I credenti danno i numeri...
(di Pino Marinaro)
Nel mondo un essere umano su tre crede in Gesù Cristo. La rigorosa e scientifica statistica è il sunto della versione aggiornata per il Terzo Millennio della Enciclopedia Mondiale del Cristianesimo: oltre 1800 pagine di cifre edite dalla Oxford University Press, realizzate con l'ausilio di circa diecimila collaboratori sparsi in tutte la nazioni e destinate agli scaffali delle biblioteche accademiche dei cinque continenti.
Questa accurata indagine statistica non deve essere considerata di parte. Infatti, nei due ponderosi volumi che la raccolgono non viene unicamente analizzata e quantificata la religione cristiana, bensì è svolto con certosina minuzia un lavoro comparativo sulle chiese e i credi nel mondo contemporaneo.
Tanto che, nonostante la decadenza di valori, il materialismo imperante e il clima post-religioso propagandato da tante ideologie, questa epoca almeno nella matematica non appare disancorata dal sacro e distante da Dio.
I numeri, dunque, informano che attualmente i cristiani sono circa due miliardi su una popolazione terrestre complessiva di sei, ovvero il 33% del totale. Dunque il cristianesimo è la religione più diffusa, seguita con una percentuale del 19% dall'Islam. Terzo nella lista l'Induismo, confinato prevalentemente nella sua patria d'origine; poi, molto distaccate, fanno capolino le religioni cinesi. Sono novecento milioni, invece, gli atei e gli agnostici: il 15% del totale.
Tornando al cristianesimo, la ricerca avverte che nel corso del ventesimo secolo i fedeli di Cristo sono raddoppiati, nonostante il fatto che nello stesso secolo si sono verificati pure i maggiori attacchi al verbo di Gesù. Infatti, è stato calcolato che in duemila anni i cristiani eliminati fisicamente per la loro fede sono stati in tutto 70 milioni, di cui almeno 45 milioni solo negli ultimi cento anni: una vocazione indiretta al martirio che invoca riflessioni adeguate.
Ma è pur vero che i cristiani risultano frammentati in oltre 33 mila movimenti e denominazioni diverse: un ginepraio di posizioni, orientamenti e prassi diverse. E pensare che fino a una manciata di secoli orsono si distinguevano solo cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti: quattro come le porzioni di stoffa in cui fu divisa tra i soldati romani la tunica dell'Uomo del Calvario, che pure era stata tessuta in un solo pezzo. Ancora riflessioni, oltre ai freddi dati.
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