Brevi 'Sutta'- tradotti da DJ Gogerly, pubblicati postumi
Tradotti in Italiano da Aliberth Meng
JOURNAL ASIATIQUE, publié par la société ASIATIQUE - Sixième Série- TOME XX - [Parigi, L'Imprimerie nationale] [1872](Digitalizzato e cura di Christopher M. Weimer, maggio 2002)
PARTE PRIMA:
- Il PARABHAVA-Sutta -
Così ho udito: quando il Buddha una volta era residente a Jetavana, al vihâra di Anâthapindika, nelle vicinanze della città di Sâvatthi, un certo Deva in possesso di piacevole aspetto, avvicinò il Buddha, dopo passate le prime dieci ore della notte (nel cuore della notte), illuminando tutta Jetavana con il suo splendore, e dopo averlo adorato, si mise su un di lato a lui presso (ad una rispettosa distanza) e gli parlò in forma di strofe:
1) Signore Buddha della famiglia di Gotama, sono venuto da te per proporti la domanda: Chi è la persona che declina (dalla prosperità)? Qual'è la causa che porta al declino della prosperità?
2) La persona che avanza nella prosperità può essere facilmente conosciuta, e così è la persona che declina. Colui che si delizia nel (praticare) le dieci azioni meritorie (1) raggiungerà la prosperità, mentre colui che mantiene la sua avversione declinerà dalla prosperità.
3) Sappiamo che questa è la prima causa che porta gli uomini al declino dalla prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare la seconda causa che porta a tale risultato.
4) Se una qualsiasi persona si accompagna ad uomini malvagi e ha una avversione verso il giusto, e compie azioni da uomini malvagi, ciò sarà la causa perché essa abbia il suo declino dalla prosperità.
5) Sappiamo che questa è la seconda causa che porta al declino della prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare la terza causa. Che cos'è che porta al declino della prosperità?
6) Se un individuo cade abitualmente nel sonno (quando è seduto, camminando, o stando ferma, ecc), è uso a cattive compagnie, ha un temperamento "malvagio", o non esercita se stesso, questo opera come causa verso il declino della sua prosperità.
7) Sappiamo che questa è la terza causa che porta al declino della prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare la quarta. Che cos'è che porta a questo risultato?
8) Se una qualsiasi persona non sostiene e non mantiene i suoi genitori nella loro vecchiaia, avendo il potere per farlo, ciò potrebbe causare il declino della sua prosperità.
9) Sappiamo che questa è la quarta causa che porta al declino della prosperità. O Bhagavâ! Ti prego di dichiarare la quinta causa. Cos'è che porta a questo risultato?
10) Se un individuo pronuncia il falso, e quindi si approfitta di un Samana, un Brâhmano, o anche di un qualsiasi altro mendicante, ciò opererà come causa verso il declino della sua prosperità.
11) Sappiamo che questa è la quinta causa che porta gli uomini al declino dalla prosperità. Ti prego, o Bhagavân! di dichiarare la sesta causa: che cos'è che porta questo risultato?
12) Se un qualsiasi individuo possiede oro in abbondanza, abbondanza di kahapana, e vari tipi di vivande, e soltanto lui da solo gode la sua ricchezza, questo sarebbe una delle cause del declino della sua prosperità.
13) Sappiamo che questo è il sesto motivo che porta gli uomini al declino della prosperità. Ti prego, o Bhagavân, di dichiarare il settimo: che cos'è che porta a questo risultato?
14) Se una qualsiasi persona non rispetta le sue amicizie, spinto da una troppo alta considerazione di sé, basata sulla sua superiorità in nascita, ricchezza, o famiglia, questo opererà come una causa verso un declino della sua prosperità.
15) Sappiamo che questo è il settimo motivo che porta gli uomini al declino nella prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare l'ottavo: cos'è che tende ad un calo della prosperità?
16) Se una qualsiasi persona diventa degenerata, un ubriacone molesto o un giocatore, e così via, sperperando interamente il suo reddito, questa sarà una delle cause del declino della sua prosperità.
17) Sappiamo che questo è l'ottavo motivo che porta al declino della prosperità dell'uomo. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare il nono: che cos'è che porta al declino della prosperità?
18) Se un uomo non è amorevole verso sua moglie ed è visto in compagnia di prostitute e con le mogli degli altri, questa è una causa che porterebbe ad una diminuzione della sua prosperità.
19) Sappiamo che questa è la nona causa che porta al declino della prosperità degli uomini. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare il decimo: che cos'è che porta a questo risultato?
20) Se un uomo vecchio prende per moglie una donna giovane, con seni come frutti-di-timba, e rompe l'armonia e la pace per motivi di gelosia, questo opererà come causa verso il declino della sua prosperità.
21) Sappiamo che questa è la decima causa che porta gli uomini al declino della prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare l'undicesimo: che cos'è che porta su questo risultato?
22) Se una persona affida la gestione dei suoi affari ad un uomo, o donna, che siano ambiziosi e golosi, o li mettano a capo della sua famiglia, questa sarebbe una causa per ottenere il declino della sua prosperità.
23) Sappiamo che questa è l'undicesima causa che porta gli uomini al declino della prosperità. O Bhagavân! Ti prego di dichiarare la dodicesima: che cos'è che porta al detto declino?
24) Se un individuo nato da stirpe reale, è però carente in ricchezza e pieno di ambizione, ed aspira alla sovranità, questa è una causa che lo porterà a un declino della sua prosperità.
25) Quindi l'uomo saggio che ha ben visto le cause che in questo mondo portano al declino di prosperità dell'uomo, si comporterà qui in modo tale che gli darà diritto ad una nascita in cielo.
- Il Metta-Sutta, o Il Discorso sulla mitezza -
Così ho udito: il Buddha risiedeva nel giardino di Anâthapindika in Jetavana, vicino Sâvatthi. Egli allora convocò i suoi monaci e disse loro: "Ci sono undici vantaggi, o monaci, derivanti dal coltivare, dal meditare, dal diventare familiarizzati, guidati, stabiliti, seguendo ed agendo secondo uno spirito di mitezza e di libertà dalla passione. Questi undici [vantaggi] sono tali che colui che così agisce dorme sereno, si sveglia rinfrescato, non ha brutti sogni, è amato dagli uomini, è amato dalle divinità, è preservato dai demoni, non possono fargli del male né fuoco e né veleno, né spada può ferirlo, egli è in costante tranquillità, è di aspetto piacevole, muore nel pieno possesso dei suoi poteri intellettuali, ed in seguito otterrà esistenza nel mondo di Brahma. Questi sono gli undici vantaggi che derivano dal coltivare, meditare, essere familiarizzati, guidati, stabiliti, seguendo ed agendo secondo uno spirito di mitezza e di libertà dalla passione.
Quando il Buddha ebbe parlato così, i monaci furono molto edificati e confortati.
Il METTÂNISAMSA-Sutta, o i Vantaggi della mitezza.
1. Colui che non viola i sentimenti di amicizia (2), ogni volta che partirà dalla sua residenza otterrà abbondanza di cibo, e diventerà strumento per sostenere molti altri.
2. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, quando visita città, paesi, o provincie, sarà ovunque trattato con rispetto.
3. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, non sarà mai assalito dai ladri, non riceverà mai disonore da principi, e potrà sfuggire da ogni nemico.
4. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, potrà ritornare in tranquillita alla sua casa, sarà rallegrato in compagnia delle persone, e sarà un capo tra i suoi famigliari.
5. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, che esercita ospitalità agli altri, sarà sempre trattato in modo ospitale, onorando gli altri egli stesso sarà onorato, e il suo buon nome sarà lodato ovunque.
6. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, facendo offerte agli altri, riceverà egli stesso offerte, salutando gli altri egli riceve saluti, e raggiungerà onori e fama.
7. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, risplenderà come il fuoco, sarà splendente come gli dei, e sarà mai abbandonato dalla prosperità.
8. Colui che non viola i sentimenti di amicizia, avrà fecondi allevamenti di bovini, abbondanti raccolti, ed anche i suoi figli avranno prosperità.
9. L'uomo che non viola i sentimenti di amicizia, se cadesse da un precipizio, da una montagna, o da un albero, sarà sempre sorretto e sostenuto (così da non ricevere alcun danno).
10. L'uomo che non viola i sentimenti di amicizia, non sarà mai rovesciato da nemici, proprio come l'albero-nigrodha che, saldamente fissato alle sue diffuse radici, non è mai smosso dai venti.
- Il KARA.NÎYA-metta-Sutta (Il Discorso sulla Protezione di Metta) -
Io Dichiaro la Protezione (Paritta), grazie al cui potere i demoni non saranno visti in un modo così terribile; e grazie alla quale colui che è pressantemente occupato giorno e notte potrà dormire sicuro, e dormendo non vedrà nulla di male nei sogni. Queste cose devono essere applicate dall'uomo saggio per garantirsi i vantaggi che egli desidera per conoscere il Sentiero al Nibbâna;
1. Che egli sia abile, retto, onesto, dolce nel discorso, gentile e mite, libero da arroganza.
2. Che egli sia allegro, contento, libero da affari, con poche proprietà, con le sue passioni sotto controllo, saggio, temperato, non desideroso di ottenere granchè da quelli che lo assistono.
3. Che egli non si eserciti in alcun esercizio di legge, per cui potrebbe essere censurato dai saggi!
4. Possa ogni sua esperienza essere di felicità, pace, e godimento mentale!
5. Che qualunque essere senziente che esiste, ambulante o statico, di qualsiasi tipo o taglia, alto, lungo, breve, o di medie dimensioni, forte o debole, visibile o non visibile, vicino o remoto, nato o esistente in altri modi, possa ogni essere, essere felice!
6. In qualunque luogo possano essere, che nessuno inganni mai o disonori un altro! Che non vi sia nessun desiderio di collera o malvagità per ingiuriarsi e ferirsi l'un l'altro!
7. Come una madre che protegge con la sua vita il figlio del suo seno, così pure la benevolenza incommensurabile prevalga tra tutti gli esseri!
8. Che la gentilezza e benevolenza illimitate prevalgano in tutto l'universo, sopra, sotto, intorno, senza parzialità, rabbia o inimicizia!
9. Che queste disposizioni siano stabilite in tutti coloro che si sono risvegliati, sia stando fermi, camminando, stando seduti o sdraiati, questo stesso luogo sia così costituito come una dimora santa.
10. Se l'uomo virtuoso, che non ha ancora raggiunto la perfezione, ma che però la percepisce, riesce a dominare il suo desiderio di oggetti sensuali, certamente egli non ritornerà a nascere in un utero(3).
-- Note
1) Dasa pua-kiriya. Vedi Clough Dictionnary, Vol. II, pag 262, per i diversi significati di questo termine.
2) Cioè, Che in tutte le circostanze mantiene un universale sentimento di bontà e gentilezza.
3) Cioè, non rinascerà più, ma dopo la morte migrerà verso il più alto dei mondi di Brahma, e dopo avervi risieduto il tempo necessario, cesserà di esistere.
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