DEFINIZIONE:
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Divinità primigenia, risalente cioè all'origine del mondo e degli dei. La
leggenda del Caos primordiale fa nascere G., la gran madre Terra, da cui
nacquero senza connubio Urano, il cielo, ed il Ponto, il mare; nonché Eros,
l'amore creatore della vita. Così fissata l'origine, la fantasia dei primitivi
cominciò a lavorare, e creò le gerarchie celesti, ovvero la rappresentazione
mitologica dei fenomeni naturali, che sarebbero stati per loro inesplicabili
senza un riavvicinamento degli esseri superiori alla natura umana, fatti quindi
partecipi, seppure ingranditi, delle virtù e dei vizi dei comuni mortali. Fu
così, ingenuamente, che nacque l'antropomorfismo, ovvero il bisogno di creare
dei su un modello, ingentilito o deformato, degli stessi uomini. Con il
trascorrere del tempo vennero attribuito a G. caratteri meglio definiti, e fu
considerata madre di tutti gli esseri viventi e, insieme, del mondo sotterraneo,
nel quale essi, compiuto il loro ciclo, vanno a finire. Nel mito latino G.
diventa la Terra, con tutti gli attributi che sovente la fanno assomigliare alla
dea Cerere ed alla dea Cibele. Nell'anno 268 a.C. Roma le eresse un tempio,
consacrandole feste che si svolgevano nei villaggi, i latini Pagi, da cui derivò
il loro nome di Paganalia.
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