DEFINIZIONE:
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In tutte le mitologie i G. hanno costituito un interessante fenomeno,
sia nel caso fossero simmetrici sia che rappresentassero la dualità dell'uomo:
le tenebre e la luce, la terra ed il cielo, il bianco ed il nero, la notte ed il
giorno. Talvolta venivano raffigurati l'uno con la testa di toro e l'altro di
scorpione. Hanno rappresentato le opposizioni interiori umane come sono stati
simbolo di unità e dell'armonia dell'Uno. La mitologia greca evidenzia i
Dioscuri (v.), Castore e Polluce, divinità mediche; infatti il loro tempio di
Bisanzio era un santuario per i malati, un vero centro di guarigioni. Allora era
anche diffusa la credenza per cui la nascita di G. presupponesse l'unione di un
mortale con un dio. La Bibbia ricorda Esaù e Giacobbe, la cultura indù comprende
gli Ashvin, padroni dell'aurora che, presso i germani erano gli Alkes. I latini
infine basavano la fondazione di Roma sulla leggenda di Romolo e Remo. É il
simbolo del doppio e della polarità umana. Il suo glifo è " C ", ed il sole vi
si trova tra il 21 maggio ed il 21 giugno. Appartiene all'elemento Aria.
L'astrologia considera il nativo incapace di premeditazione, con un
comportamento molto contraddittorio, quasi inconscio. É un irrequieto, talvolta
superficiale ma anche capace di genialità, suscettibile, facile ad irritarsi e
piuttosto presuntuoso, non serba rancore e sa adattarsi sia alle circostanze che
alle persone. Di solito quando è dominato da un’idea deve metterla in atto, sia
in campo creativo che nell’azione vera e propria. Se desidera un oggetto lo
compra subito, senza pensarci. Non premedita le proprie azioni, ed a volte
agisce al di là delle convenzioni. I suo comportamento è fortemente
contraddittorio, quasi inconscio; è in sostanza un irrequieto, a volte leggero e
superficiale, altre volte geniale. La sua morale è molto particolare. È
suscettibile, facile ad irritarsi, piuttosto presuntuoso. Difficilmente serba
rancore, e sa adattarsi alle circostanze ed alle persone. Fra i suoi difetti
vanno annoverate la presunzione e talvolta la dispersività, nonché la mancanza
di costanza nell’applicazione. Fondamentalmente è libero, difficilmente si
adatta ad una disciplina, ha bisogno di muoversi, di spostarsi, di darsi da
fare. È un estroverso, con moltissimi interessi. Profondamente gentile, non dice
mai di no, e con questo si guadagna una reputazione da possibilista, se non di
ipocrita o di bugiardo. È portato ad agire in gran fretta, ed è incuriosito da
tutto. Per farlo soffrire occorre tacergli o nascondergli qualcosa: la sua
curiosità è tale da farne un dramma. Assimila con facilità, ma senza
approfondire, e difficilmente si specializza in qualcosa. La necessità di
cambiare è un fatto per lui istintivo, e grazie alla sua intuizione, come ad un
senso psicologico innato, riesce a trarre vantaggio da ogni situazione, per cui
è facile gli arrida il successo. È intelligente e veloce, piuttosto egoista, e
possiede anche una logica stringente. Gli piace molto parlare, ed a volte è
caustico e capace come pochi di distruggere con una parola. La sua
superficialità si esprime talvolta nel sentimento e nell’esecuzione del proprio
lavoro. I suoi principi etici sono poco profondi, e spesso è un indeciso, avendo
una morale molto personalizzata. È portato al compromesso, che ben si addice
alla doppiezza del segno dei G.: ciò lo induce ad aggirare un ostacolo piuttosto
che affrontarlo. Nei confronti del denaro manifesta un duplice atteggiamento,
che oscilla fra la più sordida avarizia e la più splendida generosità. Durante
l’infanzia è avido di sapere, curioso di tutto, ed uso la simpatia che emana
–per ottenere quanto vuole. È molto furbo, e non è facile scoprire le sue
marachelle, ed educarlo ad una morale corretta. A scuola è abilissimo nelle
contrattazioni, ed abbisogna di un insegnante capace di dirigerlo
incuriosendolo, poiché non sopporta l’autorità. Promette molto mantenendo poco,
ed è decisamente infedele in amore.
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