DEFINIZIONE:
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Termine ebraico dal significato di ripostiglio od archivio, designante
il deposito di manoscritti ebraici considerati sacri, di cui la Legge vieta la
distruzione quando siano fuori uso. Dalla G. della sinagoga di Esdra (Cairo),
alla fine del XIX secolo furono recuperati e trasportati a Cambridge ed in altre
biblioteche circa 200.000 frammenti, tra i quali importanti erano quelli di gran
parte del testo ebraico dell’Ecclesiastico (v.), la traduzione greca dell’Antico
Testamento di Aquila, e frammenti del Patto di Damasco. È stato ipotizzato che
le grotte di Ein Feshka, dove nel 1947 vennero ritrovati importantissimi
frammenti (v. Manoscritti del Mar Morto), costituissero una G.
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