Il radicamento - il viaggio dello Spirito nella Materia
(di Didi Sommariva)
Lo Spirito, l'Anima, la nostra Essenza Divina, inizia il suo viaggio verso la dimensione fisica e terrena con l'intento di manifestarsi nel corpo umano nella sua interezza, risolvendo e trasformando i propri compiti Karmici per arrivare alla completa integrazione del proprio essere nella dimensione fisica, individuale e spirituale.
La parola incarnarsi, 'nella carne' contiene il significato di ciò che viene solitamente descritto come radicamento. Questo movimento dello Spirito verso la sua manifestazione terrena, riflette la visione di molti grandi maestri del nostro tempo: la riconciliazione fra la visione scientifica e quella spirituale. A livello individuale questo significa colmare l'apparente divario fra Materia e Spirito.
La D.ssa Barbara Brennan scienziata e riconosciuta a livello mondiale come uno dei massimi studiosi del campo energetico umano, ci dice che incarnarsi "è un moto organizzato dell'Anima, in cui vibrazioni o aspetti animaci più sottili, ossia a più alta frequenza, vengono continuamente emanati verso il basso, attraversando i corpi aurici più sottili, fino ad arrivare nel corpo fisico". È il viaggio dell'Anima verso il suo contenitore terreno, il corpo, attraverso il quale l'essere umano sperimenta la vita in questa dimensione.
Le distorsioni o i blocchi che possiamo riscontrare nella nostra capacità di radicamento, interrompono il flusso naturale dell'Anima e impediscono, almeno temporaneamente, il completamento del suo viaggio. Se osserviamo attentamente questi blocchi, potremo notare che sono come delle tappe nel nostro percorso verso una completa incarnazione che porta al radicamento totale dello Spirito nella Materia. Sono tappe di crescita nel processo personale, la cristallizzazione dei compiti specifici che l'Anima ha scelto di dissolvere e trasformare in questa vita.
"Il viaggio è la tua meta, il tuo lavoro è il sentiero." Lao Tzu
Le strutture caratteriali di Wilhelm Reich poi sviluppate da Alexander Lowen e John Pierrakos (che introdusse la dimensione spirituale) e utilizzate dalla D.ssa Brennan per la terapia energetica, creano una mappa di questi blocchi, "la struttura di carattere è dunque visibile come cristallizzazione dei problemi di fondo, o del compito personale che l'Anima ha scelto di incarnare e di risolvere. Il problema (o compito) è cristallizzato e conservato nel corpo, affinché l'individuo possa facilmente individuarlo e gestirlo. Studiando la struttura del nostro carattere in rapporto al nostro corpo possiamo trovare la chiave della nostra salute e identificare il nostro compito personale e mondiale".
Osservando le principali strutture caratteriali e il loro aspetto energetico (vedere il libro 'Mani di Luce' di Barbara Brennan), potremo notare che, con l'eccezione della struttura caratteriale rigida (che utilizza il corpo fisico come difesa), tutte le strutture presentano delle distorsioni o dei blocchi al primo chakra, il chakra della radice, il centro energetico che più di ogni altro ci collega alla nostra manifestazione terrena come esseri umani.
Essendo il blocco una cristallizzazione del problema e del relativo compito Divino individuale, possiamo ipotizzare che la nostra presenza in un corpo fisico e l'esperienza della fisicità che ne deriva, costituisca parte del compito Divino e Karmico comune a tutti gli esseri umani. Se non avessimo il profondo bisogno dell'esperienza fisica e della connessione con la Materia e la Madre Terra per comprendere questo compito, la nostra Anima, il nostro Spirito non intraprenderebbe il meraviglioso viaggio dell'incarnazione.
Noi tutti, abbiamo bisogno di ricostruire un contatto genuino con il mondo fisico, abbiamo bisogno di 're-membrare', ri-portare (riunire) tutte le nostre parti insieme per essere 'interi', completi. Usando l'analogia dell'albero, se siamo sostenuti da radici forti e profonde, possiamo ricevere nutrimento in abbondanza per promuovere la crescita di un tronco forte, solido e stabile, dei rami altrettanto solidi e pieni di foglie sane e rigogliose, preparandoci ad un raccolto ricco di frutti. Con radici profonde, possiamo crescere ed espanderci a 360° nella luce. Con un radicamento sano portiamo nutrimento a tutto ciò che siamo, a tutte le dimensioni del nostro essere.
Viceversa, quando non siamo sufficientemente radicati, abbiamo blocchi o distorsioni nella nostra connessione con la Terra, non riceviamo sufficiente nutrimento e questo può creare disagi, il più ovvio è una mancanza di forza e vitalità nel corpo fisico, ma ogni struttura caratteriale ha una sua modalità specifica nel manifestare queste distorsioni.
È necessario tenere in considerazione il fatto che essere separati dalla realtà fisica e dal radicamento, ci può portare ad avere la tendenza a concentrare la maggior parte della nostra forza vitale e della nostra energia nella parte superiore del nostro corpo, a seconda della nostra struttura caratteriologica. Questo può far risultare un sovraccarico, oppure un'insufficienza, nei centri energetici e un corrispondente disagio o malattia in parti del corpo non direttamente correlate con il piano fisico.
Rinforzando il nostro contenitore fisico, aumentiamo la nostra capacità di contenere ed affrontare le emozioni forti e le questioni irrisolte racchiuse nei blocchi energetici, facilitando il movimento dell'Anima verso il completamento del suo percorso. Ricordiamo inoltre che attraverso il nutrimento che riceviamo nel primo Chakra, riceviamo sicurezza, voglia di vivere e forza vitale.
COSA POSSIAMO FARE PER IL RADICAMENTO ?
Esistono moltissimi modi per alimentare il radicamento ed essere in contatto più profondo con il corpo, rinforzando e espandendo la consapevolezza verso i livelli più densi del nostro essere. Scegliete quello che più vi si addice nel momento presente. Alcuni esempi sono: l'esercizio fisico in tutte le sue forme, la consapevolezza della forza di gravità e del nostro peso corporeo, il massaggio, il contatto con la Natura, un'alimentazione equilibrata, la terapia psico-corporea e il metodo di terapia energetica Brennan (con il quale possiamo caricare, riparare e liberare il campo energetico).
Possiamo anche scegliere di continuare il nostro viaggio portando l'attenzione alla dimensione fisico-energetica della Materia e della Madre Terra e con la stessa naturalezza con la quale un affluente si unisce al fiume principale, saremo in grado di creare coesione e coerenza in tutto il nostro essere.
Il seguente esercizio, praticato con regolarità, rinforza l'intento creativo e positivo di completare il processo di incarnazione e radicamento, unendo la dimensione terrena a quella spirituale attraverso un canale che esiste in ognuno di noi, la linea del Hara.
Esercizio-visualizzazione: Tan-Tien/Grounding
Prima di iniziare, per aumentare la consapevolezza del nostro corpo fisico, può essere di aiuto un po' di esercizio fisico, per esempio saltellare sul posto o un qualsiasi altro movimento corporeo come lo stretching.
Sedetevi comodamente su una sedia, le piante dei piedi ben appoggiate al terreno, le gambe divaricate, le mani sulle cosce con i palmi rivolti verso il basso, il mento rilassato, la schiena dritta e rilassata, staccata dallo schienale per permettere dei micro-movimenti di assestamento durante l'esercizio. Ricordate: vogliamo portare l'attenzione e l'intenzione verso il basso, verso la Terra; gli occhi sono socchiusi (non chiusi) e lo sguardo è rivolto verso il basso.
Ora siete pronti per iniziare, respirate profondamente, inspirate il momento presente, lasciate andare i pensieri e portate la vostra attenzione al corpo. Osservate semplicemente ciò che è presente nel qui ora.
Portate l'attenzione al punto che si trova 4 cm sotto l'ombelico (Tan-Tien). Immaginate una sfera di luce, della dimensione di una pallina da golf. Prendete il tempo necessario per focalizzare la vostra attenzione su questo punto (le prime volte può essere utile toccare con la punta delle dita questo punto durante l'esercizio).
Contemporaneamente sentite il contatto dei piedi, dalle dita ai talloni, con la Terra, immaginate che delle radici crescano dalla pianta dei piedi nella Terra, lasciate che crescano in profondità, permettendo alla Madre Terra di nutrirvi e darvi sostegno.
Ora, spostate nuovamente l'attenzione al Tan-Tien, e immaginate che da questa sfera di luce parta una linea/tubo che scende verso il basso e si connette con il centro cristallino della terra. Sentite, percepite o immaginate questa linea che scende dal Tan-Tien fino al centro della Terra. Mantenete la schiena eretta e il mento rilassato. Stabilizzate la vostra posizione per sentirvi comodi e saldi.
Sentite o immaginate l'energia del centro della Terra che risale attraverso questa linea fino al Tan-Tien, portando nutrimento e forza vitale, ora, lasciate che la stessa energia della Madre vi arrivi anche attraverso le radici dei vostri piedi, sentitela, percepitela mentre sale attraverso la pianta dei piedi e attraverso le gambe, per poi ricongiungersi al Tan-Tien.
Prendete il tempo il tempo necessario per caricare e rinnovare l'energia di questo punto del vostro essere.
Sentite la metà inferiore del vostro corpo che diventa più solida e forte, percepite il peso del corpo e il contatto con la Terra.
Questo è il livello del Hara, sede dell'intenzione, il Tan-Tien è la nota che ci mantiene nella manifestazione fisica (vedere il libro 'Luce Emergente' di Barbara Brennan). É un'esperienza primordiale, priva di emozioni, esiste solo la consapevolezza di appartenere a questa dimensione fisica, vi è chiarezza e intenzionalità. Ci si sente forte come un guerriero e solido come una roccia.
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