DEFINIZIONE:
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Movimento sorto nel corso del XIX secolo nell’ambiente
religioso, che sostiene la superiorità di alcuni principi o dogmi fondamentali
della fede sugli altri. Negli Stati Uniti ha caratterizzato i battisti del Sud
(Southern Baptist Convention) che nel 1844-45 si erano separati da quelli del
Nord (Northern Baptist Convention) di tendenze liberali, in seno alla comunità
dei battisti (v.). Il F. si attiene ai cosiddetti fondamentals (fondamentali):
fede nei dogmi (v.), nei miracoli (v.) e nell’inerranza (v.) della Bibbia, della
quale veniva considerata l’ispirazione verbale, al punto da bandire
dall’insegnamento le teorie scientifiche non conciliabili con la "lettera"
biblica. Nel mondo islamico è stato adottato dai fanatici gruppi più
integralisti sul piano religioso e politico, che si sono diffusi soprattutto
dopo l’instaurazione della Repubblica islamica in Iran (1979), al termine della
rivoluzione scatenata e capeggiata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini (1900-1989),
vero ispiratore dei fondamentalisti islamici. Tali movimenti estremisti
risultano pressoché incontrollabili da parte delle varie autorità nazionali, e
restano tuttora operativi nel mondo arabo. Non esitano a rivendicare la loro
diretta responsabilità in occasione di clamorosi atti terroristici compiuti "nel
nome di Allah", spesso spinti fino all’eccidio, soprattutto nel continente
africano, talvolta coinvolgendo anche nazioni del mondo occidentale, specie gli
Stati Uniti.
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