DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal greco diaspora, dispersione, non corrispondente
quindi all’ebraico glut, esilio a carattere temporaneo. Indica la dispersione
iniziata tra gli Ebrei con le deportazioni in Assiria (722 a.C.), riprese dopo
la distruzione di Gerusalemme e del Tempio (586 a.C.), formando fiorenti colonie
in Babilonia, Egitto (Elefantina, Alessandria), Siria (Antiochia) e poi (I
secolo a.C.) a Roma e nell’impero romano. Con la seconda distruzione del Tempio
(Tito, 70 d.C.) e quella di Gerusalemme (Adriano, 135 d.C.), la D. ebraica
assume necessariamente maggiori dimensioni, diffondendosi ovunque e proseguendo
nei secoli fino ai nostri giorni. La sua storia coincide con quella del popolo
ebraico.
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