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SCHEDA ARTICOLO N. «01100»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: GUIDO DA TODI
TITOLO: LA MAGIA ALCHEMICA DELL'ETERNO PRESENTE
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TESTO ARTICOLO

LA MAGIA ALCHEMICA DELL'ETERNO PRESENTE

Dobbiamo fare riferimento ai saggi spunti dalle verita' esoteriche per
renderci conto di come, in effetti, la nostra tanto decantata liberta' dalle
cose tutte della vita sia una .

Nella serie precedente di articoli abbiamo indicato la precisa inesistenza
di un vuoto, o separazione, tra ogni entita' apparentemente singola dell'
universo e le rimanenti altre tutte.

E' opportuno riportare, in proposito, le parole molto acute ed illuminate di
uno studioso (Ries Bernhard - lista risveglio@xxxxxxx.xxx ):

......................

"..Gia' nella meccanica classica il " qui " ed il " la'" dipendevano dal
sistema di riferimento e " lo spazio di mezzo " non era considerato un
concetto fisico, bensi' metafisico; infatti il rapporto tra qui e la' e'
solo lo spazio percorso nel tempo, cioe' la " velocita' ". Nella meccanica
relativistica il " qui " puo' essere compresso" sempre piu' sul " la'' ",
man mano che la velocita' cresce e si approssima a quella limite dei fotoni
elettromagnetici, la cosiddetta velocita' della luce. Nelle stesse
condizioni, il "passato" tende ad essere compresso sul suo "futuro" (ma
forse sarebbe meglio parlare di "potenziali futuri") ed il "presente" tende
ad espandersi in modo indefinito.."

...................

Finora, quindi, la scienza metafisica ha riconosciuto una dimensione fluida
spostata con precisione oltre le dinamiche bidimensionali dell'essere;
qualcosa che somiglia alla relativita' einsteniana. Ma, un vasto gruppo di
seguaci dei movimenti della Nuova Era ha fatto, anche, ogni sforzo per
assimilare quanto proposto da alcuni promulgatori originari di teorie
occultistiche. Con il risultato di aver artificiosamente dilatato l'aspetto
materiale del mondo solido, senza occuparsi di percepire e di rintracciare
la natura vera di quello spirituale.

Ed ecco la nascita di studi accurati sulla cosiddetta dell'uomo e
delle cose; sul circoscritto, seppur affascinante, aspetto elastico delle
potenzialita' mentali umane; sui piani sottili, visti semplicemente come un
rutilante Luna Park di movimenti piu' liberi e disciolti nello spazio; e
cosi' via.

Sino a quando, tuttavia, il ricercatore non si rendera' conto che sara'
necessario per lui affrontare la stessa catarsi rivoluzionaria che e'
avvenuta con l'avvento della fisica einsteniana, di fronte alla tracimata ed
antiquata teoria euclidea, vi sono poche speranze che il messaggio
tradizionale dello spirito possa venire percepito ed assimilato da lui, con
piena interezza.

Il ricercatore continua a vivere nella trappola del tempo e dello spazio,
assieme alla necessità di procedere in essi, munito dei miopi misurini che
contano le distanze tra oggetto ed oggetto e l'illusione che il suo presente
sia un'isola improrogabile che lo distanzia con decisione da un futuro e da
un passato.

E' pur vero, tuttavia, che l'apparenza del suo io, il corpo
umano, costituisce un elemento della materia tangibile del tutto
identificabile a quelli radioattivi; e che cio' sia causa e presupposto al
fatto dell'esistenza dell'aura, cosi' ben spiegata ossessivamente in alcuni
testi occulti. Ma, e' anche vero che in simile analisi (per lo piu'
accettata e seguita con intensi aspetti fideistici) si tralasci di vivere e
di approfondire quella natura fenomenica che riguarda, appunto, il quantico> provato dall'uomo, quando egli ha superato un certo tipo di
evoluzione materiale e si inoltra in territori del tutto cosmici ed
energetici.

Varrebbe la pena indicare solo una delle caratteristiche di questa natura>, tralasciando le altre molteplici sfaccettatura dell'Uomo Veniente,
per realizzare quanto certe infantili teorie che sono molto insistentemente
dibattute nella maggior parte dei medi circoli spiritualistici possano, in
fin dei conti, assumere un aspetto non solo inesatto, ma del tutto
fuorviante. Ossia, i significati, le risonanze, la vera essenza di quello
che viene chiamato il .

Cosa vuol significare il concetto di ?

Accettazione e realizzazione piena dell'inesistenza di fratture e divisioni,
anche infinitesimali, tra ogni aspetto dell'essere. E, questo, conforta
Metafisica e Fisica.

Conseguente e totale coesistenza di ogni componente della vita, che essa ne
sia consapevole, oppure no.

Scambio costante e relativa trasmutazione tra le periferie individuali, in
quello misterioso ed alchemico che costituisce la loro giuntura
unificata ed inderogabile.

Livellamento di tutto cio' che e' lontano e vicino, da venire e presente,
espresso ed inespresso. La vita tange ogni frammento di se' medesima, ora,
in qualunque dimensione immaginabile, sia pur distante inconcepibili cicli
temporali e spaziali. In parole povere - e lo ripetiamo ancora - tutte le
forme dell'esistenza (uomo e cosa, angelo e demone, avatar e ameba, noto ed
ignoto, morte e vita, relativo ed assoluto) sono un organismo coesistente all'unisono>.

Il compito dell'uomo e del ricercatore e', appunto, quello di scoprire la
cornucopia e di utilizzarne l'incredibile e
inconcepibile (attualmente) contenuto, leggendario e favoloso.

Ma, parliamo, un po', in concreto di queste possibilità.

Se tutto quello che studiamo ed in cui diciamo di credere si puo' riassumere
nello splendore di una sintesi ultima, ossia il Monismo delle cose, viene
naturale chiederci:" Cosa vuol dire tutto ciò? Crediamo, in verità, anche in
minima parte, a questo rivoluzionario modo di contemplare la realta'
universale? E quali conseguenze ci attendono e possono innescarsi se
soltanto proviamo a sperimentare la natura della rivelazione, oggettiva o
soggettiva che sia?"

Forse, giunti a questo punto evolutivo, si comincera' a sorridere quando
leggeremo in qualche trattato che ampiezza di qualche chilometro, sulla terra.". E cominceremo ad intendere
che, in qualche modo, sia pur teorico, stiamo collaborando a spingere ancora
più profondamente il chiodo nello spirito libero della divinita', legandola
illusoriamente ad un tempo e ad uno spazio che noi stessi dovremmo avere da
tempo trasceso.

Si afferma che l'essenza del Budda contenga nel suo animo - in modo non
simbolico - tutte le galassie e gli universi concepibili, e ne trascenda
ogni componente riduttiva, vibrando intensamente con i piu' minuscoli atomi
che li compongono.

Cio' vale anche per noi tutti. Si tratta di adottare una
diversa dalle nostre solite. In cio' verremo aiutati dal fatto di esserci
inseriti nei ritmi di una Legge indifferibile della vita; e, quindi, di
avvalerci di un volano cosmico che non mancheremo di percepire ben presto,
durante la della dell'essere.

La stessa telepatia, posta in sincronia con la realta' dell'eterno presente,
si sfoglia di ogni procedura artificiale con la quale e' stata sinora
descritta. La persona, vivente o meno, che noi desideriamo amare (perche' -
sia chiaro - il vero monismo universale si vive e sperimenta nell'amore!) fa
parte del , o del di un metafisico presente
universale; essa e' contenuta nel nostro cuore, come nel nostro cuore sono
contenute tutte le cose. E' quando emettiamo la
pulsazione di congiungimento alla sua realtà individuale. L'unita' delle
cose, da noi vissuta, in piu' o meno intensa realizzazione, sara' il ponte
innato che fara' emergere nella nostra coscienza la consapevolezza di un'
identificazione e di una fusione metafisica con l'oggetto della nostra
funzione telepatica.

Il binomio ha cessato oramai di esistere nello jiva liberato.
Egli - uno - ospita il in lui; il tutto, a sua volta, lo contiene in
vera simbiosi alchemica.

Come un sacro bruco, l'uomo della Nuova Era sta definitivamente erodendo il
tessuto della foglia di maya. Non esiste angolo dell'universo che egli non
realizzi, oramai, come facente parte di un intimo aspetto del suo rigenerato
organismo spirituale.

La sperimentazione dell'unita' della vita conduce alla vera Magia Alchemica
dell'onnipresenza individuale ed eucaristica dell'uomo nel cosmico. E della
sua sperimentale identificazione con quest'ultimo.

(Guido)

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