Buon giorno! oggi è Sabato 20 Aprile 2024 ore 1 : 57 - Visite 1476248 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataYoga-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « ARCHIVIO ARTICOLI »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

SCHEDA ARTICOLO N. «01870»

CLASSIFICAZIONE: 2
TIPOLOGIA: BUDDISMO
AUTORE: SAKYA TRIZIN
TITOLO: MEDITARE IN CITTA'
SPAZIATORE bianco

TESTO ARTICOLO

Meditare in città

(Tratto da Siddhi, periodico di Buddhismo Mahayana www.iltk.it,
da un discorso di sua santità Sakya Trizin,
tenuto al Jamyang Meditation Centre il 30 ottobre 1991)

Per info su Scuola Sakyapa: Centro Sakya Kunga Choling,
sakyatrieste@libero.it - Centro Sakya Ngon Ga Ling,
associazionesoleluna@everyday.com

Perché e come crearsi uno spazio e un tempo per la meditazione in città? -

(Preziosi consigli per la pratica quotidiana da uno dei massimi
rappresentanti del Buddhismo tibetano: Sakya Trizin)

Molte persone sostengono che è troppo difficile praticare il Dharma,
soprattutto nelle grandi città, dove c'è molta distrazione e molta
attività. Tuttavia, il Buddha ha dato molti insegnamenti proprio
perché imparassimo a padroneggiare la nostra mente selvaggia.

A causa della nostra mente selvaggia, così coinvolta nelle
contaminazioni afflittive, da sempre siamo intrappolati nel reame
dell'esistenza ciclica e ne subiamo le conseguenze. Abbiamo sofferto
moltissimo in passato, stiamo ancora soffrendo nel presente e, se non
ci diamo da fare adesso, soffriremo anche in futuro. Per questo motivo
il Buddha ha insegnato molti modi di praticare, e tutti hanno lo scopo
di domare la nostra mente.

La parola sanscrita -dharma- ha molti significati, ma in senso
generale significa cambiare: cambiare la nostra mente impura o
selvaggia, catturata dalle contaminazioni, e cambiarla in un giusto
sentiero.

Per questo motivo, se la pratica che facciamo non cambia la mente
(anche se ovviamente fare una pratica ha sempre un beneficio) non è
efficace. Per essere efficace, dobbiamo verificare se cambia la mente
o no. Se cambia la mente, e se la usiamo in modo corretto, possiamo
essere la persona più indaffarata del mondo nella città più
indaffarata del mondo, ma saremo sempre un ottimo praticante di
Dharma, perché qualsiasi cosa vedremo e faremo, qualsiasi persona
incontreremo o frequenteremo, saranno tutte occasioni di praticare il
Dharma.

Per esempio, quando ci muoviamo per la città e ne notiamo i
cambiamenti, questa è l'impermanenza. Quando osserviamo la sofferenza
diffusa, sperimentiamo il Dharma di cui ci ha parlato il Buddha:
ognuno di noi soffre. Il fatto che lo vediamo con i nostri stessi
occhi significa che impariamo qualcosa da ciò che vediamo. Quando una
persona ci disturba o si arrabbia con noi, ci offre l'opportunità di
praticare la pazienza. In questo modo, se usiamo bene la nostra vita
quotidiana, dovunque andiamo, per strada, al lavoro o a casa, la
utilizziamo per la pratica del Dharma.
Queste diverse esperienze ci aiuteranno a capire il Dharma più in
profondità e quanto sia importante metterlo in pratica.

Le meditazioni superiori...

Le meditazioni superiori, come la concentrazione e la visione
profonda, sono molto importanti, ma per ottenere quel livello sono
necessarie le loro fondamenta basilari, come la comprensione della
difficoltà di ottenere una preziosa rinascita umana, dell'impermanenza
e della morte, delle cause ed effetti delle azioni, della sofferenza
dell'esistenza ciclica, insomma dei quattro fondamenti comuni.

Tutte queste cose le potete imparare da un Maestro o da un libro, ma
non basterà a darvi la conoscenza reale. Se sapete tutte queste cose
da molto tempo, ma ciò non ha portato nessun cambiamento nella vostra
mente, sarete sempre la solita persona. Sarete sempre preda della
collera e non sarete in grado di praticare il Dharma...

Possiamo aver ascoltato o letto centinaia di volte le difficoltà di
ottenere la preziosa rinascita umana, ma se ciò non ha cambiato la
nostra mente, saremo sempre allo stesso livello, avremo sempre le
contaminazioni afflittive e non praticheremo. Perché? Perché non
abbiamo fatto esperienza di ciò che sappiamo.

Conoscere e avere esperienza tramite la riflessione contemplativa sono
due cose diverse. Una persona può conoscere tanti insegnamenti, ma se
non pratica, se non li usa nella vita quotidiana, sbaglia. Per
esempio, il senso, lo scopo di preparare un cibo delizioso è quello di
mangiarlo. Se lo preparate e poi non lo mangiate, non ha senso! In
modo simile, conoscere il Dharma significa applicarlo nella vita di
tutti i giorni. Per farlo, abbiamo a disposizione vari metodi, inclusa
la nostra esperienza quotidiana.

Con queste basi fondamentali, se riusciamo non solo a comprendere come
un insegnamento ogni cosa che vediamo, ma ad averne un'emozione
interiore, una spinta interiore, allora il nostro tempo non sarà
sprecato. In modo definitivo, vorremo fare ogni sforzo, come una
persona in prigione ha un solo costante pensiero: come posso uscire da
qui?
Quando avrete un reale desiderio sincero di praticare il Dharma, le
vostre meditazioni più elevate sorgeranno spontaneamente.

Per prima cosa, le basi fondamentali dipendono dal nostro merito. Per
il merito accumulato nelle vite passate, siamo nati in questa vita
attuale come esseri umani, abbiamo avuto la fortuna di ascoltare il
Dharma e la possibilità di praticarlo. In modo analogo, vivere una
reale emozione interiore nei confronti della pratica spirituale
dipende dal merito che abbiamo. Per questo motivo dobbiamo raccogliere
merito tramite la preghiera, la devozione al guru e ai Tre Gioielli,
praticando la gentilezza amorevole e la compassione verso tutte le
creature. Così facendo, insieme al nostro merito crescerà la nostra
saggezza ed entrambe procederanno insieme. Quando il merito è
completamente edificato, sorgerà anche la saggezza, e con l'unione di
merito e saggezza sarà possibile avanzare lungo il sentiero.

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore