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SCHEDA ARTICOLO N. «01554»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: DAVID ICKE
TITOLO: E LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI!
SPAZIATORE bianco

TESTO ARTICOLO

E LA VERITÀ VI RENDERÀ LIBERI

di David Icke
Macro Edizioni
pagg. 590 - ? 20,50
Nelle migliori librerie

INTRODUZIONE - Noi siamo ciò che pensiamo »

Noi creiamo la nostra realtà
È tema comune di religioni e testi antichi quello del "raccogli ciò che hai seminato", "occhio per occhio e dente per dente", e "ciò che fai agli altri
sarà fatto a te".
La parola con cui questo processo viene designato è "karma". Troppo spesso questo karma è visto in soli termini negativi. Qualcosa di spiacevole accade
ad alcune persone ed esse dicono che deve essere stato il loro "karma", che viene presentato quasi come una forma di punizione. A quel livello, è una punizione,
un'autopunizione. Siamo stati noi a crearla, non un qualche Dio adirato e castigatore, col dito puntato! Ciò che chiamiamo karma è, a parer mio, solo un'altra
parola per descrivere il modo in cui creiamo la nostra realtà. Se abbiamo squilibri che ci portano ad agire negativamente nei confronti degli altri, sono
quegli stessi squilibri che attireranno verso di noi un'esperienza fisica, uno "specchio" di ciò che noi pensiamo di noi stessi. In questo senso ciò che
facciamo agli altri tornerà a noi perché noi continueremo ad aggrapparci ai nostri squilibri, alla mancanza di amore di sé, che attireranno quelle esperienze.
Se abbiamo un buon giudizio di noi stessi e una visione positiva della nostra vita, creeremo "quel" mondo intorno a noi. Questo è il "karma" positivo.
lo mi discosto dalla visione del karma che ha la New Age, che sembra credere che una volta che abbiamo fatto qualcosa, deve esserci una reazione karrnica,
indipendentemente da ciò che facciamo successivamente. Ritengo che se agiamo negativamente nei confronti di qualcuno, riconosciamo il motivo per cui l'abbiamo
fatto e mutiamo la causa interiore di quell'azione, allora mutiamo la natura della trasmissione magnetica, la cappa, e non attiriamo il "karma". Non ve
n'è alcun bisogno, perché abbiamo riconosciuto lo squilibrio all'interno di noi. È solo a questo che serve il karma. La creazione riguarda l'amore. Amore
nei confronti di sé stessi e di tutti. Il karma è parte di quell'amore. È un veicolo che ci consente di confrontarci con noi stessi, scaricare il fardello
negativo e proseguire. È un ausilio all'evoluzione, un dono, non una punizione, a meno che noi stessi non decidiamo che sia tale. Non importa quali esperienze
hai avuto nella vita o stai avendo ora, sei stato tu, e nessun altro, a crearle.
Ci sono due cose che valla pena ricordare nel corso della lettura di questo libro e nel corso della vostra vita. Primo: la mentalità da vittima crea una
realtà da vittima.
Secondo: ciò in cui credi verrà realizzato.
Questa creazione della realtà avviene a molti livelli. La somma totale dell'interazione degli individui si accumula nella mente collettiva dell'umanità.
Ogni specie ha una mente collettiva a cui tutti i membri "individuali" di quella specie sono collegati. Noi aggiungiamo costantemente i nostri modelli
di pensiero al livello collettivo e abbiamo accesso ad altri modelli presenti nel livello collettivo. È un processo a due vie. Diamo e riceviamo. Gli scienziati
hanno teorizzato qualcosa chiamato sindrome della centesima scimmia su cui mi sono soffermato in altri libri. Hanno scoperto che una volta che un certo
numero di individui all'interno di una specie impara qualcosa di nuovo, improvvisamente gli altri appartenenti a quella specie possono fare quella cosa
senza che venga loro mostrato. Sono mossi esclusivamente dall'istinto. Sebbene la scienza ufficiale non possa spiegare questo fenomeno con la sua visione
incredibilmente limitata della vita, il processo è molto semplice. Una volta che un certo numero all'interno della specie ha trasferito la nuova conoscenza
a livello collettivo, viene raggiunto un punto di "massa critica". La conoscenza diviene abbastanza potente nella mente collettiva da essere accessibile
ad ogni altro membro della specie. Quando si sintonizzano sulla vibrazione (il modello di pensiero) che contiene la conoscenza, essi sanno come fare qualcosa
senza che venga loro mostrato, perché quel modello di pensiero li sta guidando. Noi chiamiamo questo fenomeno istinto o ispirazione, quando in realtà si
tratta di sintonizzarsi su una vibrazione (una frequenza) che trattiene quella informazione. Tutto ciò che ho detto dell'individuo che si crea la sua realtà
vale anche per la mente umana collettiva. Essa riflette la somma totale del pensiero umano, la somma totale di ciò che l'umanità, nel suo complesso, pensa
di sé. Se l'umanità non si piace, non si ama e non si rispetta, creerà quella realtà su questo pianeta. Attirerà a sé manifestazioni fisiche di come considera
il proprio valore e potenziale. L'unica differenza è che la cappa magnetica non avvolge un'unica persona, ma l'intero pianeta. Ciò crea la realtà globale.
Considerate le conseguenze di questo processo nella vita di tutti i giorni. L'umanità nel suo complesso vorrebbe liberarsi della responsabilità di ciò che
succede nel mondo. Quando qualcosa non funziona, sentiamo gridare: "E ora cosa faranno?". Raramente attribuiamo la responsabilità a noi stessi. Ci piace
lamentarci dei politici e dei banchieri, ma la maggior parte della gente preferisce comunque che siano gli altri a governare il mondo, piuttosto che accettare
le proprie responsabilità e fare la propria parte. Sono questi i modelli di pensiero che dominano la mente collettiva ed essa ha perciò creato quella realtà
su una scala collettiva, globale. La mente collettiva ha creato una risposta per quel desiderio che qualcun altro "lo faccia", attirando insieme campi
magnetici - persone - per costruire la rete segreta che ora controlla la direzione della vita di tutti. Ci hanno dato quello che abbiamo chiesto, o "auspicato".
Succede la stessa cosa con le religioni. Anch'esse sono create dai modelli di pensiero della mente collettiva, così come i media e altre istituzioni che
usano la paura e il senso di colpa a scopo di manipolazione e controllo. Essi riflettono, collettivamente, quello che miliardi di persone fanno nella loro
vita di tutti i giorni. Manipolano la paura e il senso di colpa per raggiungere i loro scopi. Osserva te stesso per qualche giorno e vedi quante volte
tu (e gli altri) usate la paura e il senso di colpa per controllare una situazione. Lo facciamo senza rendercene conto e trasmettiamo questo atteggiamento
ai nostri figli. Cos'è che diciamo loro?
"Sei un bambino cattivo. Se lo rifai ti arriva un ceffone. Aspetta che arrivi a casa tuo padre e vedrai che ti passa la voglia di fare certe cose" (paura).
"Sei una bambina cattiva. Come hai potuto far questo alla tua mamma e al tuo papà? Come hai potuto renderci così tristi e infelici, dopo tutti i sacrifici
che abbiamo fatto per te?" (senso di colpa).

Questi sono solo esempi marginali del modo in cui la paura e il senso di colpa vengono usati sui bambini. Fin dalla più tenera età essi imparano a fare
la stessa cosa agli altri. Quando entriamo a far parte del mondo degli adulti e dei rapporti vigenti al suo interno, l'uso della paura e del senso di colpa
ai fini del controllo e della manipolazione è diventato una forma d'arte. Dovrebbero premiarlo con delle medaglie!
Questo modello di pensiero ha quindi dominato la mente collettiva, e ha creato il riflesso fisico collettivo di ciò, le religioni e le altre istituzioni
che ci dicono cosa pensare e usano la paura e il senso di colpa per controllarci. Ancora una volta, le abbiamo create noi. Sono un riflesso di noi stessi,
almeno del noi collettivo. Questa è una bella notizia perché abbiamo il potere di eliminare questa manipolazione globale rimuovendo la nostra manipolazione
personale.
Tale trasformazione della percezione umana è davvero vitale per il futuro di questo pianeta e del mondo che lasceremo ai nostri figli. Il desiderio dell'umanità
di dare via la propria mente ha permesso che nel corso dei secoli si sviluppasse una struttura che oggi sta per creare una dittatura fascista globale.
Il fascismo è finito con Adolf Hitler? Magari fosse così.
Quello stesso "habitus" mentale controlla il governo segreto del mondo che, minuto dopo minuto, sta manipolando la mente umana affinché accetti una tirannide
globale centralizzata. Questa tirannide è chiamata Nuovo Ordine del Mondo e, a meno che non ci scrolliamo di dosso il nostro torpore spirituale, si manifesterà
attraverso un governo mondiale; una banca centrale e una moneta mondiale; un esercito mondiale; e una popolazione dotata di microchip collegata a un computer
globale: se qualcuno pensa che tutto questo è ridicolo, le pagine che seguono saranno molto illuminanti. Siamo incredibilmente vicini a tutte queste cose.
È ora di crescere e di svegliarsi.
Mentre leggete la storia di come la vostra vita e la vita di questo pianeta è stata controllata e manipolata, vi prego di ricordare che siamo stati noi
a creare tutto questo. Le persone che nomino e gli eventi che descrivo sono solo specchi che riflettono per la razza umana e per la Terra i modelli di
pensiero all'interno di noi. Questo mondo è solamente pensiero umano reso corporeo. Quando riconosceremo quali sono quei modelli negativi e li rimuoveremo,
la nostra realtà cambierà e il mondo cambierà con lei. Ma non prima di allora.
Tutto ha in "noi" un principio e una fine.

CAPITOLO 1 - Il velo delle lacrime:

Noi tutti, chi prima chi dopo, abbiamo osservato il mondo intorno a noi e ci siamo posti le stesse domande. Perché la vita deve essere una battaglia tanto
aspra? Perché sappiamo così poco circa la nostra identità e lo scopo della nostra vita? Perché esistono così tanti conflitti e sofferenze in un mondo che
presenta tante bellezze. e ricchezze?
Nel ricercare le risposte a queste e a molte altre domande, vi chiederò di sospendere le vostre reazioni programmate sul "qui e ora" e di aprire la vostra
mente infinita a possibilità assai più grandi. Non uso la parola "programmate" in modo paternalistico, poiché tutti siamo programmati dai messaggi e dai
principi che sentiamo costantemente nel corso della nostra infanzia, attraverso i media, e attraverso il sistema scolastico. È il liberarsi di quei programmi
che apre le nostre menti e i nostri cuori alla meraviglia, al potenziale e a una comprensione che sta al di là dei nostri sogni. Ho meditato a lungo sulla
natura di questo mondo fisico visibile, cercando di coglierne il senso. Sto consapevolmente compiendo dal 1990 un viaggio di scoperta spirituale. Esso
mi ha svelato tantissime cose che, nel corso della mia vita passata, non mi avevano suscitato pensiero o sensazione alcuna e, per quanto siano stati dolorosi,
quei momenti mi hanno anche condotto verso una comprensione più grande. Ho sperimentato come possiamo sintonizzare la nostra mente, la nostra coscienza,
su altri livelli di realtà e accedere a informazioni lì disponibili, informazioni sconosciute, o almeno non diffusamente conosciute sulla Terra. Ho capito
che le nostre menti - i pensieri, le sensazioni - sono una serie di campi di energia, che usano il corpo fisico come un veicolo dell'esperienza.
In questo momento la nostra coscienza è sintonizzata su questo denso mondo fisico, perciò questa è la nostra realtà. Quando "moriamo", il complesso spirito-mente
(la nostra coscienza) lascia questo provvisorio corpo fisico e passa su un'altra lunghezza d'onda, un'altra fase dell'esperienza e dell'evoluzione.
Un punto assai importante da sottolineare è che la mente di una persona, in uno stesso corpo fisico sullo stesso pianeta, può essere sintonizzata su molte
lunghezze d'onda di conoscenza e comprensione, diverse tra loro. Ecco perché ci sono così tante differenze di coscienza, prospettiva e percezione all'interno
della razza umana. Anche nella nostra vita di tutti i giorni parliamo di persone "su diverse lunghezze d'onda", perché hanno opinioni diverse e pochissime
cose in comune. Il nostro atteggiamento nei confronti della vita e del livello di conoscenza e saggezza che possiamo raggiungere in ogni momento dipende
dai livelli vibratori cui ha accesso la nostra; mente. Tutto questo fa da sfondo necessario a ciò che credo stia dietro alla storia della razza umana da
molti milioni di anni fa fino al giorno d'oggi. La razza umana appare spesso ai miei occhi come un branco di pecore disorientate e smarrite. Guardate infatti
quante volte nel corso della storia conosciuta si è fatto ricorso al simbolismo della "pecorella smarrita" per descrivere la nostra disperata condizione.
Ci siamo in qualche modo distaccati dal nostro più alto potenziale, dalla nostra fonte di potere; questo aspetto viene anche rappresentato simbolicamente
nella storia e nelle varie culture attraverso espressioni come quella dei "figli smarriti" che si sono allontanati dal "padre". La parabola del figliol
prodigo del Nuovo Testamento non ne è che un ovvio esempio. Credo che, a livello simbolico, sia successo esattamente questo, e le conseguenze di ciò spiegano
molte cose del mondo in cui oggi viviamo.
Ritengo che sia impossibile cogliere ciò che è successo se non apriamo le nostre menti verso l'esistenza di ciò che chiamiamo vita extraterrestre. Essa
può includere una varietà infinita di forme. Tutto ciò che intendo con "extraterrestre" equivale a "non di questa Terra": altre civiltà, coscienze e forme
di vita su altre lunghezze d'onda che i nostri sensi corporei non riescono normalmente a vedere o sentire. Per esempio, quando guardiamo alcuni degli altri
pianeti di questo sistema solare e vediamo delle terre apparentemente spoglie e senza vita, stiamo soltanto guardando quel pianeta dalla nostra frequenza
o dimensione dell'esperienza, dalla nostra realtà spazio-temporale. Su un'altra dimensione, quel pianeta può essere un luogo brulicante di vita nello stesso
modo in cui tutte le stazioni radiofoniche e televisive che trasmettono nella vostra regione condividono lo spazio occupato dal vostro corpo. Voi non potete
vederle e loro non si "vedono" tra loro perché stanno operando su lunghezze d'onda differenti. Fate un ulteriore passo avanti e riuscirete a capire che
altre civiltà su altre lunghezze d'onda sono più avanzate nelle loro conoscenze e competenze di quanto non siamo noi attualmente, e così un quadro comincia
a delinearsi, almeno per me e per molti altri. Queste altre civiltà non sono totalmente positive o negative. Come noi, sono un po' di entrambe le cose.
La vita extraterrestre non è qualcosa di straordinario. È lo stesso flusso di vita che noi chiamiamo Creazione o Dio, in una fase diversa di evoluzione
e/o su una diversa lunghezza d'onda di esperienza. Ma molti di questi popoli sono anni, a volte milioni di anni (secondo il nostro concetto di tempo) più
avanti rispetto a dove siamo noi dal punto di vista tecnologico e per quanto attiene alla comprensione delle leggi universali. Se giudichiamo la credibilità
o l'assurdità di qualcosa soltanto a partire dal presupposto dei progressi scientifici su questa lunghezza d'onda del pianeta Terra, non capiremo mai che
cosa ci è accaduto. Ecco perché chiedo agli scettici di aprirsi ad altre possibilità. Se tu fossi un contadino nelle montagne di qualche comunità autonoma
nel profondo dell'Asia, non riusciresti a credere alla descrizione di New York. Ma New York continuerebbe ad esistere. E ricorda, è passato poco tempo
da quando l'idea che gli uomini volassero nello spazio era considerata ridicola.
Nel corso degli anni, mentre cercavo di afferrare la natura della condizione umana, una storia ha cominciato a delinearsi nella mia mente. Quando lessi
un libro intitolato "Bringers of the Dawn (1)", esso confermò alcune delle tematiche che avevo affrontato in "The Robots' Rebellion" (La ribellione dei
robot, N.d.T.) e altre idee che ero andato elaborando nei mesi a seguire. Si tratta di un libro "veicolato", in quanto l'autrice, Barbara Marciniak, ha
sintonizzato la sua coscienza su un'altra lunghezza d'onda della realtà ed ha agito da veicolo per trasmettere le informazioni secondo questa vibrazione
terrestre. Sono sempre diffidente nei confronti dei libri veicolati poiché, come ogni cosa, questo processo può produrre riflessioni ispirate o un mucchio
di stupidaggini. Dipende dalla competenza del veicolo e dal livello di lunghezza d'onda a cui si collega. Come qualcuno ha detto una volta a proposito
del contatto con chi non è più su questa Terra, "la morte non è una cura per l'ignoranza". Chi si collega con lunghezze d'onda vicine alla nostra, può
essere seriamente ingannato.
"Bringers oJ the Dawn" sostiene di riferire le parole di una coscienza che comunica dal sistema stellare a noi noto come le Pleiadi. So che, se non avete
mai sentito parlare di queste cose, vi risulterà difficile crederci. Ma tutto ciò che io posso fare - tutto ciò che ognuno di noi può fare - è dire ciò
che credo e che sento. Credo che questo sistema stellare chiamato le Pleiadi, o per lo meno i gruppi più evoluti di esso, aderisca a un'operazione universale
che si propone di liberare l'umanità e questo mondo dalla prigione in cui viviamo inconsapevolmente da eoni di quello che chiamiamo tempo. Noi siamo la
generazione che assisterà a questo processo.
Si potrebbe dire che il pianeta Terra è stato usurpato e conquistato da un'altra civiltà o da più civiltà, che sono assai avanzate tecnologicamente, ma
piuttosto scarse in fatto di amore e saggezza. Questa è, come sempre, una combinazione significativa e profondamente sbilanciata. lo la chiamo "intelligenza
senza saggezza". Noi viviamo in un universo in cui vige il libero arbitrio, dove, entro certi limiti, possiamo sperimentare ogni tipo di emozione e imparare
dalle conseguenze delle nostre azioni. Perciò la conquista di un pianeta non comporta l'introduzione del "padre", la Fonte di Tutto Ciò che Esiste, che
strappa immediatamente il controllo dalle mani dei rapinatori. Si tratta di un periodo di esperienza grazie al quale tutti noi impareremo ed evolveremo.
Viviamo in una realtà spazio-temporale - "il mondo"- chiamata "Terza Dimensione" e l'interferenza proviene da alcuni dei nostri "vicini", nella Quarta
Dimensione. Tutte le volte che parlo di coscienza extraterrestre o di coscienza della Guardia Carceraria, mi riferisco alla manipolazione da parte della
Quarta Dimensione, attraverso o il controllo del pensiero o l'intervento diretto. Sia gli extraterrestri rapinatori che quelli a cui stanno a cuore gli
interessi dell'umanità furono regolari visitatori della Terra migliaia di anni fa. Essi divennero gli "dei" degli antichi testi e delle leggende che costituiscono
il fondamento della maggior parte, forse di tutte, le religioni di oggi. Se un extraterrestre approdava sul nostro pianeta nei tempi antichi con una stupefacente
astronave antigravità, o se ti fosse capitato di avere una visione medianica di qualcuno su un'altra frequenza, è sicuro come l'oro che avresti pensato
che si trattasse di una divinità! E così successe. Ecco da dove originarono gli "dei", soprattutto gli dei adirati, autoritari, apocalittici: dagli extraterrestri
peggiori. Così nacque la "paura di Dio", e questa paura e la resistenza al cambiamento (che implica disobbedire agli dei) risiede ancora nella psiche collettiva.
Col passare del tempo, come ho descritto diffusamente in "The Robots' Rebellion", questi vari miti divini si sono fusi insieme per formare degli "dei compositi",
basati su aspetti appartenenti alle civiltà precedenti. Questo vale per l'ebraismo, per la Bibbia cristiana, per l'islamismo e molte altre religioni. La
loro versione di Dio si riferisce a quel tipo di extraterrestri da cui ha avuto origine la loro religione o al modo in cui molte storie diverse degli extraterrestri
si sono fuse, nel corso dei secoli, in un Dio composito. Fratelli, siamo qui riuniti oggi per adorare un dio composito, confezionato dagli extraterrestri.
Amen.
Se considerate l'origine delle religioni più importanti, vi accorgerete che si tratta di storie straordinariamente simili a quelle che sentiamo oggi dalle
persone che sostengono di aver incontrato o di essere state rapite dagli extraterrestri. Maometto, che ha fondato l'Islam nel settimo secolo, disse di
essere stato avvicinato dall'Angelo Gabriele che, "in sembianze di uomo, svettava nel cielo sopra l'orizzonte" (2). Questa figura gli disse che doveva
essere un profeta, e a lui furono comunicati i messaggi che formarono il libro sacro dell'Islam, il Corano. Tali messaggi sarebbero stati dettati a Maometto,
in stato di trance, in molte altre occasioni negli anni che seguirono. Egli scrisse anche di aver compiuto un "viaggio celestiale". Molte persone che vivono
nel mondo di oggi e che sostengono di aver avuto contatti con extraterrestri hanno detto le stesse cose di Maometto. Paolo di Tarso, meglio noto come san
Paolo, fu l'uomo che trasformò l'immagine di Y'shua (Gesù) (3) nel dio-messia-salvatore, da cui derivò la religione cristiana. Questo accadde dopo che
egli ebbe una "visione" di Y'shua sulla via di Damasco. Disse anche di essere stato "trasportato" in cielo, o in una serie di cieli (dimensioni) diversi.
Parlando di sé, scrisse:

"Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa, fu rapito fino al terzo cielo. Se con il corpo o fuori del corpo io non lo so - lo sa Dio. E so, che
quest'uomo - se con il corpo o senza il corpo io non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì cose indicibili, cose che all'uomo non è lecito pronunciare."
(Seconda lettera ai Corinzi 12,2-4).

Ancora una volta, questa descrizione ricalca molti dei resoconti odierni rilasciati dai rapiti dagli extraterrestri che sostengono di essere stati portati
in altre dimensioni di realtà, talvolta con il corpo, talvolta senza. San Paolo e il profeta detto Enoch dichiarano di aver visto molti cieli, una volta
"trasportati lassù"; ciò corrisponde a quanto è scritto nei Veda, gli antichi libri sacri dell'India che furono scritti originariamente in lingua sanscrita.
Essi descrivono sette livelli più bassi intorno a questo pianeta. Alcune persone si servono ancora dell'espressione essere "al settimo cielo" per indicare
che gli è capitato qualcosa di meraviglioso. Uno di questi "livelli" è la nostra terza dimensione e proprio sopra di noi dal punto di vista vibrazionale
si trova il livello che ci ha manipolato. I "Guardiani" del Libro di Enoch assomigliano moltissimo agli extraterrestri. I Rotoli del Mar Morto dichiarano
che il padre di Noè era un "guardiano" e Nabucodonosor, Re di Babilonia dal 651 al 604 a.C., ricorda di aver ricevuto visita da parte di un sacro Guardiano
che scendeva dal cielo (4). I Daka nel Buddismo Mahayana erano "esseri che attraversavano il cielo" e si dice che Padma Sambhava, il fondatore del Buddismo
tibetano, abbia lasciato il Tibet su un carro celeste (5). Qualcosa di simile si disse anche a proposito del profeta biblico Elia quando lasciò Israele
(6) e del dio dell'America centrale Quetzalcoatl (7). Descrizioni di dischi volanti, navi volanti e carri celesti abbondano in tutti i continenti e in
tutte le culture. Ancora oggi noi colleghiamo il "paradiso" al cielo, perché è da lì che vennero gli "dei" dei tempi antichi con le loro astronavi. Gli
aborigeni dell'Australia parlano di tre esseri ancestrali, chiamati i Djannawul, che furono associati al pianeta Venere, allo stesso modo di Quetzalcoatl
e della divinità polinesiana, Kahuna (8). Aggiungete a tutti questi i molti esempi citati in "The Robots' Rebellion", e in un'infinità di altri libri che
collegano gli extraterrestri con la creazione e il controllo delle razze terrestri, e a quel punto solo una mente ristretta potrà ignorare almeno la possibilità
- io direi piuttosto la probabilità - che gli extraterrestri siano al centro della storia umana e degli eventi che hanno modellato quella storia.
Ci sono moltissimi aspetti che accomunano i testi antichi alle odierne descrizioni di avvistamenti di UFO ed extraterrestri. Gli studiosi degli UFO hanno
scovato il presunto autore di un rapporto noto come "Memorandum". Bill English fu in Vietnam insieme ai Berretti Verdi, come capitano dei servizi segreti,
e prese parte al recupero nella giungla di un bomber B -52 abbattuto da un UFO. Dopo questa esperienza dice di aver trascorso tre mesi in una clinica psichiatrica,
prima che i servizi segreti dell'esercito statunitense lo assegnassero ad un posto d'ascolto della RAF, in Inghilterra. Lì sostiene di aver trovato ad
attenderlo nel suo ufficio una valigetta sigillata contenente un rapporto di 624 pagine sugli UFO, noto come "The Grudge 13 Report". Il "Memorandum" da
lui scritto contiene la sua analisi personale di questo documento. Esso includeva tutta l'attività segretissima che si svolse intorno agli UFO dal 1942
al 1951, compresi i vari resoconti di sbarchi, avvistamenti, incidenti di UFO, rapimenti umani e catture di extraterrestri da parte del governo. Tutto
questo poteva essere facilmente bollato come disinformazione, perché in materia di UFO ce n'è molta davvero. Ma il rapporto conteneva molti punti interessanti.
Diceva che la lingua dell'extraterrestre catturato era simile al sanscrito, l'antica lingua dei testi sacri indiani, i Veda, che contengono molte allusioni
a cose che sembrano essere astronavi e macchine volanti note come Vimanas, e a "dei" extraterrestri.
"The Grudge Report" affermava che il nutrimento assorbito dai corpi degli extraterrestri da loro esaminati si basava su clorofilla, che (come oggi è noto)
esiste in tutto quello che chiamiamo spazio, e non solo sulla Terra. Nei Veda viene data notevole importanza a una pianta nota come Soma. Essa veniva usata
come droga allucinogena durante i rituali per favorire la comunicazione con il "dio" Indira e con altre "divinità" ed era la bevanda preferita di Indira
e dei suoi colleghi. Data la crescente speculazione intorno al fatto che gli antichi "dei" fossero in realtà degli extraterrestri, è più che una coincidenza
la credenza secondo cui il Soma si basasse su clorofilla allo stato liquido. Varie persone che; sostengono di aver avuto contatti con extraterrestri hanno
riferito che essi si nutrivano di "succo". Credo, tuttavia, che ci siano decine di migliaia di civiltà extraterrestri che hanno visitato questo pianeta,
ed esse saranno molto diverse per quanto riguarda il loro aspetto, la genetica e il modo in cui si nutrono. Alcune senza dubbio sono molto simili a noi
e potrebbero sorpassarci per strada senza destare sorpresa. Altre hanno un aspetto assai diverso dal nostro.
Ritengo che almeno molti dei "miracoli" riportati nelle varie leggende religiose abbiano un'origine extraterrestre (della Quarta Dimensione). La visione
di cui, nel 1917, sono stati testimoni 70.000 cattolici a Fatima, in Portogallo, si avvicina molto alle storie descritte sia nei testi antichi che nel
mondo di oggi. Il "miracolo" di Fatima seguì a una serie di incontri tra tre bambini e uno strano essere, che, secondo la loro testimonianza, a volte si
manifestava nelle sembianze della Vergine Maria. Quell'essere promise di compiere un miracolo per aprire gli occhi dell'umanità, e quelle decine di migliaia
di persone che si riversarono lì per averne una prova, ebbero in effetti una visione fantastica. Ma cosa fu? Uno studioso di UFO, Jacque Vallee, credeva
di saperlo quando, nel 1976, scrisse nel suo libro "The lnvisible College" (Il gruppo invisibile, N.d.T.):

"Non si trattò solo di un disco o globo volante, ma il suo movimento, la sua traiettoria come di foglia che cade, i suoi effetti luminosi, i rombi di tuono,
i ronzii, lo strano odore, la caduta di 'capelli d'angelo' che si dissolvono al suolo, la vampata di calore associata all'avvicinamento del disco, tutti
questi aspetti sono parametri costanti degli avvistamenti UFO di tutto il mondo. E tali sono anche le paralisi, le amnesie, le conversioni e le guarigioni."

I bambini fecero arrivare al Papa un messaggio sigillato ricevuto dal loro trasmettitore, con l'indicazione che doveva essere aperto e reso pubblico solo
nel 1960. Il Papa lo aprì nel 1960, ma stiamo ancora aspettando che il contenuto sia reso pubblico! Una cosa è certa: se avesse confermato i fondamenti
della religione cattolica romana sarebbe rimbalzato nell'etere nel giro di pochi minuti. Allora cos'è che diceva?
Sono convinto che anche il "Dio" dell'Antico Testamento noto come Yhwh (Yahweh) si basi su un extraterrestre, o meglio, su una serie di essi. È interessante
il fatto che, mentre la religione ebraica è concepita come fede nell'"Unico Dio", i testi ebraici originali non sostengano questa tesi. Mentre la traduzione
italiana parla di un "Dio", la parola ebraica è Elohim, il plurale, cioè "Dei". Similmente, laddove in italiano troviamo "Signore", l'ebraico recita Adonai,
ossia "Signori". Geova, che viene spesso scambiato con Yahweh, sembrerebbe avere una diversa origine. Molto probabilmente si tratta di un altro extraterrestre.
Se nel leggere l'Antico Testamento e altri antichi testi sostituite ogni allusione a "Dio" o agli "dei" con "extraterrestre", vedrete che il tutto comincerà
ad avere un senso e a divenire ovvio. È importante ricordare che in termini di evoluzione, la distanza temporale tra il momento in cui questi resoconti
furono scritti ed oggi non è nulla, neanche un batter di ciglia.
Odierni fenomeni legati agli UFO e riportati da migliaia di persone - che includono stupefacenti immagini olografiche, esseri e aeromobili che appaiono
e scompaiono (dimensioni alterne) e un mucchio di altre visioni e trucchi tali da mettere in ombra Walt Disney - furono compiuti da extraterrestri nei
periodi durante i quali ebbero origini le maggiori religioni. Questi manipolatori della Quarta Dimensione crearono le religioni per controllare la mente
umana nel tentativo di controllare questa dimensione.

Note:
1. Barbara Marciniak, "Bringers oJthe Dawn" ("Portatori dell'alba", N.d.T.), Bear & Co, Santa Fe, 1992.
2. Hari Prasad Shastri, "The Ramayana OJ Valmiki", Shanti Sadam, Londra, 1976, vol. II, p. 95.
3. Gesù è la traduzione greca di un nome giudeo, probabilmente di Y'shua, traduzione ebraica di Joshua. Il nome completo sarebbe stato Y'shua ben Josef
(Joshua, figlio di Giuseppe).
4. George C. Andrews, "Extra-Terrestrials Among Us" ("Gli extraterrestri tra noi", N.d.T.), Llewellyn Publications, Usa, 1983, p. 63.
5. lbidem, pp. 54-55.
6. lbidem, pp. 73-74.
7. lbidem, pp. 72-73.
8. lbidem, p. 63.

http://www.edicolaweb.net/libr128c.htm

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