DEFINIZIONE:
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Setta eretica fondata in Bretagna da Eon de l’Etoile nel XII secolo. I
suoi seguaci negavano la validità dei Sacramenti, la resurrezione della carne e
la gerarchia ecclesiastica, accusando la Chiesa di Roma di avarizia e di
corruzione. La setta, già condannata nel 1148 dal concilio di Reims, scomparve
del tutto con il decesso del suo fondatore.
Epicureismo: Scuola filosofica fondata ad Atene da Epicuro nel 306 a.C. Ebbe
svolgimento e durata ininterrotta fino al IV secolo d.C.; insieme allo stoicismo
(v.) è l’indirizzo che esercitò maggiori influenze sul mondo greco-romano
antico, per la sua applicazione ed efficacia pratica, assai più estese del
platonismo e dell’aristotelismo. L’E. si propose come dottrina morale basata
sulla finitezza dell’uomo e sull’illusiorietà della provvidenza divina: la
felicità è la ricompensa per l’uomo che sa trarre elevati godimenti dalla vita,
la libertà di un godimento non frenato da precessi che si esprime nell’amicizia,
nella pace e nei piaceri estetici, e non prevalentemente sui piaceri materiali.
Discepoli di Epicuro furono, tra i tantissimi, Filodemo e Diogene di Enoanda:
Importante è la sua diramazione romana, con Lucrezio e le influenze su Orazio e
Virgilio. Nonostante i tentativi compiuti da Lorenzo Valla e Pietro Gassendi, e
le rilevanza che ebbe per il materialismo di Hobbes, l’E. non conobbe una vera
rinascita nell’epoca moderna.
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