L'iridologia: specchio di corpo, emozioni e mente
DI: (Patrizia Capodicasa)
L'iridologia è un metodo che cerca di determinare, attraverso l'esame dell'iride, la sede e la natura di disordini e di lesioni organiche, esistenti nelle varie parti del corpo umano.
L'iride si trova in comunicazione con il sistema cerebro-spinale e simpatico, in maniera tale che ogni alterazione dell'equilibrio corporeo può esprimersi attraverso una dilatazione o contrazione dei vasi ciliari, oppure attraverso una contrazione o un rilassamento del muscolo irideo.
ORIGINI E CARATTERISTICHE
L'origine dell'Iridologia è abbastanza recente; conta poco più di un secolo anche se i Cinesi prima, Ippocrate e Paracelso poi, hanno sempre sostenuto l'importanza dell'occhio umano per la ricerca dello stato di salute
Nasce in Europa, precisamente in Svezia e in Ungheria intorno alla metà dell'ottocento, anche se a fine '600 esistevano già una topografia dell'iride e una diagnosi iridoscopica.
L'occhio, deputato a captare stimoli esterni, con altrettanta sensibilità è in grado di recepire e manifestare quello che accade nell'organismo a cui appartiene.
L'iride, insomma, è come un libro da leggere.
L'occhio trasmette delle sensazioni al cervello e ne riceve delle altre, manifestandole nell'iride attraverso l'alterazione del suo tessuto e del suo pigmento, il che rivela lo stato di "malattia"
Per questo, attraverso l'iridologia, si compie un'indagine profonda d'ogni aspetto che sia possibile evincere non solo dall'iride, ma dall'occhio in genere.
L'esame iridoscopico permette di avere molte informazioni sull'individuo che vi si sottopone: indica il "terreno" genetico, le motivazioni di un certo biotipo, una probabile prognosi e, spesso, anche la terapia e i modi di condurla nel tempo.
OCCHIO ALLA PREVENZIONE
L'iridologia ha anche un grande valore preventivo: l'occhio registra nell'iride, con segni anatomopatologici, tutte le minime alterazioni morfofunzionali di sviluppo, lasciandovele impresse.
Evidenzierà gli organi congenitamente "più deboli" e informazioni endogene ed esogene in rapporto all'organismo, come ad esempio l'alimentazione o le probabili predisposizioni a certe malattie, l'invecchiamento, ecc.
Non è una tecnica invasiva e si dimostra essere del tutto innocua, con una immediatezza di esecuzione notevole. Solo il suo studio richiede molto tempo, applicazione, pazienza e, per una buona diagnosi, molta esperienza e sensibilità.
La diagnosi si basa sull'osservazione di molti aspetti,viene eseguita con un iridoscopio che ingrandisce l'iride e ogni segno viene segnato su una scheda iridologica per dare un'informazione completa di tutto l'organismo.
LA MAPPA DELL'OCCHIO
L'occhio ha una sua precisa mappa. L'indagine parte leggendo l'iride dall'esterno verso l'interno (ossia dal bordo irideo verso la pupilla), oppure in senso inverso.
Esistono diverse mappe della disposizione degli organi; in generale, immaginiamo di avere un corpo umano disegnato sull'iride. Quest'ultima viene divisa in quattro settori, e ogni segno viene individuato come se si trattasse di "leggere" le lancette dell'orologio; ad esempio, alle ore sei troviamo la zona dei reni, alle tre, verso il bordo pupillare, troviamo la zona di tiroide e cuore e, verso il bordo irideo, la zona toracica.
La parte interna, quella all'interno della siepe (in anatomia collaretto) è la sede riflessa dei visceri, vi troviamo l'intestino e vicino al bordo pupillare, lo stomaco.
Ovviamente, ha molta importanza sapere se l'occhio che si sta esaminando è destro o sinistro, perché la mappa è riflessa.
La prima cosa che si stabilisce è la costituzione iridologica: essa si riferisce ad un preciso colore dell'iride, e fornisce le prime indicazioni di base.
Ogni costituzione tenderà a sviluppare patologie a carico di precisi distretti. Per esempio, la costituzione linfatica tende a sviluppare problemi a carico di sierose e mucose (come lo stomaco).
LE COSTITUZIONI E LE DISPOSIZIONI DELL'OCCHIO
Si distinguono 3 costituzioni iridologiche:
1) costituzione ematogena: iride scura, denota geneticamente popolazioni che si sono adattate a vivere in zone calde;
2) costituzione linfatica: iride azzurra o verde (si intende il verde intenso), caratterizza geneticamente popolazioni che si sono adattate al freddo (l'iride è chiara perché mancante di cellule pigmentate);
3) costituzione mista: nasce dalla fusione dei due gruppi, l'iride varia dal nocciola chiaro al verde scuro.
Sono 5, invece, le disposizioni iridee, dove per disposizione s'intende la struttura fibrillare-connettivale dell'occhio, che ci dà informazioni sui geni strutturali.
DISPOSIZIONE NEUROGENA - Fibre disposte a raggiera, in modo molto rettilineo. E' caratteristica di persone che usano molto la funzione pensiero, e le patologie in cui incorre sono in questa sfera (cefalee, esaurimento, ecc.)
DISPOSIZIONE CONNETTIVALE DEBOLE - Le fibre sono disposte in modo irregolare, si raggruppano in certi punti, lasciando scoperte delle zone. Indica un sistema connettivale non ben strutturato. Le patologie in cui possono incorrere sono legate al prolasso dei visceri oppure dell'apparato di sostegno, come scoliosi, distorsioni etc.
DISPOSIZIONE VEGETATIVO SPASTICA - Le fibre sono attratte da spasmi radiali e circolari (come anelli concentrici). Chi ha questa disposizione va incontro a problemi di tipo spastico (come crampi o coliche), perde molti oligoelementi che deve poi reintegrare (magnesio, e calcio in particolare)
DISPOSIZIONE GHIANDOLARE DEBOLE - Segni di difetto a livello di ghiandole endocrine e indice di sistema endocrino debole.
DISPOSIZIONE TUBERCOLINICA - Le fibre hanno la caratteristica disposizione a "capello ondulato pettinato". Chi presenta questa disposizione ha bisogno di ossigeno e aria pura, tende alla ritenzione di liquidi e al'intossicazione per ipofunzione del fegato. Inoltre, è curioso, artista e bohemienne.
Inoltre, nell'iride si possono evidenziare possibili geopatie. Troviamo, per esempio, fibre anomale ad "arco", disposte in modo traverso, come se viaggiassero controcorrente.
LE DIATESI
Altre informazioni sono date dalle seguenti diatesi:
DIATESI ESSUDATIVA - Indice di sistema linfatico carente o intasato, si evidenzia per piccole macchie biancastre a "batuffolo", disposte lungo il bordo irideo.
DIATESI URICA-ACIDA - Tende a ritenere gli acidi, soprattutto quelli urico e lattico. Vi sono schiariture e sbiancamenti
DIATESI DISCRASICA - Molti pigmenti marrone di tonalità diverse, in forma di macchie non omogenee, indice di carenza di depurazione del fegato su base genetica e non da intossicazione.
DISPOSIZIONE LIPIDICA-COLESTERINICA - Depositi biancastri (color "burro") ai bordi dell'iride, indice di deposito di grassi a livello di tessuti.
DIATESI ALLERGICA - Predisposizione ad allergie e intolleranze. Presenza sulla sclera (parte bianca) di vasi radiali, sottili e rettilinei con direzione periferica.
MACCHIE E PIGMENTI
Altre informazioni si possono trarre dalla posizione delle macchie e dal colore dei pigmenti che troviamo nei vari settori dell'iride. Le gamme di colori indicano precisi riferimenti ad organi che possono creare dei problemi. Per esempio, rimanendo nella gamma dei gialli, il giallo chiaro si riferisce ai reni, mentre il giallo aranciato si riferisce alle ghiandole surrenali ed indica stress.
Altre informazioni vengono date dalla lettura degli ANELLI PATOLOGICI che leggiamo sul bordo irideo. Per esempio, abbiamo l'anello colesterinico, un anello bianco lardaceo indicante i lipidi che tendono a depositarsi.
LACUNE E CRIPTE.
Le lacune e le cripte sono diradamenti delle fibre che, a seconda del pigmento, della forma e della profondità,specifiche, indicano dei particolari problemi, come per esempio delle debolezze congenite.
La pupilla è indice del sistema neuro vegetativo e della parte psichica, perché riflesso dell'ipotalamo in riferimento al sistema simpatico e parasimpatico.
Dal bordo pupillare interno ed esterno si possono trarre informazioni di carattere fisico, psichico o emozionale (si valutano anomalie della circonferenza).
Nella pupilla è possibile evidenziare anche aspetti psico-patologici. In un preciso schema, abbiamo deformazioni date da pressioni energetiche di tipo "ambientale interno", legate al super ego, oppure di tipo inconscio medio, legate all'ego.
In condizioni normali, la pupilla occupa 1/3 dell'iride. Ha molta importanza la dilatazione pupillare: in midriasi, la pupilla è piuttosto dilatata e indica un individuo di natura sensibile e dolce; in miosi (pupilla con diametro molto stretto), invece, la persona può manifestare un carattere indagatore, legato ad un aspetto della vita più pratico e materialistico.
SCLERA e VASI
Nell'iridologia vengono considerati anche i vasi che appaiono sulla sclera (parte bianca) e ogni vaso ha una sua precisa connotazione in base alla direzione che prende o alla forma. Ad esempio, un vaso "tangenziale" all'iride può indicare settori dove sono avvenuti processi prolungati nel tempo, superati o ancora in atto.
Naturalmente, quelli qui esposti brevemente sono solo alcuni degli aspetti principali dell'iridologia, che è una disciplina molto più complessa. Il suo studio, come detto inizialmente, richiede molta esperienza ed applicazione. E non basta riuscire a definire una diagnosi esclusivamente in base ai "segni iridologici" che abbiamo esposto. E' fondamentale lasciare che l'occhio ci parli ed imparare ad ascoltarlo.
Da sempre, l'occhio viene chiamato specchio dell'anima e lo è per l'organismo intero.
Spesso è l'iride stessa che ci da precise indicazioni su "dove andare". Lasciarsi guidare è estremamente importante.
L'iridologia assume un aspetto olistico proprio per questo: unisce competenza e intuito.
Forse domani guarderemo le persone negli occhi in modo più attento e con un interesse diverso...
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