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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00133»

TERMINE: ANTICO TESTAMENTO
DEFINIZIONE:

É un’espressione, fu impiegata per la prima volta dall’apostolo Paolo (2 Corinzi 3, 14); "Testamento" è l’atto giuridico unilaterale mediante il quale si dona senza ricevere alcunché in cambio, ed in questo specifico caso indica il dono gratuito della Rivelazione di Dio. È la prima delle due parti di cui è composta la Bibbia (v.) dei cristiani, corrispondente a grandi linee alla Bibbia ebraica, nota come Tanak. Tale termine è formato dalle iniziali dalle tre parole che indicano le sue parti: Tràh (Pentateuco), Nevi’im (Profeti) e Ketvim (Scritti ed Agiografi). Dagli ebrei viene anche usato il termine miqr, lettura. Si presume che fin dall’antichità esistesse una biblioteca sacra in cui probabilmente si conservavano il Decalogo, il Libro dell’Alleanza (con il Libro delle guerre del Signore, Numeri 21, 14, ed il Libro del Giusto, Giosué 10, 13), il Patto di Giosué (G. 24, 26) ed il Patto di Samuele(I S. 10, 25). In II Re 22 si parla del Libro della Legge, trovato nei sotterranei del Tempio durante il regno di re Giosia (forse il Deuteronomio). In Re sono ricordati il Libro degli atti di Salomone, ed i Libri degli Annali dei re di Giuda e dei re d’Israele. I manoscritti del Mar Morto (v.), di cui il più antico frammento è stato datato al V secolo a.C., ed i più recenti al II secolo d.C., hanno –restituito tutti i libri dell’A. con eccezione del Libro di Ester. É interessante rilevare che nei diversi manoscritti si riscontrano varianti che aiutano a spiegare le differenze tra il testo comunemente accettato e le più antiche traduzioni conosciute: la greca dei Settanta (v.) e quella aramaica. Una lista redatta nel corso del sinodo di Yamnia (90-100 d.C.) sintetizza i risultati di una lunghissima indagine selettiva (durata dal V secolo a.C. al II secolo d.C.), elenca i 24 libri ritenuti di ispirazione divina, detti canonici, mentre i libri non accettati furono poi definiti extracanonici od apocrifi. I 24 libri canonici sono: 5 Torah; Pentateuco; Bereshit (Genesi); Shemot (Esodo); Waiqra (Levitico); Bamidbar (Numeri); Devarim (Deuteronomio); 8 Nvi’im (Profeti); 4 ri’shonim (anteriori); Yehoshua’ (Giosué); Shfetim (Giudici); Shem’el (Samuele I e II); Melakhim I-II (Re I e II); 4 aharnim (posteriori); Yesha’yah (Isaia); Yirmeyh (Geremia); Yehezq’l (Ezechiele); 12 profeti minori in un solo libro: Hsha’ (Osea), Y’l (Gioele), ‘Amos; ‘Obadyah (Abdia), Ynah (Giona), Mikhh (Michea), Nahuma, Haback (Abacuc), Zefanyh (Sofonia), Hagay (Aggeo), Zekaryah (Zaccaria), Mal’khi (Malachia); 11 Ktuvin (Agiografi); Tehillim (Salmi); Mishlò (Proverbi), ‘Iyb (Giobbe), Shir hashirim (Cantico dei cantici), Rt, ‘Ekhah (Lamentazioni), Qohelet (Ecclesiaste), ‘Estr, Dni’el (Daniele), ‘Ezra-nehemyh (Esdra-Neemia), Divr haymin I-II (Cronache I-II). In contrasto con la decisione di Yamnia, gli Ebrei di Alessandria d’Egitto, che da tempo avevano adottato la lingua greca, considerarono ispirati alcuni libri scritti originariamente in greco, adottando una raccolta più ampia della precedente, come risulta dai manoscritti dei Settanta. Tale raccolta servì da base per il Canone cattolico dell’A., di cui fanno parte alcuni degli apocrifi, con denominazione cristiana Deuteronomio, ed alcune aggiunte ai libri di Daniele ed Esdra. La Bibbia protestante segue invece il canone ebraico. L’espressione A. fu impiegata per la prima volta dall’apostolo Paolo (2 Corinzi 3, 14); "testamento" è l’atto giuridico unilaterale mediante il quale si dona senza ricevere alcunché in cambio, ed in questo specifico caso indica il dono gratuito della Rivelazione di Dio.

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