DEFINIZIONE:
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Le due Colonne poste all'ingresso del Tempio massonico sono
rappresentazioni emblematiche dei principi della Forza e della Bellezza, e sono
il simbolo della vita. Quella posta a sinistra entrando è di stile dorico (o
raramente gotico), sostiene un globo terracqueo (ricorda la serietà e
l'importanza dell'impegno assunto da ogni adepto) e porta incisa la lettera "B",
iniziale di Boaz, nome (secondo la tradizione biblica) del proavo di Davide,
principe e legislatore di Israele. Simbolicamente rappresenta il principio
attivo, l'elemento maschile e la Forza, attributo del 2° Sorvegliante: è al suo
fianco che si dispongono gli Apprendisti. La colonna opposta è in stile ionico
(o corinzio), sorregge tre o quattro melagrane semiaperte e porta impressa la
lettera "J", iniziale di Jachin (o Jakin), che nella tradizione biblica è il
nome del gran sacerdote che officiò l'inaugurazione del tempio di Salomone.
Simbolicamente rappresenta il principio passivo, l'elemento femminile e la
Bellezza, attributo del 1° Sorvegliante. È la colonna dei Compagni d'Arte. Le
melagrane sono oggetto di varie interpretazioni simboliche: ricordano la carità
che racchiude tante virtù, l'umiltà, la fecondità, la procreazione e la
proliferazione. Inoltre sono semiaperte, per cui se ne può scrutare l'interno,
ricordando così l'introspezione (Gnose te ipsum) richiesta al massone, nonché il
compito affidatogli di ricerca della Verità attraverso l'esoterismo. Viste
congiuntamente, le C. rappresentano l'equilibrio del dualismo nei termini
opposti: Forza e stabilità, morte e vita, distruzione e creazione, tenebre e
luce, vizio e virtù. Tutto procede in un armonico bilanciamento di coppie, e
l'evoluzione procede grazie alle energie che operano in combinazione ed in
contrasto, che solo apparentemente sono tra loro in opposizione. Opportuno
infine ricordare che i nomi Boaz e Jachin contraddistinguono anche le colonne
poste all'ingresso del tempio di Re Salomone, come citato in I Re: 7, 21 nonché
in. II Cronache: 3, 17.
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