DEFINIZIONE:
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Nella Loggia rappresenta il primo Grado della gerarchia massonica.
Nel Tempio ogni A. prende posto lungo la Colonna "J", posta a settentrione, e si
trova sotto la guida, la tutela e la vigilanza del Secondo Sorvegliante della
Loggia. Suoi strumenti di lavoro sono il Maglietto (v.) e lo Scalpello (v.),
indispensabili per squadrare la pietra grezza, compito fondamentale dell'A.
espresso simbolicamente. In Loggia l'A. deve osservare il silenzio più assoluto,
e non ha alcun diritto alla parola. Il rituale dell'A. evidenzia le generalità
del Grado: un A. ha massonicamente tre anni; e come parola di passo ha Tubalcain
(obbedienze nordiche). Richiesto della parola sacra deve rispondere: "non so né
leggere né scrivere, so solo compitare: ditemi la prima lettera ed io vi darò la
seconda". Ciò perché non è ancora in grado di comprendere il senso dei simboli
ed il significato dei riti a cui partecipa. Durante i Lavori indossa il
grembiule bianco ricevuto al termine della cerimonia di iniziazione, che porta
con la bavetta rialzata, e calza sempre guanti bianchi. La batteria del Grado
consiste in tre colpi battuti con le mani ritmicamente. Il grado di A. è il
primo dei tre gradi simbolici, detti anche azzurri, il colore della volta del
cielo sotto il quale opera. Il suo rituale risale all'inizio del XVIII secolo,
allorché venne redatto dalla Gran Loggia di Londra. Molteplici, fondamentali ed
importantissimi sono i Doveri che riguardano l'A.: suo primo dovere è di
meditare sugli insegnamenti elargiti dal rituale, onde conformarvi la sua
condotta. Si tratta di un dovere essenziale, che racchiude praticamente tutti
gli altri; prima di ricevere la Luce, l'A. si impegna all'assoluto rispetto
degli obblighi che lo riguardano nella sua condizione di Iniziato, ovvero:
Tacere di fronte ai profani, cercare la Verità, volere la Giustizia, amare i
Fratelli e sottomettersi alla Legge; non parlare per meglio ascoltare è
un'eccellente disciplina intellettuale per imparare a riflettere. Infatti le
idee maturano attraverso la meditazione, che non è altro che una conversazione
con sé stessi; le opinioni ragionate risultano da dibattiti intimi che avvengono
nel segreto del pensiero; è importante ricordare sempre che il Saggio parla poco
e pensa molto; deve mostrarsi riservato, e gli è negato il proselitismo poiché
non è ancora in grado di esercitare questa importante ma estremamente delicata
operazione, garanzia di sopravvivenza dell'Istituzione muratoria; non esiste
peggiore errore della verità mal compresa; parlare col rischio d'essere
frainteso è al contempo pericoloso e nocivo; tentare di stupire attraverso
l'esposizione di idee troppo avanzate è essenzialmente antimassonico; è disumano
intimidire o coercizzare gli spiriti timorosi; l'intelletto necessita di
adeguata preparazione per ricevere la Luce: una luce improvvisa abbaglia od
acceca, ma non illumina. Allorché la benda simbolica è caduta dagli occhi, ogni
A. può constatare come l'offuscamento produca una sensazione molto prossima al
dolore; occorre prestare attenzione a non contrariare alcuna convinzione
sincera, indipendentemente dal tema e da chi la manifesta; occorre ascoltare
tutti con benevolenza estrema, senza palesare la propria opinione sull'argomento
trattato; imparare infine a mai giudicare se non intendiamo rischiare d'essere a
nostra volta giudicati: comunque mai giudicare a partito preso, perché solo così
si può sperare di diventare pensatori liberi ed indipendenti. É compito del
Secondo Sorvegliante della Loggia seguire da vicino il processo d'apprendimento
dell'A., se necessario provvedendo ad istruirlo direttamente. Di norma, a
distanza di circa un anno dalla sua Iniziazione (v.), l'A. presenta un Tavola
(v.) su un argomento di sua scelta o prescelto dalla sua guida e Tutore (il
Secondo Sorvegliante), in cui esporrà sinteticamente impressioni, idee e
pensieri, preferibilmente riassuntivi di quanto appreso e compreso nel corso del
periodo trascorso nell'Istituzione Muratoria. In particolare sarebbe opportuna
l'esposizione degli eventuali cambiamenti caratteriali e di pensiero
verificatisi nella propria natura od identità, di cui l'A. è consapevole della
correlazione con una nuova visione della vita, essendo questi esclusiva
conseguenza delle conoscenze massoniche acquisite. Allorché l'A. viene
considerato dalla Loggia maturo, e meritevole di ricevere il cosiddetto aumento
di salario, sarà ricompensato attraverso il passaggio al Grado di Compagno
d'Arte (v.), ovvero passerà simbolicamente dalla Perpendicolare alla Livella.
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