DEFINIZIONE:
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Setta protestante d’origine anglosassone, nata nel XII secolo e
diffusasi specialmente nel Nord del continente americano, e poi in tutti gli
altri continenti. La denominazione nasce dalla pratica di amministrare il
battesimo esclusivamente per immersione, soltanto agli adulti, affinché esso sia
una libera adesione alla verità rivelatrice, ed un’incorporazione cosciente
nella Chiesa di Cristo. I B. considerano unica forma di fede la sacra Scrittura;
non professano una dottrina unitaria perché la considerano incompatibile con la
libertà individuale; intendono la Chiesa come una comunione di credenti
rigenerati, ed organizzata secondo il sistema congregazionista; affermano
l’assoluta separazione fra Chiesa e Stato. Y (B. inglesi) La prima comunità di
B. fu fondata ad Amsterdam (1606) dall’ex pastore anglicano John Smith e da T.
Helwys, sfuggiti alle persecuzioni di Giacomo I in Inghilterra. Pare che le loro
origini si colleghino agli Anabattisti (v.) del XVI secolo, di cui rinnovarono i
principi; pare pure che questa prima comunità abbia subito l’influenza dei
Mennoniti (v. Anabattisti), alla cui setta passò poi lo Smith. Helwys tornò
(1611) in Inghilterra con un gruppo di fedeli, e morì in carcere. Questi primi
fedeli, detti B. generali (General Baptists) od aperti, erano di tendenza
arminiana (v. Arminianesimo), ed affermavano il libero arbitrio e l’universalità
della salvezza. Un gruppo indipendente costituitosi a Londra (1633) di tendenza
calvinista, formò la comunità dei B. particolari (Particular Baptists) o chiusi,
perché ammettevano alla loro Santa Cena soltanto i membri della comunità, e per
la loro dottrina sulla predestinazione. Noto B. dell’epoca fu John Bunyam,
autore del famosissimo "The Pilgrim’s Progress", il Pellegrinaggio del Cristiano
(1678), che fu incarcerato per dodici anni da Carlo II. Nel XIX secolo i B.
ebbero grande sviluppo: nel 1813 si formò la "Baptist General Union" di Gran
Bretagna ed Irlanda; nel 1891 i General Baptists ed i Particular Baptists si
riunirono in un’unica chiesa. Y (B. nordamericani) Originati dall’emigrazione di
anticonformisti inglesi che, sotto la guida di R. Williams (1599-1683), si
stabilirono nel Massachusetts, ove fondarono lo Stato di Rhode Island (1636),
improntato alla più completa libertà religiosa. Il loro grande sviluppo,
iniziato con il "Great Revival" (Grande Risveglio) del 1733, continuò nel XVIII
e nel XIX secolo, sì che oggi i B. formano una delle maggiori denominazioni
evangeliche degli Stati Uniti. Il problema della schiavitù portò ad una
scissione (1844-45) tra i B. del Sud (Southern Baptists Convention) ed i B. del
Nord (Northern Baptist Convention), che nel 1950 si trasformava in American
Baptist Convention. I B. del Sud erano tendenzialmente fondamentalisti (v.),
mentre i B. del Nord erano orientati verso una teologia liberale, ed ebbero come
eminente rappresentante il teologo W. Rauschenbuch (m. 1918). Oggi il 66% dei
negri cristiani sono B. Negli ultimi anni la figura più illustre tra i B. fu il
pastore Martin Luther King, assassinato nel 1968 perché fautore
dell’integrazione razziale e della non violenza. Y (B. europei) In Germania il
commerciante J.G. Oncken (m. 1884) fondò in Amburgo (1834) la prima comunità di
B., che si diffuse in Scandinavia ed in Russia. In Svizzera i B. degli Stati
Uniti del Sud hanno una facoltà teologica a Rschlikon (Zurigo); nell’ex URSS
sono riconosciuti come Chiesa libera (1944). In Italia i primi B. erano inglesi
(1866), che costituirono alcune comunità cedute poi (1923) ai B. della
Convenzione del Sud: Hanno a Rivoli (Torino) una Scuola biblica per la
preparazione dei predicatori, ed hanno formato (1956) una "Unione delle Chiese
Evangeliche d’Italia", inserita dal 1949 nella European Baptist Federation,
appartenente alla "Baptist World Alliance" (Lega mondiale B. del 1905). I B. nel
mondo sono circa 23 milioni, diffusi in tutti i continenti: le comunità più
numerose sono negli Stati Uniti (oltre 19 milioni di adepti) ed in Europa (circa
1,5 milioni di aderenti).
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