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SCHEDA ARTICOLO N. «00871»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: VINITA SIDHARTA
TITOLO: KARTHIKAI: LA FESTA DELLE LUCI
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TESTO ARTICOLO

Karthikai

- La festa delle luci -

(di Vinita Sidhartha)

- Traduzione di Simona -

L'illuminazione con le lampade ad olio è da lungo tempo un costume
tradizionale in India. Credendo di illuminare la via per la Dea Lakshami,
molte case indiane accendono la lampada al tramonto nella stanza della
preghiera. Normalmente questa lampada è accesa dalla donna di casa o dalla
nuora la quale è creduta essere una personificazione della Dea Lakshami.

Durante il mese lunare del Karthikai dal 15 Novembre al 15 Dicembre, la
lampada ad olio acquista uno speciale significato. Ogni sera al tramonto,
due lampade sono accese sulla soglia di ogni casa per l'intero mese. Nel
giorno di luna piena, è la festività di Thirukarthikai o Karthikai Deepam.
In questo giorno, le lampade ad olio sono accese al tramonto in ogni parte
della casa. Il tremolio delle lampade ritraendo di profilo e controluce la
casa contro l'oscurità creano una speciale magia all'evento. Ci sono molte
spiegazioni per questa usanza.

Questo è il periodo dell'anno in cui i giorni sono più corti. L'oscurità
cade molto presto la sera. Negli anni prima dell'elettricità, l'usanza
probabilmente serviva a illuminare la buia strada per i viaggiatori stanchi
che si affrettavano a raggiungere il più vicino riparo. Anche la Dea
Lakshami potrebbe in questo momento dell'anno probabilmente illuminare con
una luce extra.

Si racconta di un povero vasaio che visse tanto tempo fa. Egli ebbe
l'opportunità
di compiere un sevizio per il Re. Questi, soddisfatto, gli chiese come
ricompensarlo. La nuora del vasaio rapidamente risponde. "Nel giorno del
Kathikai Deepam, lascia che tutte le case del Regno siano al buio eccetto la
nostra". Il Re, perplesso, concesse la richiesta. Nella notte della
festività, il Regno fu immerso nel buio, eccetto la casa del vasaio. Le
lampade ad olio illuminavano la casa e potevano esser viste per miglia. La
Dea Lakshami non poteva vedere altre case che quella ed entrò.
Immediatamente la nuora sbarrò la porta. "Perché ci hai abbandonato per
molto tempo?" - chiese alla Dea - "Noi siamo brava gente". La Dea fu
commossa dalla supplica e promise di non lasciare mai più la casa di
costoro.

L'antichità di questa festività è evidenziata dai numerosi riferimenti ad
essa . trovati negli antichi testi indiani.

Ma qual è il significato del festival?

La maggior parte del popolo crede che esso prenda origini da una disputa tra
Brahma e Vishnu. Ciascuno si contendeva la superiorità dell'uno sull'altro,
ovvero: chi fosse il più grande dei due. La disputa giunse ad un punto
critico quando essi minacciarono di liberare le loro più potenti armi, per
dimostrare chi fosse il più grande. Lo spaventato Devas sollecitò l'aiuto
del Signore Shiva.

Shiva assunse la forma di una colonna di fuoco. Brahma e Vishsnu decisero
che chiunque trovasse la cima o il fondo di questa colonna sarebbe stato il
più grande di tutti. Vishnu prese la forma di un gigantesco cinghiale
(Varaha) e andò alla ricerca della parte inferiore, mentre Brahma assunse la
forma di un cigno e andò alla ricerca della cima. Poiché Dio è Essere
Infinito, nessuno dei due ebbe successo nella ricerca. Comunque, questa
manifestazione del Sovrano in una colonna di fuoco, è celebrata come
Thirukartikai.

Un'altra credenza viene da Signore Muruga. Muruga si crede sia nato da sei
scintille, generate nella mente di Shiva. Ogni scintilla elaborò all'interno
un bambino. Quando Parvati scelse di essere loro nutrice, essi si fusero in
un unico bambino con sei facce: Arumugam. E' questo evento che, alcuni
credono, venga celebrato come Kartikai. Le sei facce di Muruga si crede che
rappresentino le varie sfaccettature dell'umanità. Il tempio di
Tiruvannamalai nel Tamil Nadu è famoso per la celebrazione di questa
festività.

Al maha deepam si usano 3000Kg di ghee come lampada, un contenitore di rame
alto sette-piedi, 1000m di tessuto per lo stoppino e 2Kg di canfora sono
usati per mantenere la luce ardente per 11 giorni sulle colline di
Tiruvannamalai. In aggiunta all'accensione delle lampade, vengono celebrate
altri riti durante la festività. Spesso vengono accesi i fuochi d'artificio,
forse come conclusione ai piedi di Deepavali. Coni di "parupu thengai" ( una
preparazione dolce di jaggery e ceci del Bengala) sono preparati, un'usanza
seguita durante la cerimonia.

Questa ha dato origine al detto " Kalyanamo Karthikaiyo" una cerimonia o
Karthikai, sono la stessa cosa. Queste due coni sono creduti rappresentare
la madre e il padre nella famiglia. Associandole, si preparano palline di
riso soffiato e jaggery queste " kunju kuluwan" si crede rappresentino i
bambini. In molte case, i parupu thengai non vengono più fatti, ma la
tradizione delle palline di riso soffiato e jaggery continua. Riso soffiato
e jaggery furono probabilmente usati come richiedeva la tradizione verso la
fine della stagione della raccolta ed era solito probabilmente prepararli
con l'eccedenza dell'ultimo raccolto.

Una storia è spesso narrata sull'importanza di osservare il Karthikai.

C'era una volta una buona e devota persona chiamata Devasama che viveva ai
bordi del Kaveri. Egli aveva un figlio il quale non era buono e ciò rendeva
triste suo padre. Un giorno egli chiamò suo figlio e gli disse di accendere
le lampade ogni giorno nel mese di Karthikai per espiare i suoi peccati. Il
figlio rimase sconvolto.
"Anche se accendo una lampada al giorno ho bisogno di trenta lampade in
tutto per questo. Tu sai quanto olio ci vuole? Con quei soldi io posso
mangiare molti giorni. Perché sprecare il denaro?"

Devasarna si incollerì quando udì ciò. "Soltanto un verme pensa al cibo
tutto il tempo" egli disse. "E' possibile che diventi un verme!"

L'anatema si avverò e il figlio fu terrorizzato. Egli elemosinò il perdono.
Il padre gli disse che se lui ascoltava i sacri testi celebranti
l'importanza
del Karthikai avrebbe riacquistato la sua forma originale.

Gli anni passarono e il figlio errava dovunque come un verme. Un giorno il
Saggio Kausika venne ai bordi del fiume Kaveri con i suoi sishyas. Successe
che egli narrò loro circa i sacri testi che esaltavano le virtù del
Karthikai. Capitò che il verme fosse lì, udì il testo e riacquistò la sua
forma originale. Egli si penti di tutto ciò che aveva fatto e cambiò vita.

Altre storie abbondano.

Nel mese di Karthikai tutti i giorni il Signore Madhavan si trasforma in
acqua per unirsi con i fiumi.

Un altro crede che il SignoreVishnu colui entra in yoga nidra (yoga del
sogno) durante il mese di Luglio-Agosto destandosi durante questo mese.

Quali che siano le storie e i credi, o la vera attrazione delle lampade
accese contro il buio della notte, la festività del Karthikai è magia essa
stessa.

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