Da Kahlil Gibran
"Le parole non dette"
All'ombra del tempio Il mio amico ed io Scorgemmo un cieco, seduto in disparte. E il mio amico disse : guarda, l'uomo più saggio della terra Mi avvicinai al cieco Lo salutai E prendemmo a parlare. Dopo poco dissi: perdona la mia domanda: da quanto tempo sei cieco ?" dalla nascita" rispose Dissi io : e quale ramo di sapienza coltivi ?" Disse : sono astronomo E appoggiando la mano sul petto disse : scruto questi soli, e lune, e stelle".
Non scambierei i dolori del mio cuore Con le gioie della moltitudine. E non vorrei Che le lacrime suscitate dalla tristezza In ogni parte di me Si mutassero in riso Voglio che la mia vita rimanga lacrima e sorriso.
Lacrima Per lavarmi il cuore e illuminarmi Sui segreti della vita e sulle cose nascoste. Sorriso per avvicinarmi ai figli dei miei simili; sorriso come segno della gloria che rendo agli dèi. Lacrima Per unirmi a chi ha il cuore spezzato; sorriso, segno della mia gioia di esistere.
Quando viene la sera Il fiore riavvolge i petali e dorme, abbracciando il suo desiderio. Avvicinandosi il mattino, apre le labbra al sole. La vita del fiore È desiderio e appagamento;: lacrima e sorriso.
Le acque del mare divengono vapore E si sollevano e si condensano In una nuvola. E la nuvola trascorre su monti e valli Finchè non incontra la brezza: allora cade in lacrime sui campi e si congiunge a ruscelli e fiumi per tornare al mare, sua dimora. La vita della nuvola è Separarsi e congiungersi: lacrima e sorriso.
E così lo spirito Si separa dal più grande spirito Per passare al mondo della materia E trascorrere come una nuvola Sulla montagna del dolore E sulle pianure della gioia Per incontrare la brezza della morte e tornare al luogo da cui venne: all'oceano di amore e bellezza: a Dio.
Mizar
Le persone come le onde del mare. Mai nessuna uguale Mai nessuna ritorna
Ognuna è l'onda Per l'eternità di un istante. Nessuna muore, solo ritorna Mare. Come un bambino il Mare Sulla riva gioca Ad ogni flusso a diventare onda
Così, a volte, qulcosa dentro di noi Ha nostalgia di quell'immensità.. e si ricorda di essere Mare
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