DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal greco baptizw, che significa abluzione,
immersione. L’uso di lavare tutto o parte del corpo è un rito religioso
antichissimo, che si ritrova in luoghi e tra popoli lontanissimi da quelli dove
nacque il cristianesimo. In Islanda, come in alcune zone della Norvegia, il
padre praticava al figlio appena nato una lavanda, ed in tal modo lo accettava
come proprio figlio. Nella religione cristiana esso è uno dei sette sacramenti
istituiti da Gesù Cristo, il primo che possa essere ricevuto dall’uomo e che gli
consente di ricevere quelli successivi. Secondo la dottrina cattolica il B.
presuppone lo stato di peccato (detto originale) nella creatura umana, da cui il
B. la libera applicandole i meriti della redenzione di Cristo. Questa dottrina è
condivisa dalle altre confessioni cristiane, anche se esistono diversificazioni
nella forma e nella sostanza del sacramento. Il B. trova la sua origine nelle
stesse parole rivolte da Gesù Cristo agli apostoli: "Andate, ammaestrate tutte
le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo"
(Matteo 28, 19), e gli apostoli eseguirono il mandato amministrando il B. fin
dal giorno delle Pentecoste. Attraverso questo sacramento l’uomo nasce alla
nuova vita nella Grazia. L’essenza del B. è un’abluzione fatta con acqua
naturale (materia del sacramento) accompagnata da una formula precisa: "Io ti
battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (forma del
sacramento). Il B. viene impartito per immersione o per semplice aspersione. In
caso di urgente necessità, come nell’imminenza della morte, ministro del B. può
essere qualsiasi persona, anche se pagana, purché abbia l’effettiva intenzione
di impartire il B. e pronunci l’esatta formula trinitaria stabilita dalla
Chiesa. Il rito battesimale inizia con l’accoglienza. Il celebrante saluta i
presenti, poi pone alcune domande ai genitori per sapere ciò che essi desiderino
dalla Chiesa, infine chiede loro come intendono chiamare il bambino. Seguono
letture bibliche, la preghiera dei fedeli, l’orazione di esorcismo e l’unzione
prebattesimale. Quindi si passa alla liturgia del sacramento, che comprende la
benedizione dell’acqua battesimale, la rinuncia al peccato ed a Satana, e la
professione di fede. La rinuncia al male e la promessa di fedeltà a Cristo
vengono fatte dai genitori, che si assumono la responsabilità di educare i figli
cristianamente. Subito dopo ha luogo l’atto sacramentale vero e proprio. Segue
poi l’unzione con il sacro crisma. Vengono poi consegnate la veste candida,
simbolo della Grazia, e la candela accesa, simbolo della fede che illumina a
conoscere Gesù ed i suoi insegnamenti. I riti conclusivi comprendono la
preghiera comune e la benedizione, che il celebrante impartisce a tutti i
presenti. L’omissione delle cerimonie preliminari prescritte comporta una colpa
grave per il ministro, ma non invalida il sacramento se vi è stata la
somministrazione dell’acqua con la formula stabilita. Nei primi tempi della
Chiesa il B. veniva impartito solo agli adulti che, prima di esservi ammessi,
trascorrevano un periodo d’istruzione e formazione (catecumenato) che talvolta
durava anche parecchi anni. Condizione di liceità e di validità per il
sacramento impartito al catecumeno adulto è la sua effettiva intenzione di
ricevere il B., una sua concreta affermazione di fede e di speranza, un sincero
dolore per i peccati commessi. Per il B. degli infanti tale intenzione di
ricevere il sacramento e la dichiarazione di fede sono, come s’è visto, espresse
dai genitori. Il Codice di Diritto Canonico (can. 770) stabilisce che i bambini
siano battezzati il più presto possibile e, secondo una consuetudine
ecclesiastica avente valore di legge, i genitori che ritardano il B. dei figli
erano giudicato rei di colpa grave. Anche Lutero, Calvino e gli anglicani si
dimostrarono favorevoli al B. degli infanti. Il B. non può essere rinnovato ma,
in caso di conversione da sette non cattoliche, la Chiesa cattolica ordina che
il b. sua conferito sub conditione, nell’ipotesi di invalidità del precedente.
Oggi, nello spirito di rielaborazione spirituale seguito al concilio Vaticano
II, anche il sacramento del B. viene considerato con intento innovatore: presso
varie commissioni episcopali sono vagliate esperienze atte s conferire al B. una
maggiore consapevolezza da parte del battezzando, tenendo anche in
considerazione l’ambiente familiare sotto l’aspetto religioso. Il parroco del
domicilio del battezzato deve annotare in un apposito registro il nome, la
paternità e la maternità del battezzato, nonché la data del B. Questi registri
costituiscono nel passato remoto le più antiche scritture anagrafiche,
registrate in periodi storici in cui ancora non esisteva un’anagrafe laica
amministrata dallo Stato.
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