parola creativa, focalizza l'intelligenza creativa. Questo processo di sublimazione di energie è in rapporto al conseguimento della 1a Iniziazione.
Il Centro del Cuore si sveglia quando il plesso solare comincia a trasferire le energie al centro del Cuore, per cui il desiderio del se personale viene trasmutato in amore spirituale. E' interessante tener presente che il plesso solare è il grande commutatore e purificatore delle energie inferiori, che la maggior parte dell'umanità adopera, ed è anche il grande centro dominante, sia per la ricezione che per la distribuzione delle energie, finquando il centro del cuore non sia risvegliato e cominci a dominare la personalità. Il Centro del Cuore riassume le energie che riceve, le amalgama con le sue e le dirige poi ai centri superiori adatti a riceverle. Questo trasferimento di energie è in relazione alla 2a Iniziazione e segna il compiersi del processo per cui l'Anima assume il dominio della natura emotiva.
Il Centro intercigliare giunge a perfetta attività quando l'uomo comincia ad avere una personalitá sviluppata nei suoi aspetti fisico, emotivo e mentale coordinati e integrati. Siamo al tempo della 3a Iniziazione. Questo centro, essendo connesso col filo creativo, è in stretto rapporto col centro della gola, da dove risalgono fuse le energie dei centri sottostanti che esso sintetizza e regola per poi fonderle con quelle del centro Egoico al tempo giusto. Questo centro è non solo sintetizzatore di energie, ma anche distributore dell'energia dell'intelligenza attiva, quella che incorpora l'idea che è alla base dell'attività creativa sui livelli mentali, cioè l'atto di dare forma ideale all'idea.
Il Centro Coronale viene risvegliato mediante la meditazione, il servizio e l'aspirazione, e comincia ad essere attivo al tempo della 3a Iniziazione, quando dal Centro Intercigliare perviene il filo creativo di energie, che è un conglomerato di energie del plesso solare, del cuore e della mente e che rappresenta la risposta della personalità integrata alla energia della vita e della coscienza scesa giù col sutratma. E' allora che con un atto di Volontà illuminata del Centro Egoico viene fatta salire l'energia accumulata nel centro alla base della spina dorsale, attirandola nel campo magnetico dei centri eterici e mescolandola con le energie emanate dal centro splenico. Questa energia, chiamata Kundalini, o fuoco per frizione, nel salire lungo la colonna vertebrale brucia ogni ostacolo eterico che incontra, e giunta alla base del cranio, al centro Alta Major, si congiunge col fuoco solare della Mente Egoica. In conseguenza i centri eterici e tutto il corpo eterico restano vivificati di energia e il corpo fisico potentemente vitalizzato. Ne risulta anche una forte stimolazione dei tre centri della testa, della gola e del cuore. Questi Centri Superiori formano un campo di attrazione per la discesa, a tempo debito, dopo la 3a Iniziazione, del 3° fuoco, quello elettrico, o dello Spirito. E così i tre fuochi per frizione (del corpo), Solare (dell'Anima) ed elettrico (dello Spirito) andranno ad incontrarsi e fondersi nel Centro Coronale alla sommità della Testa.
Il processo di trasfigurazione è giunto al suo termine. Il potere determinante di questi eventi dipende dalla nostra opera soggettiva che va sotto il nome di costruzione del ponte di luce sul piano mentale (Antahkarana), per cui si dice che l'uomo è il pontefice di sè stesso. Infatti quando il ponte è stato costruito, ciascuno dei tre Aspetti della Triade Spirituale reperisce, nell'organismo eterico dell'Iniziato vivente nel mondo fisico, un punto di contatto per cui diventa una fusione di Anima e personalità, in cui la Vita della Monade può riversarsi.
1. Il Centro Coronale diviene il punto di contatto per la Volontà Spirituale, Atma (Spirito).
2. Il centro del Cuore diviene lo strumento dell'Amore Spirituale, Buddhi (Intuizione).
3. Il Centro della Gola diviene l'espressione della Mente Universale, Manas (Mente superiore).
Le parole sono inadeguate ad esprimere ciò che avviene nell'uomo quando l'appello magnetico delle energie spirituali attira verso l'alto e assorbe le energie inferiori che riguardano principalmente la vita della personalità. La Luce riflessa della Triade Spirituale e quella della Gloria Monadica sono trasferite nei centri superiori e usate dall'uomo, dando luogo alla trasmutazione prima e alla trasformazione poi, completandosi alla 3a Iniziazione con la Trasfigurazione. Allora la Luce radiosa dell'Anima, fusa con la luce del corpo eterico, risveglia dall'oscurità la luce celata in ogni atomo del corpo fisico, e l'essere appare avvolto in una veste di Luce candica di radiosa bellezza (è il corpo glorioso del Cristo risorto).
- Lacerazioni eteriche planetarie -
Similmente a quanto avviene nell'uomo, anche nel piano eterico planetario avvengono lacerazioni dei veli eterici dovute all'azione in via normale dei raggi cosmici, che costituiscono l'aspetto Kundalini planetario, il cui influsso è quello di lacerare il velo, o rete eterica, che separa il mondo visibile dall'invisibile. Queste lacerazioni possono essere provocate anche da forti esplosioni atomiche riprodotte dall'uomo. La Bibbia ci parla simbolicamente di tre grandi lacerazioni di veli eterici di maya (l'illusione del piano eterico), alle quali vanno però aggiunte altre di minor entità che hanno aiutato l'umanità ad avanzare più facilmente lungo la via illuminata e a passare attraverso le aule di maya, aiutata dalla luce che fuoriesce dalle lacerazioni nei veli operate da tre uomini divini nel momento stesso dei loro trionfo.
La prima grande lacerazione fu effettuata da Mosè. Egli sali sul monte Sinai e ricevette i 10 Comandamenti che sono l'espressione della Legge Divina, adattata ai bisogni dell'umanità, che venne enunziata nella necessaria preparazione per la proiezione delle forze destinate a distruggere, purificare e riorganizzare. Mosè penetrò in una delle Aule all'interno dei veli di maya ed ivi incontrò la Gloria del Signore. Il Commentario dice: "Colui che entrò fra i primi, penetrando all'interno dei veli, assorbì la Luce che non sapeva come trasmettere. Nè Lui, nè gli altri erano pronti, ma la luce li circondava e c'erano due occhi che guidavano; solo uno di essi può usare la Luce, proiettarla e dirigerla verso la sua missione, l'altro deve essere coperto, e il Datore della Legge si rese conto di ciò; perciò Egli velò la Luce e a tale scopo prese un frammento di quel velo che Egli aveva aiutato a lacerare, e così bendato discese dalla sommità del monte e tornò all'oscurità della Terra".
La seconda lacerazione molto più importante, avvenne quando il Cristo sottopose il Maestro Gesù alla 4a Iniziazione e la loro azione congiunta riportò il trionfo sulla morte, dopo la grande rinunzia con la Crocifissione. Questa lacerazione lasciò penetrare la Luce nel 2° livello dei piano eterico, ed un nuovo genere di illuminazione si diffuse sulla Terra: l'Amore. Così la Legge di Mosè e l'Amore del Cristo potevano penetrare nella coscienza dell'umanità in modo nuovo e diretto, perchè il cervello dell'uomo diveniva responsivo, tramite la sostanza della controparte eterica del cervello fisico.
La terza lacerazione, relativamente, di minor importanza, avvenne quando Saul di Tarso, sulla via di Damasco, vide la Gloria del Signore e fu convertito in Paolo Apostolo. La sua dirittura e sincerità lo spinsero a penetrare attraverso uno dei veli che impedisce la visione e così la lacerazione avvenne. Egli portò una nuova rivelazione: l'Unione, la Sintesi. Si racconta che Egli rimase accecato per tre giorni. Ciò viene riconosciuto come la penetrazione nel Terzo Cielo, ove comprese la natura della Legge, e fu portato ai piedi dell'Iniziatore per effetto del suo amore, e in tal modo trasse profitto dalle due precedenti lacerazioni del Velo. Uscendone scrisse l'epistola agli Ebrei, in cui è espresso il primo aspetto delle qualità divine che è considerato come Unione, Sintesi: come Comunione dei Santi.
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