DEFINIZIONE:
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Denominazione della parte settentrionale dell’Egitto, che definisce
l’ampio triangolo costituito dalle ramificazioni del fiume Nilo che si divide a
valle della zona di Menfi. Nel periodo più antico i territori del D.
costituivano il To-mehu, il paese inondato, posto sotto la corona rossa del re
del Basso Egitto. Questi territori furono divisi in epoca dinastica, come quelli
dell’Alto Egitto, in nomi o circoscrizioni amministrative. Il D. ne contava
sedici già sotto la XII dinastia (1991-1778 a.C.), ma giunse ad averne ventidue
in epoca tarda. Simbolo emblematico del D. era il papiro. Il flagello, che
faceva parte delle insegne reali, era derivato da Andjti, antico dio del D., poi
soppiantato da Osiride. Nella leggenda osiriaca la dea Cobra protettrice del
Basso Egitto (da Menfi al mare) e Uadjet avrebbe aiutato la dea Iside a
nascondere il figlioletto Horus nei papireti del D., per sottrarlo alla furia
del malvagio Seth, in attesa che crescesse per poter vendicare il padre Osiride.
Originario del D. era anche il dio Thoth (v.), inventore del calendario e della
scrittura. Sembra che gli elementi più remoti della scrittura geroglifica
debbano ritenersi originari della parte orientale della regione del D.
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