DEFINIZIONE:
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Atto di rispetto e di devozione, consistente nel piegare fino a
terra un ginocchio (G. semplice) od entrambe le ginocchia (G. doppia), in segno
di adorazione, di venerazione o più semplicemente di rispetto. Era già praticata
presso i Babilonesi, quale riconoscimento della propria sottomissione alla
divinità ed ai sovrani, e si diffuse poi in tutto il Medio Oriente, come
attestato nella Bibbia nei Libri dei Re, in Daniele ed altrove. Nell’ambiente
greco e romano la G. era un atteggiamento riservato ai soli supplici. Anche il
cristianesimo primitivo non adottò tale pratica, e gli stessi Vangeli alludono
alla G. soltanto in casi particolari (Matteo 17, 14; Marco 1, 40), riservandola
a chi richiede favori. Matteo (17, 29) ricorda la G. ironica dei soldati romani
che intendevano beffeggiare Gesù. Più tardi però, sulla scorta degli Atti degli
Apostoli (7, 60; 9, 40; 20, 36; 21, 5 ecc.) la G. entrò nella liturgia cattolica
occidentale. In quella greca venne sostituita dalla metanoia, consistente in un
inchino fino a toccare terra con la mano destra, gesto seguito dal bacio sulle
estremità delle dita riunite e dal segno della croce. Y (Massoneria): La
Libera Muratoria ritualmente richiede la G. semplice nelle cerimonie di apertura
e di chiusura dei Lavori, allorché viene sistemato sull’ara il Libro della Legge
Sacra, nonché in determinati momenti compresi nei Riti di Iniziazione, di
aumenti di salario (v.) e di installazione dei Dignitari di Loggia, allorché è
richiesto un giuramento od una promessa solenne.
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