DEFINIZIONE:
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Nato in Francia, a La Rochelle, nel 1683, era
figlio di un pastore protestante che due anni dopo dovette lasciare la propria
patria in conseguenza della revoca dell’Editto di Nantes, che aveva garantito
una libertà relativa alle comunità protestanti francesi, a partire dalla fine
del XV secolo. Educato nel celebre Christ Church College di Oxford, il giovane
D. ricevette gli ordini sacri della Chiesa Anglicana nel 1710. Docente di
filosofia sperimentale in Hart Hall (Oxford) nello stesso anno, si distinse
negli studi e nelle ricerche maggiormente in voga negli ambienti scientifici
dell’epoca, lasciando numerose pubblicazioni su temi quali la filosofia, il moto
perpetuo, la rifrazione della luce, la resistenza dei fluidi, il vuoto, i
barometri ecc. Nel 1714 fu ammessi alla prestigiosa Royal Society. Nella storia
del pensiero scientifico D. è considerato un rappresentante ed un divulgatore
delle posizioni di Isaac Newton, di cui fu personalmente amico. In campo
massonico D. sale vistosamente alla ribalta nel 1719, quando diventa Gran
Maestro della Massoneria inglese, succedendo alle meno significative figure di
Anthony Sayer e George Payne. Egli s’impegna energicamente nel rafforzamento
dell’Ordine, orienta il reclutamento dei nuovi adepti verso gli ambienti
scientifici della Royal Society e verso l’aristocrazia. Sarà lui stesso ad
iniziare, dopo il mandato della Gran Maestranza, il principe Federico del
Galles, di cui fu cappellano nel 1737 e, nel corso di un periplo olandese, il
duca Carlo di Lorena. Nella codificazione dei brindisi conviviali delle logge,
rinvigorisce il lealismo hannoveriano, ed incentiva la solidarietà (il sistema
da lui sostenuto costituì la premessa delle successive charities della Gran
Loggia) e la filologia massonica. Su quest’ultima, è certo che D., Gran Maestro
fino al 1721, e poi per tre mandati successivi Gran Maestro Aggiunto, fu il
cervello dell’operazione che condusse all’innesto nelle Costituzioni del 1723
dell’elemento newtoniano presente nel linguaggio rituale massonico inglese.
Passato all’Oriente Eterno nel 1744, da oltre 250 anni D. campeggia nel pantheon
massonico insieme a James Anderson come uno degli artefici primi, forse il più
importante, della Massoneria nella sua forma moderna. D. è stato oggetto di lodi
incondizionate, tanto da parte degli studiosi massoni ortodossi di scuola
inglese, che vedono in lui il prototipo della sobrietà muratoria, quanto da
parte dei massoni liberali od irregolari del Grande Oriente di Francia (v.).
Questi ultimi definiscono D. "le père de la Franc-Maonnerie liberale",
interpretando a propria legittimazione la tolleranza emanante dai primi
documenti costituzionali della Libera Muratori d’oltremanica.
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