DEFINIZIONE:
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Importante città (oltre 700.000 abitanti) dell’India nord-occidentale,
nell’Uttar Pradesh, sulla sponda sinistra di un’ansa del Gange. La sua fama è
legata al fatto di essere la città santa dell’induismo, uno dei più noti luoghi
di pellegrinaggio religioso del mondo. Lungo la riva del fiume si allungano per
circa otto chilometri i ghat, le scalinate, che contano fino a 40 gradini, sulle
quali si infittisce la folla dei pellegrini che compiono le loro abluzioni (v.)
nelle acque considerate sacre. Qui vengono disperse le ceneri dei defunti. Chi
muore lungo la riva destra (quella sinistra è considerata infausta) gode del
privilegio di essere cremato sul cosiddetto «scalmo dell’orecchio di Shiva»
(ghat di Manikarnika). Si calcola che ogni anno oltre un milione di persone
affluiscano a B. La città conta oltre 1500 templi, fra i quali famosi sono la
moschea di Awrangzeb (1669), il Bisheshwar o tempio d’Oro, eretto nel 1777 e
noto per la sua cupola ricoperta di piastre di rame dorato, ed il tempio Durga,
dedicato e riservato alle scimmie, innalzato nel corso del ‘600. Infine B. vanta
il collegio sanscrito, fondato nel 1791, l’università indù, fondata nel 1916, e
numerose scuole dove viene insegnata la tradizione vedica (v.) ed induista (v.).
Lo stesso Buddha (v.) avrebbe avviato la sua predicazione nelle immediate
vicinanze di B., a Sarmath.
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