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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00170»

TERMINE: ARCA DI NOÉ
DEFINIZIONE:

Grande cassone in legno che Noè, su ordine di Yahweh, costruì prima del Diluvio Universale, per ricoverarvi sé stesso con i familiari, ed una coppia di tutte le specie animali (Genesi 6, 13-22). Dio stesso indicò a Noè le modalità di costruzione e le misure dell’A.: fabbricata in legno resinoso, spalmata dentro e fuori di bitume, lunga 300 cubiti, larga 50 ed alta 30 (m. 187 x 22,5 x 13,5). Era divisa in tre ripiani alti ognuno circa 5 metri. Aveva una porta di fianco, per l’ingresso degli animali, che venne chiusa da Yahweh stesso (Genesi 7, 16). Era sormontata da un tetto a coperchio, ed aveva un’apertura in alto (ebr. Shar, finestra) alta un cubito (cm. 45), che correva lungo tutte le pareti dell’A. Secondo la Bibbia essa sarebbe approdata sul monte Ararat, in Turchia (nelle altre tradizioni i punti d'approdo sono, ovviamente, differenti). La ricerca della prova storica della narrazione biblica ha occupato per un paio di secoli decine di spiriti ardimentosi. Nel 1829, un medico tedesco, il dottor Friedrich W. Parrot, compì la prima ascensione documentata sull'Ararat, e visitò tra l'altro il monastero di Echmiadzin, dove i Pope ortodossi venerano una croce che sostengono essere stata costruita con il legno dell'A. Altre spedizioni senza successo furono effettuate nel 1835 (Karl Behrens), nel 1845 (Hermann Von Abich), nel 1846 (Danby Seymour), nel 1850 (col. Khodzko) e nel 1856 (Robert Stuart). Il primo avvistamento dell'Arca avvenne in una data imprecisata tra il 1850 ed il 1880. Un armeno, Hail Yearam, non solo avrebbe rinvenuto il fantastico relitto, ma vi sarebbe addirittura entrato. L'inglese Sir James Bryce, nel 1876, riportò a Londra la prima prova dell'esistenza dell'A.: un pezzo di legno vecchio almeno di tremila anni, ritrovato a più di quattromila metri di quota. Nel 1883 il governo turco annunciò ufficialmente la scoperta dell'A., ma poi della notizia non fu più fatta menzione. Altri spettacolari avvistamenti sono stati effettuati nel nostro secolo da un pastore armeno di nome Hagopian (1902) e da un pilota russo, Vladimir Roskovitsky (1916). L'avvenimento interessò gli Zar, che inviarono truppe a investigare. Si dice che i soldati abbiano trovato l'A., facendo accurate misurazioni; ma dopo pochi giorni scoppiò la Rivoluzione d’Ottobre, e la notizia finì nel dimenticatoio. Solo molti anni dopo l'ex colonnello zarista Alexander Koor, che aveva partecipato alle precedenti ricerche, confermò la scoperta, fornendo anche dettagliati diagrammi della zona del ritrovamento. Avvistamenti più recenti sono stati effettuati da piloti russi e da satelliti spia americani. Questi ultimi avrebbero fotografato sulla sommità dell'Ararat un manufatto semisepolto dal ghiaccio, simile alla chiglia di una grande imbarcazione. Poi, per questioni politiche, le spedizioni sull'Ararat sono state proibite dal governo turco. Cionondimeno, le associazioni di ricercatori dell'A. (tra cui l'americana Search Foundation ) continuano ad aumentare di numero. Tra le spedizioni più recenti, tutte infruttuose, é annoverata anche quella organizzata dall'ex astronauta John Irwin (1982), uno dei pochi uomini che abbiano posto piede sulla Luna.

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