DEFINIZIONE:
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Antica divinità appartenente al pantheon egizio, il cui nome geroglifico
è Inpu, quello che ha la forma del cane. Veniva normalmente rappresentato da un
corpo umano con la testa di sciacallo. Sua madre è Nefti, suo padre tanto Seth
che Osiride; da alcuni era anche considerato figlio di Thot-Hermes e di Iside.
In stretto rapporto con la saga osiriaca, A. aiuta Iside a recuperare,
ricomporre ed imbalsamare il corpo di Osiride, tagliato a pezzi dal fratello
Seth. In tale compito A. era assistito dai quattro figli di Horus, preposti alla
protezione delle viscere dei defunti conservate nei vasi canopici. poi inventa
per lui i riti di mummificazione. Diventa così Capo del Padiglione divino, cioè
del tempio della mummificazione. Quindi è il dio degli imbalsamatori. "Signore
del paese dell'Aurora". A. fa sorgere la luce anubiana dell'iniziazione, che
corrisponde a questo momento ambiguo, "tra cane e lupo", in cui giorno e notte
si compenetrano. Psicopompo, egli è quello che apre le vie (Upuaut), che conduce
le anime verso il regno di Osiride. Una funzione questa che lo farà poi
assimilare a San Cristoforo. Una sua statua era collocata nei sepolcri, nei
pressi della mummia del defunto, come protezione degli arredi funerari dai
violatori di tombe. A. resta immobile sulla cassa dei segreti, il misterioso
sarcofago in cui si compie il prodigio della risurrezione. Durante il nuovo
Regno un sacerdote con la maschera di A. sul viso raddrizzava la mummia su un
monticello, per i riti dell'apertura della bocca. A. infatti ha tra i suoi
titoli quello di "colui che è sulla montagna". I suoi colori sono il nero,
simbolo del lavoro di rigenerazione nell'oscurità, e l'oro della rinascita
iniziatica. Interprete dei sette libri di Thoth, la tradizione ermetica lo
chiama Hermanubi (Thoth-Hermes+Anubi). "O Anubis, che è nei suoi segreti.
Signore dei segreti ad occidente, Signore di ciò che è nascosto" (dal Libro dei
Morti). Il suo ideogramma o geroglifico è l.
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