DEFINIZIONE:
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Regione italica che nell'età del bronzo fu teatro preistorico della
civiltà ausonica, originaria delle isole Eolie. É dal popolo degli ausoni che
buona parte della regione litoranea campana prese il nome di A. (Ausonia), nome
che più tardi venne esteso a tutta l'Italia. Y (Massoneria) La Massoneria era
presente in Piemonte fin dalla metà del XVIII secolo, ma tutte le logge (quasi
esclusivamente militari) costituitevi a Torino, Pinerolo, Casale, Cuneo, Asti,
Alessandria ed in altri grossi centri urbani, erano collegate ad obbedienze
straniere, soprattutto francesi, come francese era il loro nome distintivo. La
casa Savoia, pur avendo dovuto formalmente proibire (con editti del 1794
ribaditi nel 1814) le adunanze massoniche, in pratica si era sempre mantenuta su
ambigue posizioni di compromesso, senza seguire troppo le direttive
ecclesiastiche che richiedevano un deciso intervento soppressivo, in linea cioé
con le varie scomuniche comminate alla Libera Muratoria. I regnanti sabaudi
d'altronde erano stati parecchio turbati dai postumi della rivoluzione
d'oltralpe, ed avevano già avuto parecchi problemi con la setta valdese (v.),
insediatasi soprattutto nella val Pellice, a poca distanza dalla capitale.
Vittorio Amedeo III era solito dire "non voglio altre grane co' preti, portate
pazienza ché anch'io ne ho", una sorta di invito ai massoni a vivere ed a
lasciar vivere. A. è il nome italiano distintivo della Loggia definita "Madre",
fondata a Torino l'8 ottobre 1859 ad opera di sette fratelli già iniziati.
Grossi nomi rinforzarono presto il piedilista della Loggia Madre A., che al
secondo piano di via Stampatori 18, diedero vita al "Grande Oriente Italiano
sotto il titolo di Grande Oriente d'Italia.". Fu da quel momento che cessò di
esistere la Massoneria piemontese, e prese avvio la storia moderna della
Massoneria italiana. Il Maestro Venerabile della Loggia A., Filippo Delpino,
veniva eletto primo Gran Maestro il 20 dicembre 1859, ricoprendo tale carica
fino al 20 maggio 1860, quando veniva sostituito ad interim da Livio Zambeccari,
poi dal reggente Felice Govean, ed infine dallo statista diplomatico canavesano
Costantino Nigra (3.10.1861-31.1.1862). La Loggia A. si fece promotrice della
Costituzione del G.O.I., le cui idee madri erano impregnate di encomiabili
proponimenti politici ed economici a base etica, come educazione, nazionalismo,
cosmopolitismo, antimonopolitismo, associazionismo, ecc., nonché di scientismo
(scienza come antichissimo culto massonico). Intorno all’A. orbitarono subito
combattive Logge legate soprattutto allo Scozzesismo palermitano, il che portò
alla formulazione di una nuova Costituzione unitaria, promulgata nel 1874 in
Roma, da quattro anni capitale d’Italia.
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