DEFINIZIONE:
|
(G.O.I.) Costituisce la credenza di svariati popoli, per cui ogni cosa
od aspetto dell'universo, dai minerali ai grandi fenomeni naturali, possiede
un'anima ed uno spirito che ne dirige l'esistenza e la funzione. Non ha mai
costituito una vera religione, ovvero una credenza in grado di legare una
qualsiasi comunità umana, perché il culto tributato ai vari spiriti ha sempre
conservato una fisionomia individuale ed accessoria, fatta forse eccezione per
il manismo, o culto degli animali. Fulcro dell'A. è anche la ripartizione degli
spiriti in benigni ed ostili, i primi da onorare per invocarne l'aiuto, i
secondi da propiziare con appositi sacrifici onde evitarne la malevolenza. L'A.
è ancora ben presente tra le popolazioni dell'Africa centrale, specie tra gli
agricoltori, e più diffusamente nel corno d'Africa. É anche praticato in
Oceania, ove peraltro assume caratteristiche prossime al manismo, nonché in
vaste comunità indigene dell'America meridionale. L'A. è spesso frammisto a
forme primitive di religiosità feticistiche, che fanno oggetto di culto pietre
confinarie, armi, conchiglie, pezzi di legno, meteoriti, ossa, pellami e
statuette (totem), mentre in epoche più recenti sono oggetto di venerazione
orologi, vetture, aeroplani o parti di essi. I feticci più comuni sono comunque
costituiti da contenitori (vasi, corni o teschi) e da materiali naturali in cui
si ritiene risieda lo spirito, come argilla, radici, ecc. Sono seguaci delle
varie forme di A. circa 50 milioni di individui.
|