Martin Luther King. "I have a dream"...
Con la sua coraggiosa leadership e gli appassionati discorsi sprona all'uguaglianza per i neri del sud. In tutta l'America. Fino alla fine, il 4 aprile 1968.
Questo è il discorso tenuto alla marcia per i diritti civili a Washington, il 28 agosto 1963.
Nel '55, in un Alabama retrograda e razzista, stava seguendo le orme del padre, pastore battista di una chiesa locale.
Nella sua città una sarta afroamericana, Rosa Parks, viene arrestata: si era rifiutata di cedere il posto a un bianco su un autobus. Quest'atto coraggioso è considerato la scintilla che fa deflagrare il movimento per i diritti civili in America.
Martin Luther King organizza scioperi e boicottaggi, e, tra minacce e attentati, intenta una causa alla Corte Federale degli Stati Uniti per mettere in dubbio la costituzionalità delle leggi di segregazione razziale ancora vigenti in alcuni stati del sud. Con la sua coraggiosa leadership e gli appassionati discorsi sprona, sulla scena nazionale, all'uguaglianza per i neri del sud.
...Io ho un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno dell'America. Ho un sogno. Che un giorno questa nazione si alzerà e vivrà il vero significato del suo credo: "Noi riteniamo naturale questa verità: tutti gli uomini sono stati creati uguali".
Ho un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli degli schiavi di un tempo e i figli dei padroni degli schiavi di un tempo si siederanno l'uno accanto all'altro, insieme, al tavolo della fratellanza.
Ho un sogno, che un giorno anche lo stato del Mississippi, oggi soffocato dal manto bruciante dell'oppressione, si trasformerà in un'oasi di pace e giustizia.
Ho un sogno. Che i miei quattro bambini vivano un giorno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della pelle per chi sono nel cuore.
Ho un sogno. Che un giorno lo stato dell'Alabama, governato oggi da chi non parla che di vanificare e dividere, diverrà un luogo dove i bambini e le bambine di colore daranno la mano ai bambini e alle bambine bianchi, e cammineranno insieme come fratelli e sorelle...
E se l'America vuole diventare una grande nazione questo sogno deve avverarsi.
E allora facciamo risuonare l'eco della libertà dalle stupende colline del New Hampshire. L'eco della libertà dagli alti Allegheny della Pennsylvania! L'eco della libertà dalle rocce innevate del Colorado! L'eco della libertà dalle morbide discese della California! Ma non soltanto: l'eco della libertà da Stone Mountain in Georgia! L'eco della libertà da ogni collina e da ogni piccolo cumulo di terra del Mississippi. Da ogni versante, da ogni montagna, facciamo echeggiare la libertà.
Quando risuonerà l'eco della libertà da ogni paese, da ogni stato e da ogni città, potremo accelerare l'arrivo di quel giorno in cui tutti i figli di Dio, uomini neri e uomini bianchi, ebrei e gentili, protestanti e cattolici, potranno darsi la mano e cantare le parole di quel vecchio spiritual Negro, "Liberi, infine! Grazie Dio onnipotente, siamo infine liberi!"
(Martin Luther King) fonte: sadhana
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