DEFINIZIONE:
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Movimento spirituale sviluppatosi nel XIX secolo nel seno
della Chiesa anglicana (v. anglicanesimo), con l’intento di favorire una
riapertura verso il cattolicesimo romano, mediante un sistematico
riavvicinamento in campo dottrinale e liturgico. Nato dal Movimento di Oxford
(1833), che ebbe i suoi maggiori esponenti in John Henry Newman (1801-1890), il
poeta John Keble (1792-1866) ed Edward Bouverie Pusey (1800-1882), che facevano
parte della Chiesa alta (v. Anglicanesimo), ed intendevano reagire alla
secolarizzzione della Chiesa. Newman passò al cattolicesimo (1845), mentre Pusey
e Keble rimasero nella Chiesa anglicana, dando origine all’A. che, sia in campo
dottrinale (problema della Grazia, comunione dei santi, istituzione e struttura
della Chiesa), sia in campo liturgico (celebrazione della Messa, conservazione
delle specie liturgiche, servizio divino secondo la liturgia tradizionale) segnò
un notevole concreto avvicinamento alla Chiesa cattolica. L’A. subì una grave
crisi alla fine del XIX secolo, quando Leone XIII sancì l’invalidità delle
ordinazioni anglicane; ma si riprese grazie alla guida di illustri personaggi,
fra i quali Lord Halifax e Thomas Eliot.
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