Aprirsi al cambiamento
(di Antonella Lucato)
"Per anni sono stato un nevrotico, ansioso, depresso ed egoista. Tutti continuavano a dirmi che dovevo cambiare. Tutti, però io non ci riuscivo. Mi sentivo intrappolato e impotente.Un giorno il mio migliore amico mi disse: non importa se cambi o no, io ti voglio bene così come sei! Quelle parole alle mie orecchie suonarono come musica, io mi rilassai, mi sentii amato e vivo e, meraviglia delle meraviglie, cambiai!" (Anthony de Mello)
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Quante volte ci troviamo di fronte al Cambiamento nella nostra vita? Quante volte la vita ci sorprende e cambia i nostri programmi?
Possiamo desiderare di cambiare perché siamo insoddisfatti e vogliamo di più dalla nostra vita. Perché bussa alla nostra porta una gran voglia di realizzare quel sogno che, da troppo tempo, è rimasto chiuso in un cassetto, o custodito gelosamente nel cuore.
Perché certe nostre abitudini ci sono diventate strette come un abito che non è più adatto a noi. Perché vogliamo raggiungere quell'obiettivo che ci siamo prefissati. Perché è arrivato il momento di vivere nuove esperienze, affrontare nuove sfide.
Perché vorremmo guardarci allo specchio e vedere una nuova immagine di noi. Perché è giunto il tempo di cominciare una nuova attività, di vivere in un posto diverso, o di incontrare qualcuno con cui iniziare una nuova storia d'amore.
Cambiare è difficile perché.
Ci sono persone che preferirebbero morire piuttosto che cambiare. La pigrizia è comune a molti. Se cambiare richiede troppi sforzi o fatica, non solo fisica ma anche emotiva, ecco che si trovano giustificazioni e alibi per sabotare, evitare o rimandare il cambiamento. A meno che qualcosa, una situazione che si viene a creare, o un evento che accade all'improvviso, non ci costringa. Oppure soffriamo a tal punto da essere disposti a fare qualsiasi cosa per alleviare il dolore fisico o mentale, emotivo o economico, comunque abbastanza forte da farci entrare in azione.
Qualsiasi cambiamento non può che cominciare da noi stessi.
Cambiare richiede di guardare in noi stessi e decidere di agire. Modificare i nostri pensieri e comportamenti. E' l'energia interiore che ci permette di superare le difese e le giustificazioni della mente. Compiere il primo passo è importantissimo. Ad ispirarci può essere un libro, un articolo, un corso, un seminario, un luogo, un incontro, una persona, una frase o una parola che sentiamo risuonarci dentro.
Quanto bisogna soffrire per iniziare a cambiare?
Dipende da persona a persona ma, generalmente, il dolore è un motore che accende il processo, è una motivazione spesso più forte persino del piacere.
Quando parliamo di cambiamenti vorremmo che fossero gli altri ad attuarli, non noi. Vorremmo avere una bacchetta magica per cambiare, a nostro piacimento, persone e situazioni senza far nulla per modificare ciò che non ci piace, quello che non va più bene, o non è più adatto a noi.
A volte può succedere che, a seguito del nostro cambiamento, la situazione ci sembra inizialmente peggiorare invece che migliorare. E' un segno che qualcosa si sta muovendo. Potrebbe essere il passato che affiora, lasciamo allora che emerga continuando a credere, a ripetere affermazioni positive, a rafforzare il nostro nuovo modo di pensare e di agire.
Tutto è un processo, ce lo insegna la natura. Dal momento in cui si semina una pianta, passa del tempo prima di poter vedere il fiore e il frutto. Allo stesso modo, dal momento in cui decidiamo di operare un cambiamento al momento in cui otteniamo un risultato passa del tempo: viviamo una fase di transizione, oscillando fra vecchio e nuovo. E' un processo naturale che richiede del tempo per sentirsi forti e sicuri del cambiamento effettuato. Quanto tempo, dipende da noi.
Sapere cosa fare e farlo è ben diverso. Il cambiamento richiede l'azione.
Ricordiamoci di gratificarci per ogni passo avanti compiuto, anche il più piccolo. Se solo ci rimproveriamo per quelli all'indietro, l'idea di cambiare diventerà un peso, invece che un'opportunità.
Quando siamo disposti a cambiare veramente, possiamo farcela.
Nessuno può agire per noi: ognuno può trovare dentro di sé l'energia per realizzare il cambiamento che desidera. Quando accettiamo ciò che non possiamo cambiare, e ci impegniamo a cambiare ciò che è nelle nostre possibilità, siamo già sulla buona strada.
Il primo passo consiste nell'essere disposti a trasferire l'energia e gli sforzi che prima si impiegavano nel tentativo di cambiare gli altri o le situazioni, per cambiare noi stessi.
Quando si sta veramente cercando di cambiare, non si perde tempo a parlarne. Si è troppo occupati a farlo. Molte persone preferiscono la quiete dello status quo alla sfida del cambiamento che potrebbe migliorare la qualità della loro vita. Solo in apparenza questo è un risparmio "energetico".
In realtà la nostra mente continua a creare sogni e desideri che, se repressi, possono generare pensieri ed energie negative capaci, a loro volta, di alterare l'equilibrio di mente e corpo, il nostro benessere e la possibilità di crearci una vita piena di serenità e realizzazione di noi stessi.
Esistono vari tipi di allenamento per cambiare.
Un buon inizio è essere onesti con noi stessi e porci delle domande. Le domande ci aiutano:
Che cosa vorremmo cambiare nella nostra vita? Di quali situazioni vogliamo liberarci? Come e cosa vogliamo realizzare ora? Siamo davvero disposti a cambiare? Vogliamo veramente cambiare, o preferiamo continuare a lamentarci di ciò che non abbiamo, non abbiamo avuto o crediamo di non meritare? Per ciò che non siamo, non siamo stati, non riusciamo ad essere o non crediamo di diventare?
Se desideriamo davvero cambiare dobbiamo lavorare su noi stessi, sul nostro atteggiamento mentale e aprire il nostro cuore.
Il cambiamento avviene attraverso la trasformazione della consapevolezza, nasce dal cuore, si espande in tutto il nostro essere e permea ogni ambito della nostra vita. Ciò che manifestiamo con i nostri comportamenti è il riflesso di ciò che proviamo dentro di noi: le nostre convinzioni sul nostro valore, sul nostro diritto ad essere felici, su ciò che sentiamo di meritare dalla vita. Quando queste convinzioni cambiano, cambia anche la nostra vita.
Assumersi la responsabilità delle proprie scelte stimola il cambiamento di abitudini e comportamenti che non ci soddisfano e gratificano più. A lasciar andare modi di essere, persone o situazioni che sono diventate troppo strette. A intraprendere nuovi percorsi e progetti. Ci apre a possibilità che sembrano precluse quando ci sentiamo vittime delle circostanze o degli altri, e non siamo consapevoli di essere noi i protagonisti e gli artefici della nostra vita.
La chiave sta nel riuscire a vedere il valore positivo che ogni avvenimento porta con sé.
Anche quando sembra solo negativo, e il lato positivo è così ben nascosto che trovarlo richiede non poche energie ed un allenamento costante per tonificare la fiducia, sviluppare la creatività, rafforzare lo stato d'animo e dar tono al buon umore.
Il nostro ego vive come un affronto gli avvenimenti che percepisce come negativi e, come accecato, non riesce a vedere nella situazione alcun aspetto positivo.
Nessuna situazione può essere considerata una sconfitta; un fallimento, se noi riusciamo a cambiare e a vedere anche l'altro lato, quello che di positivo possiamo trarne e dare un nuovo senso alla nostra esistenza. Riconoscere i propri limiti, oltre che le proprie qualità e doti, dà la possibilità di avviarsi sulla strada di un cambiamento efficace.
A volte, quando le persone ci lasciano e le situazioni si modificano, ne soffriamo. Temiamo di non poterci rassegnare e di non essere in grado di vedere il bene che ci attende. Se decidete davvero di cambiare, avete bisogno di tempo e del vostro incondizionato impegno per sviluppare le potenzialità dell'immaginazione e della creatività; le vie per riprogettare se stessi e la propria vita.
I cambiamenti che apportate alla vostra vita producono un cambiamento anche delle persone che vi stanno accanto, che potrebbero opporre resistenza. Può essere necessario riuscire a non cedere alle loro proteste e ai tentativi di riportarvi al vostro vecchio comportamento, perché voi facciate per loro ciò che potrebbero e dovrebbero fare da sole.
Insieme al nostro cambiamento spesso cambiano anche le nostre relazioni, le persone che scegliamo di continuare a frequentare, e quelle per le quali sentiamo essere arrivato il momento di lasciar andare.
Cosa ci trattiene dal cambiare?
E' la paura del nuovo, dell'ignoto. Non lasciate che il timore di allontanarvi da tutto ciò che avete da sempre conosciuto, fatto e vissuto, vi impedisca di trasformarvi in una persona più sana, gioiosa e realizzata. Coltivare l'attitudine al cambiamento ci rende più sereni, più disponibili, più fiduciosi nella vita e aperti al futuro.
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