ANIMALI E UOMINI E LORO RAPPORTI IDEALI
(di Geoffrey Hodson)
"Siate più gentili di quanto le circostanze lo richiedano"
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I rapporti ideali dell'uomo con i membri del regno animale possono essere espressi meglio con la parola "umanità". A sua volta il termine "umanità" viene definito come benevolenza, compassione, gentilezza sentita ed estesa a tutte le creature senzienti e quindi anche agli animali.
Ma perché mai il senso di "umanità" del trattamento degli animali è tanto importante?
E' importante per almeno otto ragioni:
Per garantire la pace universale e per fare cessare le guerre. Vi è un rapporto di causa ed effetto fra il trattamento degli animali e lo stato di tensione e di guerra o di pace sulla terra. Affermo che così è ed anche sostengo che nessuna persona ben pensante può ignorarlo.
La Vita tutta, tutta la manifestazione e tutte le umane manifestazioni sono governate da una Legge immutabile. L'effetto invariabilmente segue la sua causa. Una reazione analoga segue ad ogni azione. La guerra e l'ostilità perpetua dell'uomo contro gli animali genera a sua volta le guerre fra gli uomini.
L'esistenza e l'azione di questa Legge fondamentale è sempre stata sostenuta da ogni grande Maestro dell'Umanità.
La Bibbia dice: "Il sangue di colui che spargerà sangue, sarà sparso dall'uomo". (Genesi, IX/6) Il Cristo disse: "In verità vi dico che il cielo e la terra passeranno prima che un jota della Legge venga smentito, finché tutto sarà adempiuto". (Matteo, V/18) Ed anche: "E' più facile che il cielo e la terra vengano meno che la Legge manchi". (Luca, XVI/17) Ed inoltre: "Non giudicate affinché non siate giudicati poiché con la misura che misurerete agli altri, sarà pure misurato a voi". (Matteo, VII/1, 2). "Poiché qualunque cosa volete che gli altri facciano a voi, fatelo prima voi a loro: in ciò si compendia la Legge ed i Profeti". (Matteo, VII/12)
Il grande filosofo Carlyle disse: "Ogni opera è come un seme che viene seminato, esso cresce, si sviluppa e porta i suoi frutti, che alla loro volta se minano altre azioni per infinite generazioni di vite e di opere".
Infine S. Paolo chiaramente afferma: "Dio non si può ingannare, ciò che l'uomo semina, raccoglierà".
Queste frasi non rappresentano minacce, ma sono Leggi precise in conformità delle quali operano le forze della vita e cioè chiunque procura o tollera un dolore fatto agli altri, riceverà altrettanto dolore", chi opera crudeltà, riceverà crudeltà.
Gli sfruttamenti, le torture, il maltrattamento, l'uccisione degli animali da parte dell'uomo, apportano a loro volta all'uomo gli orrori della guerra.
Soltanto un'umanità "umana" può sperare in una pace duratura sulla terra. Per bandire la malattia ed assicurare la salute generale.
Le malattie derivano da due cause principali: la prima è dovuta al fatto di infliggere del dolore agli altri esseri senzienti in qualunque forma e a qualsiasi essere umano o animale, poiché un dolore provocato ritorna sempre su chi lo ha generato sotto forma di altro dolore e malattia.
La seconda causa consiste nella errata condotta di vita che comprende cattivo trattamento del proprio corpo ed errato uso dei suoi poteri.
Il mangiare carne, per esempio, contribuisce ad entrambe queste cause e cioè per il dolore procurato agli animali e, in secondo luogo, per l'introduzione nel corpo di sostanze altamente tossiche e putrescenti.
Ogni non necessario dolore fatto agli animali, sia come maltrattamento, vivisezione, uccisione per sport, per nutrimento o profitto, contribuisce in gran parte all'origine delle malattie di cui soffre l'umanità.
La salute dipende superlativamente dal senso di "umanità" che l'uomo nutre per il prossimo, uomo o animale che sia e senza il quale non potrà mai essere durevolmente goduta.
Per purificare l'anima dell'uomo dalla crudeltà e dalla colpa di sangue inerme, per promuovere l'evoluzione spirituale. La misura della statura della pienezza di Cristo fu dichiarata da S. Paolo quale méta suprema dell'umana evoluzione. La collaborazione con le finalità evolutive, significa affrettare il suo adempimento in se stessi e nel prossimo.
Il raggiungimento della "Cristianità" nell'uomo dipende dal modo di vita simile a quello di Cristo, ciò vuol dire condurre una vita di amore e di servizio, libera da passioni animali e dalla colpa di sangue.
Inoltre, vuol dire l'eliminazione delle caratteristiche di crudeltà dalla natura umana, cessando di essere crudeli ed esprimendo e sviluppando la compassione.
Uno dei maggiori servigi che l'uomo possa rendere a Dio è l'esercizio della compassione verso il prossimo, sia uomo che animale.
In tal modo, purificandosi e cooperando con lo scopo spirituale della Natura, l'uomo può rapidamente progredire verso la méta della sua perfezione o della Cristianità.
Per assistere l'evoluzione animale sostituendo la crudeltà (che produce paura) con l'umanità che evoca fiducia.
La vita divina è presente e si svolge in grado elevato tanto nell' uomo quanto negli animali. La crudeltà verso gli animali, evoca la paura che ritarda il progresso.
Il senso di umanità e l'amore, al contrario, risvegliano ed accelerano il progresso evolutivo degli animali che sono in relazione con l'uomo. Dato che l'uomo è evolutivamente più vecchio, per esso costituisce un preciso dovere di aiutare con ogni mezzo a sua disposizione il progresso dei fratelli minori del regno animale e, con questo servizio reso ai minori, l'uomo a sua volta accelera il proprio progresso verso la perfetta umanità.
Per bandire la bruttezza dalla faccia della terra e per incrementare il Bello. La bellezza costituisce la caratteristica dell'uomo e della stirpe civile e colta. La crudeltà, il maltrattamento, sono bruttura. L'uomo è bellezza ed armonia. Una vita umanitaria è una vita bella. L'incremento della bellezza costituisce un'estrema necessità.
Il mercato della carne invece rappresenta una delle sorgenti più feconde della bruttura e rozzezza. Il vegetarismo promuove la bellezza, la raffinatezza, la cultura. Il confronto fra i lamenti di morte e odore dei mattatoi con la bellezza e la fragranza di un giardino non lascia alcun dubbio. Dimostra il contrasto fra l'orrendo e il gaio e il bello.
La pura semplicità e la bellezza dei frutti maturati al sole, degli aranci, dell'uva, delle noci, del frumento, del miele è infinitamente preferibile agli orrori e alla bruttura del commercio della carne, cioè di cadaveri e carcasse.
Per salvare gli animali, i bambini, le donne, gli anziani, i deboli dalla sofferenza e dal dolore.
A parte le finalità evolutive e dell'idealismo religioso, il dolore per se stesso ha un significato diretto immenso, tanto nell'esperienza umana quanto in quella animale. Il dolore restringe, la felicità espande Il dolore ha un'importanza tremenda per l'umanità e per gli animali, costituisce la cacofonia nel canto della vita.
Causare o tollerare una sofferenza non necessaria costituisce un delitto contro il Creatore, contro la Creazione, contro il Divino Amore e contro il nostro prossimo.
Gli animali e gli uomini sono interdipendenti per quanto riguarda la loro felicità e il benessere.
Tuttavia, l'inumanità dell'uomo nei confronti degli animali è proverbiale e certamente l'uomo è di gran lunga il peggiore nemico che il regno animale ha da temere. La Vita in tutte le creature è unica e perciò ogni qualvolta l 'uomo nuoce ad un essere senziente, in realtà ingiuria la Vita stessa, perch é tutti gli esseri sono affini. Per la stessa ragione l'uomo nuoce a se stesso e anche se non in modo immediato, pure, deliberatamente, ferisce il proprio corpo.
I mattatoi costituiscono il culmine della malvagità: ogni momento di ogni giorno in una terrificante agonia e indescrivibile paura, centinaia di migliaia di inermi animali vengono uccisi senza necessità.
Vengono allevati per essere ammazzati allo scopo di soddisfare l'umano appetito per il sangue e la carne e per far tornare i conti ai commercianti.
Ogni mattatoio è come un campo di Buchenwald e ogni laboratorio di vivisezione è come quello di Belsen e Dachau, ma quelli continuano ad esistere; ce ne sono a migliaia in tutto il mondo.
Se l'uomo potesse tendere il suo orecchio interiore al canto della Vita la sentirebbe addolorata dai lamenti di milioni di animali torturati e questo lamento si eleva come un rantolo di agonia da tutte le parti della terra.
Chi una volta ha udito un tale lamento non potrà mai più dimenticarlo sapendo quale intensità di dolore provoca tanto orrore.
Se il lettore ritiene che queste descrizioni non siano che parti di fantasia, cerchi di leggere i resoconti dettagliati delle esperienze dei vivisezionisti.
Un autore scrive: "Che sia vero che una nuova era di salute sarà raggiunta per mezzo di tali crudeltà?"
E' questo il nuovo spirito che deve animare i popoli pacifici?
No!...è impossibile costruire un mondo di amore sulle basi di odio e di crudeltà.
Si devono trovare nuove basi nella simpatia e compassione per l'inerme, allora avremo il tempo che è stato profetizzato dal Dottor Bigellow: "...quando il mondo dell'avvenire considererà i tempi della moderna vivisezione nel nome della scienza, come oggi consideriamo i tempi tenebrosi quando, in nome della religione, si bruciavano sul rogo le creature umane".
La vivisezione ha ormai più di 50 anni di vita e si possono quindi avere le prove dei suoi successi.
E' stata finanziata dallo stato, incoraggiata dalla stampa, sostenuta dagli interessi commerciali e ha avuto tutto quello che un istituto scientifico potrebbe avere.
Che cos'è ancora che ritarda il progresso della scienza medica?
E perché mai tali esperimenti sugli animali non hanno recato gli sperati successi di una nuova era di salute?
A queste domande risponde il Dottor Starling, docente di Fisiologia all'Università di Londra:
"Tutti gli esperimenti sugli animali sono del tutto inutili, a meno che i metodi escogitati non siano destinati a beneficio degli animali stessi e come supplemento alla conoscenza che deriva dalle osservazioni cliniche. Il problema verte sempre nell'applicazione all'uomo e cioè l'esperimento finale deve essere fatto esclusivamente sull'uomo, sia che si sottoponga volontariamente sia che le necessità lo costringano".
Nel "Medical Times" dell'Aprile 1934 si afferma: "Dallo studio della anemia provocata negli animali per deficienza di ferro e per ripetute emorragie, si è pervenuti alla conclusione che la somministrazione del ferro per via parenterale non ha alcun effetto terapeutico".
La carne non solo non è necessaria all'uomo ma, al contrario, è causa di cattiva salute.
Gli animali più robusti sono tutti vegetariani.
La lunghezza del canale alimentare nell'uomo dimostra che egli non è adatto alla dieta carnea. Il canale alimentare è lungo nove metri e inadatto alla eliminazione di sostanze altamente putrescenti.
Gli animali carnivori hanno invece un apparato digestivo tubolare assai semplice che non consente una lunga digestione e generalmente consuma carcasse fresche e da poco uccise.
I denti canini presenti nell'uomo non significano affatto che la natura destin ò l'uomo alla dieta carnea, perché le scimmie antropoidi ne hanno due anche più aguzzi, per quanto siano assolutamente frugivore.
L'uomo primitivo non si può dire che fu creato carnivoro, né su base anatomica né scritturale, infatti nel Genesi (I/29) leggiamo: "E Dio disse: Io vi do tutte le erbe che producono seme che son sopra la terra e tutti gli alberi fruttiferi che fanno seme; queste cose vi saranno di cibo".
La non necessaria sofferenza mentale, emozionale, fisica inflitta dall'uomo all'uomo è pure continua e universale.
Grida e lamenti di agonia sorgono dalle vittime umane della crudeltà. Queste si uniscono a quelle evocate dalla sofferenza delle punizioni, degli incidenti, della cattiva salute, delle malattie e fanno appello al cuore del sensitivo.
Il problema è estremamente importante, anzi costituisce una impellente necessità che la sofferenza cessi nel mondo. La sofferenza non necessaria è un male che deve essere bandito dalla terra.
Il Nuovo Ordine deve essere caratterizzato dalla diminuzione dei dolori del mondo e dall'aumento della felicità e della pace.
Per rendere l'umanità responsiva agli impulsi spirituali e alla divina influenza. Con questo mezzo si può accelerare l'evoluzione di tutta la razza umana. Lo spirito cerca la materia sempre più raffinata per esprimersi. La vita cerca di modellare forme di bellezza sempre più perfette. La coscienza cerca continuamente veicoli più efficienti e meno resistenti alla sua influenza.
La crudeltà, il dolore e la paura che ne risultano rendono il corpo pi ù rozzo, sordo spiritualmente e non sensitivo e così pure le emozioni e la mente. La crudeltà perciò ritarda la sua evoluzione. L'umanità e la felicità, la fiducia e la libertà che derivano da questa, raffinano e rendono spiritualmente più responsiva la natura di coloro che ne ricevono i doni. Il sentimento di umanità perciò accelera grandemente l'evoluzione.
Perché la divina qualità dell'amore viene impedita dalla crudeltà e non permette l'espressione dell'umanità.
L'umanità si trova all'alba di una Nuova Era e sulla soglia di un livello nuovo di coscienza. La Nuova Era sarà un'era di unità e il nuovo livello di coscienza sarà quello della percezione intuitiva della vita di tutti gli esseri, invece la crudeltà, come un demonio mostruoso, sbarra la via al raggiungimento di questa méta.
Essa è la grande nemica dell'umanità. Bisogna bandire la crudeltà e sostituirla con la compassione.
Il divino nell'uomo arretra respinto dalla crudeltà della quale la materia nell'uomo stesso lo rende colpevole. Chi opera per la causa della compassione, opera per la causa del progresso, della civiltà e dell'evoluzione dell'uomo.
Queste sono le otto ragioni che consigliano di coltivare il senso di umanità.
Ma vi sono almeno sette modi con i quali l'uomo umanitario può servire il prossimo e il regno animale:
Il primo consiste nell'adottare l'ideale dell'innocuità come principio e guida nella vita; coll'essere cioè veramente umani nel pensiero, nel sentimento, nelle parole e nell'azione. La parola è assai importante perché le parole sono forze potenti tanto nel ferire quanto nel lenire.
Il secondo modo consiste nel diminuire la crudeltà del mondo con l'at- tenzione di non offendere senza necessità alcuna creatura vivente e con la determinazione di rifiutare di mangiare carne, volatile e pesce o di usare pellicce o piume e di partecipare ad alcuno sport crudele o sanguinario, di partecipare a spettacoli dove vengono esibiti animali, abbandonando il teatro dove si esibiscono; di rifiutare ogni prodotto di vivisezione come sieri, estratti glandolari e trapianti. La crudeltà, infatti, è inseparabile da tutti questi fatti.
Il terzo modo consiste nell'aderire ai movimenti veramente umanitari e con la collaborazione con i medesimi.
Il quarto modo consiste nel promuovere la causa umanitaria nel tutela- re e operare per l'educazione umanitaria dei bambini. Ciò significa e stendere a tutti i bambini indistintamente il trattamento più gentile possibile a casa e a scuola e dare educazione e trattamento umani a tutte le creature. La punizione corporale non è né giustificabile né benefica; essa crea difficoltà psichiche e incoraggia la crudeltà. Se i bambini vengono trattati con gentilezza, crescono come cittadini do- tati di umanità. Se invece vengono trattati crudelmente tendono, a loro volta, ad esibire la loro crudeltà. La crudeltà verso i bambini è una delle forme più diffuse e dolorose di inumanità . Tutti coloro che operano per la sua abolizione rendono un servizio di incalcolabile valore all'umanità. I bambini così ispirati e diretti con l'esempio e l'educazione apprenderanno per tutta la vita come procedere con genti- lezza e amore.
Il quinto mondo consiste nel diventare "una voce" che si fa sentire con tatto, saggiamente, a tempo debito, sapendo quando si deve parlare e quando tacere. Chi è dotato di spirito umanitario deve dimostrare a morevole gentilezza per tutto quello che vive e conservare ciò come il più nobile modo di vivere e il più elevato ideale della condotta uma- na.
Il sesto modo viene offerto dalla Chiesa. Gli umanitari devono richie dere l'interessamento della Chiesa per la causa umanitaria, perché il nostro Signore Cristo con il Suo divino amore per tutto quello che sof fre diede il più nobile e perfetto esempio a tutto il mondo cristiano, anzi a tutta l'umanità. Dall'Antico Testamento ricaviamo l'insegnamen to della dieta vegetariana (Genesi, I/29): "E Dio disse: vi do ogni er ba che porta seme che si trova sulla faccia della terra ed ogni albero che reca frutti, queste cose vi saranno per cibo". Durante la settima na mondiale per la protezione degli animali e specialmente il giorno di S. Francesco d'Assisi, chiedere a tutti i sacerdoti di predicare sul dovere della compassione e della gentilezza verso gli animali.
Il settimo metodo per promuovere la causa umanitaria: bandire la cru- deltà dalla terra ed evocare lo spirito di compassione, con l' uso del la preghiera e dell'affermazione mentale. Ecco una preghiera che ogni umanitario dovrebbe usare:
"Oh, Signor Nostro, Signore di Compassione e di Amore possa la Potenza del Tuo Amore, che tutto abbraccia discendere nei cuori degli uomini, risvegliando in loro l'amore e la compassione per tutto quello che vive".
L'affermazione della verità spirituale e della Legge può essere fatta mentalmente e verbalmente o nei due modi assieme. Può essere ripetuta per tre volte al giorno, mattina, mezzogiorno e la sera.
Eccovi alcuni altri esempi: "La vita di tutti gli esseri è unica. Il dolore inflitto ad un essere qualsiasi, ferisce tutti gli altri. Che l'umanit à realizzi l'Unità della Vita. Che la compassione, la tenerezza e la pietà possano colmare i cuori degli uomini. Che la crudeltà possa scomparire dalla faccia della terra. Possa il divino amore che tutto abbraccia, colmare il cuore degli uomini".
Ognuno dei pensieri elencati sopra, mentre viene affermato mentalmente dovrebbe essere profondamente sentito e chiaramente con forza diffuso nel mondo mentale. A questo scopo bisogna fare una breve pausa dopo ogni affermazione.
La compassione, la gentilezza, l'umanità sono le caratteristiche dell'uomo veramente colto e virile.
La causa umanitaria perciò in questo tempo è estremamente importante.
Come simbolo può essere assunto un cuore vivente e pulsante, sempre più sensibile al dolore e alla gioia.
Al servizio del Cuore divino della Vita, che è il nostro Signore Cristo, al servizio dei cuori di tutti gli uomini, al servizio dei cuori di tutti gli esseri alati, natanti e striscianti, al servizio di tutti questi esseri si dedica la vita dell'uomo umanitario.
La causa umanitaria è perciò grande e nobile oltre ogni dire. Un grande portatore di luce e servo dell'umanità scrisse: "Tenda la tua anima l'orecchio ad ogni grido di dolore, come il loto apre il suo cuore per bere il sole mattutino: Il sole ardente non asciughi una sola lacrima di dolore, prima che tu non l'abbia tersa dall'occhio del sofferente.
Ma ogni lacrima umana cada sul tuo cuore e vi resti, né tergerla mai finché non sia rimosso il dolore che la produsse. Queste lacrime, o tu dal cuore compassionevole, sono i rivi che irrigano i campi della carità imperitura". ("Voce del Silenzio" di H.P. Blavatsky)
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